MotoGP, Silverstone 2016. Lo sapevate che... ?
CONFRONTO 2016/2015
Ecco il confronto dopo 12 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2016 e nella passata stagione.
Màrquez 210/159 (+51); Rossi 160/236 (-76); Lorenzo 146/224 (-78); Pedrosa 120/102 (+18); Viñales 125/67 (+58); Iannone 96/150 (-54); Dovizioso 89/120 (-31).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 12 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Lorenzo/Rossi 6/6 (5/7); Màrquez/Pedrosa 11/1 (11/1); Dovizioso/Iannone 5/6 (4/8); Viñales/A.Espargaró 10/2 (10/2); Smith/P.Espargaró 3/7 (4/7); Bautista/Bradl 6/5 (5/7).
SCONTRO A DISTANZA LORENZO-KTM
In una intervista, Stefan Pierer, numero uno della KTM, ha detto, tra l’altro: «La Ducati paga 12 milioni un pilota, ma non sono sicuri di vincere, perché quando piove va in crisi». Una dichiarazione che è stata riportata a Jorge Lorenzo. «Pierer chi? Questa persona o è poco professionale o ha poca memoria, non ricorda, per esempio, le mie vittorie sull’acqua a Le Mans nel 2012, ad Aragón nel 2014 o a Motegi nel 2015» ha replicato, piccato, il pilota della Yamaha. Jorge non è famoso per le sue dichiarazioni – spesso dice cose poco condivisibili -, ma questa volta ha usato le parole giuste e corrette.
SMITH, STAGIONE A RISCHIO?
Bradley Smith è stato costretto a saltare il GP della Gran Bretagna e, certamente, non correrà nemmeno a Misano domenica prossima a causa dell’infortunio ai legamenti del ginocchio destro durante le prove della 8 Ore di Oschersleben. Purtroppo l’infortunio pare più grave del previsto: c’è la probabilità che il futuro pilota della KTM sia costretto a saltare tutto il finale di stagione, per tornare in sella solo nella prossima. Tra lunedì e martedì si saprà qualcosa in più: una visita medica dirà se Smith sarà costretto a operarsi subito o se si potrà rinviare l’intervento a fine stagione. Intanto il team sta cercando un eventuale sostituto, che non può essere Alex Lowes, impegnato in SBK. Tra l’altro, c’è stata un po’ di tensione con la Yamaha Europe, responsabile del progetto per le moto derivate dalla serie, per nulla contenta che Lowes perda la prossima gara SBK perché impegnato a Misano con la MotoGP.
PETRUCCI, CHE BOTTO CON LO SCOOTER
La settimana precedente il GP della Gran Bretagna, Danilo Petrucci è stato coinvolto in un incidente con lo scooter. «Sono stato centrato in una rotonda da una persona anziana che stava telefonando: non mi ha proprio visto», ha raccontato Danilo, con segni evidenti della scivolata sull’asfalto su braccia e gambe. Il pilota della Ducati ha poi aggiunto divertito. «Mi ha riconosciuto? Tutt’altro! Anzi, vedendo il mio scooter nuovo mi ha dato la colpa, dicendomi: “Hai appena comprato il motorino, si vede che non lo sai ancora usare…”. Il problema principale è che lo scooter era di papà: non avevo il coraggio di dirgli cos’era successo».
BARBERÀ: “LA MIA MIGLIOR STAGIONE”
Hèctor Barberà , in sella a una Ducati GP14.2, sta disputando un buon campionato: è decimo in classifica generale e in prova è spesso stato velocissimo, conquistando anche la prima fila in Germania. «E’ senza dubbio la mia miglior stagione in MotoGP: la mia è una moto vecchia di due anni, ma è competitiva e mi trovo molto bene con il team. Ad ogni gara la mia confidenza aumenta e con il bagnato i valori tecnici si livellano: si può fare davvero bene».
SEGNALAZIONI DAI BOX: CHE FATICA
Per la particolare conformazione della pista, con la linea del traguardo molto vicina all’uscita dell’ultima curva, e della corsia box, divisa in due parti, chi si trovava nella zona più lontana dal traguardo stesso aveva difficoltà a farsi vedere con la tabella dal proprio pilota. Per questo, gli addetti alla tabella di Ducati e Yamaha si spostavano durante le prove a inizio corsia box, in prossimità del traguardo, per poi correre velocemente al proprio box quando il pilota rientrava.
