MotoGP test. Day 2, i commenti di Bagnaia, Viñales e Márquez
Pecco Bagnaia: “E’ stata una giornata molto positiva, meglio di ieri, perché abbiamo fatto più giri e siamo riusciti a essere più costanti, facendo un miglioramento abbastanza sostanzioso nel pomeriggio. Per domani dobbiamo continuare il lavoro sulla staccata, dove perdo ancora un po’, ma oggi abbiamo fatto un bel passo in avanti, e sono soddisfatto di ogni cosa. Domani proveremo un time attaccack e forse anche una simulazione gara di una quindicina di giri, per capire come si comportano le gomme e come utilizzare le mappe. Giro dopo giro miglioro e capisco come si comporta la moto, totalmente differente da quelle che ho guidato fin precedenza”.
Maverick Viñales: “E’ stata una giornata positiva, sempre in progressione dal mattino fino al time attack finale: non pensavo di fare un tempo così buono. Ho anche un buon passo, ma quello andrà verificato meglio domani: alle 15, farò una simulazione gara, facendo 20 giri consecutivi. La M1 è migliorata nel suo complesso, nel motore, nel telaio, nell’elettronica, specie nel freno motore. Adesso posso guidare più come piace a me, essere più efficace in frenata. Abbiamo lavorato tanto con il pieno di benzina, situazione nella quale nel 2018 mi trovavo in difficoltà, ma solo la simulazione gara potrà dire se siamo effettivamente più efficaci. Qui l’anno scorso ero andato forte in gara, ma adesso mi sembra di essere messo un po’ meglio. siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo migliorare in accelerazione, far lavorare meglio la gomma. Ho più fiducia, stiamo lavorando nel modo giusto, senza frenesia, facendo le prove che bisogna fare. Adesso va verificato il consumo delle gomme”.
Marc Márquez: “All’inizio mi sentivo meglio di ieri, ma poi la situazione è peggiorata: è aumentato il dolore ed è diminuita la forza. Per questo abbiamo deciso di interrompere in anticipo il lavoro, il corpo viene prima di tutto. Sinceramente speravo che oggi la situazione fosse un po’ migliore, invece faccio tanta fatica in frenata nelle curve a sinistra - sono costretto ad anticipare molto la staccata - e nei cambi di direzione devo essere dolce e non aggressivo come al solito. In queste condizioni è inutile lavorare sui dettagli - anche perché non guidando con il mio solito stile non farei prove accurate - ma solo sul grosso, facendo selezione sugli aspetti più importanti. Per esempio, ieri avevo utilizzato un motore con più coppia e meno potenza, oggi abbiamo fatto il contrario, provando un propulsore con più cavalli in alto. Sul telaio, poche cose: le differenze sono minime. Vedremo domani quanti giri farò, ma il corpo viene prima di tutto il resto. Il resto del corpo è a posto, ma la spalla no: sotto questo aspetto è il momento peggiore della mia carriera. In questo momento non posso fare 20 giri consecutivi, e non è stato positivo che oggi la situazione sia peggiorata rispetto a ieri, invece di migliorare. In Qatar non sarò al 100%, ma non sarò nemmeno troppo lontano: l’obiettivo è arrivare al 100% per la seconda gara in Argentina. In questo momento dobbiamo soprattutto pensare a scegliere il motore, perché la decisione va presa prima del GP del Qatar: nel corso della stagione lavoreremo sui dettagli. Avversari? Nei test è sempre difficile capirne il livello: le Yamaha sembrano forti, ma qui lo erano anche all’ultimo GP; poi ci sarà sicuramente Dovizioso, forse anche le Suzuki. I nomi sono sempre quelli”.
Quadrato e sostanzioso; speriamo bene.