TELAI E FORCELLONI COME SE PIOVESSE
Tante le novità tecniche viste a Silverstone. In Casa Honda c’erano tre telai differenti: uno per Màrquez, uno per Pedrosa (per entrambi, quello già utilizzato da tempo) e un per Crutchlow, che ha avuto in “dote” quello scartato da Pedrosa nei test di Barcellona. In Casa Yamaha: un telaio e un forcellone nuovo, testati a Brno da Rossi (Lorenzo lo stava già utilizzando). In Casa Suzuki: un forcellone differente («in realtà – ha spiegato Davide Brivio – non è esattamente una novità, ma fa parte di una rotazione che stiamo facendo già da qualche GP: a seconda della pista, portiamo materiale differente»). In Casa Aprilia: un telaio nuovo provato nei test di Misano di settimana scorsa.
300.000 EURO DALLA TRADIZIONALE ASTA.
Come sempre avviene in Gran Bretagna, il giovedì c’è stato il “Day of Champions”, tradizionale asta a favore di “Two Wheels for life”, associazione benefica per aiutare i bambini africani. In totale sono stati raccolti quasi 300.000 euro: il cimelio più pregiato è stato un sistema di scarico Akrapovic battuto a 15.500 euro, mentre sei quadri celebrativi dei 20 anni di gare di Rossi sono stati battuti a 4.880 euro. Tra le curiosità: un “selfie” con Andrea Dovizioso e Andrea Iannone vale 715 euro; un bacio da Tito Rabat? 120 euro.
HRC IN DIFFICOLTA’: CI VUOLE UN TECNICO PER PEDROSA
La situazione all’interno del box HRC è tutt’altro che idilliaca: Dani Pedrosa è da tempo ai ferri corti con il suo capo tecnico Ramon Aurin, che verrà certamente sostituito a fine stagione. Il problema è con chi: per il momento, tutti i tecnici contattati dalla HRC hanno rifiutato l’offerta, pur trattandosi, teoricamente, di un posto prestigioso. Così il nervosismo di Pedrosa è in crescita, anche perché, pare, al momento del rinnovo del contratto siano state fatte delle promesse a Dani sul nome del capo tecnico, che però non possono essere mantenute per il rifiuto della persona contattata (nello specifico: Juan Martinez, ex capo tecnico, tra l’altro, di Sete Gibernau).
TRIBUTO A BARRY SHEENE: DA PELLE D’OCA
Domenica mattina, prima delle gare, l’indimenticato Barry Sheene è stato omaggiato con un giro di pista effettuato da 10 piloti in sella a 500 2T dell’epoca: c’erano alcune Suzuki utilizzate da Sheene, ma anche Honda e Yamaha, guidate, tra gli altri (in ordine sparso) da Mick Doohan, Wayne Gardner, Colin Edwards, Randy Mamola, Steve Baker, Simon Crafar, Will Hartog, Cristian Sarron, Niall McCkenzie. Veramente emozionante: certe cose, succedono solo in Gran Bretagna.
MARTINEZ: “PECCO E’ UN CAMPIONE”
Jorge Martinez ha fatto di tutto per trattenere Pecco Bagnaia nel suo team, ma capisce la scelta del pilota. «Giusto andare in Moto2: Pecco è un vero campione, farà molto bene anche in quella categoria. Bagnaia è forte sotto tutti i punti di vista, ma è in gara che dà il meglio di sé» lo ha elogiato il quattro volte iridato spagnolo.
IO L’AVEVO DETTO
Paolo Gozzi (Corsedimoto): “Alex Lowes in MotoGP, un salto senza rete”. Qualifiche: Alex Lowes 16esimo. Gara: alex Lowes 13esimo.
Parli di etica tra KTM e DUCATI ? Sono 2 aziende concorrenti, quale etica? L' AD KTM Non ha svelato segreti professionali o chissà cosa. Ha fatto un commento polemico su un'operazione del mercato alla luce del sole..
Bello o brutto che sia, Pierer lo sa molto meglio di te e me messi assieme.
Però l'ha fatto.
L'etica in questo caso c'è tra Ducati e il suo grande progetto.
E siccome il progetto non è il ponte sullo stretto di Messina, ma uno a caso che si chiama Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica, che oltre al costo, giusto un filo differente da 4 appendici aerodinamiche, è un anche un investimento di fiducia, di stima e di orgoglio.
Ripartiamo di nuovo con le basi sul trattamento dei piloti all'interno di un team??
Di nuovo a ribadire che loro sono abituati a gestire la pressione ?
Perché cavolo si dice che Lorenzo ne possa risentire da un possibile appannamento nel rapporto tra pilota e team Yamaha ?
Se non sono gli aggiornamenti della M1 cosa potrebbe incidere?
Fiducia? Stima? Forse si! Ma come problema vissuto da Lorenzo in quanto non verrà seguito dai suoi tecnici. Problema suo ed esclusivamente suo!
Comprensibile da un lato. Ma oggettivamente inesistente al lato pratico.
La testa viene sempre prima di tutto..
E nella testa ci abitano i valori tra i quali spiccano la fiducia, la stima e l'orgoglio da chi ha puntato su di te..
Pensa che bel trattamento ha riservato Ducati ai suoi 2 Andrea a campionato nemmeno iniziato..
In Yamaha è un sentore che avrà lorenzo, motivato dal rifiuto a seguirlo.
In Ducati lo hanno proprio dichiarato ai microfoni e senza peli sulla lingua:
Era la mattina delle qualifiche in Qatar e le parole di Ciabatti furono:
"La Ducati è cresciuta molto e punta a riportare il titolo in casa.
E' chiaro che per puntare al titolo in un progetto 2017 debba pensare ad uno dei top Rider, come MM. Lorenzo o Stoner.. Non escludiamo d'aver ottenuto dei contatti con i vari piloti."
La testa di Andrea e Andrea, da questo messaggio non percepisce le tue stesse cose da lettore.. C'è anche un traduttore emotivo nella testa. che in questo caso dice a Andrea: per noi tu non sei all'altezza! e per il prossimo anno uno o l'altro abbandonerà la sellina rossa..
Beh..?. che dici ? 2 paroline innocue e di poco conto da far ascoltare ai 2 attuali piloti ufficiali il giorno prima della PRIMA gara.. No?
Non mi stupirei se mi dicessero che Pierer lo abbia fatto di proposito per provocare i vertici della Rossa..
Fidati, a certi livelli, i dirigenti sono i pionieri nell'arte della provocazione psicologica.. Da noi si dice filibustieri se non figli di put...a.
..E non c'è cosa più schifosa al mondo che ascoltare parole che mettono in dubbio le tue capacità, se dichiarate a viso aperto dalla persona che ti ha scelto e incaricato di raggiungere un obiettivo per il quale saresti disposto a metterci il cuore l'anima.... e la vita!
Ecco perché Audi o Ducati, due paroline da respingere al mittente le dovrebbe dire.. Queste 2 paroline valgono 100 volte di più che parlare direttamente a Lorenzo e dire: non ascoltarlo nemmeno.. questo vuole solo provocare.. ecc ecc... Io manco ci parlerei a Lorenzo.. Gli farei trovare un articolo in prima pagina che recita: Dall'Igna respinge al mittente: Pensasse ai suoi investimenti e ai suoi piloti dato che la KTM in moto gp non ha ancora corso un giro in gara!
L'AD KTM dice che adesso Lorenzo non va sul bagnato.
Lorenzo ribatte che in passato ha vinto parecchie gare sul bagnato.
Tutto vero, il fatto è che c'é un prima e un dopo.
Prima e dopo l'incidente in cui Lorenzo è caduto sul bagnato, si è rotto una clavicola ed è rimasto tagliato fuori dal mondiale (credo 2013).
Da allora Lorenzo è sempre fortissimo sull'asciutto, ma non è più competitivo sul bagnato e sopratutto sull'umido.
Per me lui ne è consapevole e pensa che in queste condizioni sia molto difficile vincere un altro mondiale.
Anche per questo ha deciso di passare a Ducati, dove ha meno responsabilità se non vince.
Non mi meraviglirei se si ritirasse dopo i due anni di contratto Ducati.
Kvaerner