GP di Thailandia

MotoGP, Thailandia 2018. Lo sapevate che… ?

- Che Viñales si è lamentato del box? Che aumenta il distacco di Aprilia? Che Fenati potrebbe “tornare” in sella alla MV?
MotoGP, Thailandia 2018. Lo sapevate che… ?

CONFRONTO 2018/2017

Ecco il confronto dopo 14 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2018 e nella passata stagione (per il 2017 viene conteggiato il GP di gran Bretagna, per il 2018, ovviamente, il GP di Thailandia).

Márquez 271/224 (+47); Dovizioso 194/208 (-14); Rossi 172/168 (+4); Viñales 146/196 (-50); Lorenzo 130/106 (+24); Crutchlow 128/92 (+36); Petrucci 126/95 (+31); Zarco 123/117 (+6); Iannone 113/37 (+76); Rins 102/27 (+75); Pedrosa 87/170 (-83); Miller 74/56 (+18); P.Espargaró 32/37 (-5); A.Espargaró 32/53 (-21).

 

CONFRONTO IN CASA

Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi, il confronto in prova)

Dovizioso/Lorenzo 8/5 (6/8); Márquez/Pedrosa 14/0 (13/2) Rossi/Viñales 9/5 (7/8); Petrucci/Miller 11/3 (13/2); Iannone/Rins 8/6 (9/6); A.Espargaró/Redding 9/3 (15/0); P.Espargaró/Smith 7/3 (8/3).

 

VIÑALES: “POCO COCCOLATO DALLA YAMAHA”

In una bellissima intervista rilasciata a SKY, Maverick Viñales ha spiegato cosa gli è mancato quest’anno dentro al box Yamaha. «Mi è mancato un po’ di sostegno da parte di Meregalli e Jarvis, mi sono sentito messo un po’ in disparte, ogni tanto avrei bisogno di un abbraccio, non solo quando le cose vanno bene, ma anche e soprattutto quando vanno male, per farti stare un po’ meglio. E’ importante sentire che siamo un team, a me è mancato soprattutto questo» sono le parole di Viñales. In Suzuki, Maverick era abituato ad avere il sostegno umano di tutto il team, costruito attorno a lui, ma in Yamaha è molto differente.

 

MÁRQUEZ “RAPITO” A BANGKOK

Mercoledì, Marc Márquez ha partecipato a un evento organizzato dallo sponsor a Bangkok: il pilota della Honda ha girato per la città guidando un “Tuk Tuk”, uno speciale taxi thailandese. A fine esibizione, Márquez doveva essere riportato da un poliziotto in scooter nel motorhome noleggiato dalla Honda, ma il poliziotto ha deciso di fare una piccola deviazione, portando l’illustre ospite in “centrale”, per farlo conoscere ai colleghi: per qualche attimo c’è stato un po’ di panico, nessuno sapeva dove fosse Marc, poi riportato velocemente al motorhome dall’appassionato poliziotto.


 

ALEIX ESPARGARÓ : “QUANTA FATICA IN QUALIFICA”

Alla vigilia del GP, Aleix Espargaró ha parlato delle difficoltà dell’Aprilia in questa stagione.

«Rispetto al 2017 fatichiamo molto di più in qualifica, non riusciamo a fare la differenza con le gomme morbide: così partiamo sempre molto indietro, e questo condiziona le nostre gare. E’ stata una stagione super difficile, anche se la nostra moto è migliorata rispetto all’anno scorso; ma i rivali hanno fatto un passo più grande. Dobbiamo intervenire su tutte le aree della moto: non riusciamo a sfruttare il poco grip delle gomme da metà gara in poi, come invece ci riusciva bene nella passata stagione».

 

BALDASSARRI IN PRIMA FILA DOPO 10 GP

Lorenzo Baldassarri è un pilota velocissimo, ma dopo aver conquistato la pole in Spagna e il terzo posto in Francia, non era più riuscito a partire dalla prima fila. Lo ha fatto in Thailandia, conquistando la seconda pole stagionale; come mai queste difficoltà? Baldassarri spiega cosa è successo. «Abbiamo fatto un po’ di confusione. Dopo il problema alla gomma posteriore ad Assen (Lorenzo stava lottando per la vittoria, quando fu rallentato dallo sgonfiamento del pneumatico posteriore, NDA) è come se avessimo perso la strada, non riuscivamo ad essere costanti, soprattutto in qualifica. Adesso, però, dovremmo aver ritrovato la strada».

 

MARTÍN: TROPPA FISIOTERAPIA

Jorge Martín ha ecceduto con la fisioterapia alla mano sinistra, quella rotta in prova a Brno: cIò ha provocato un’infiammazione di alcuni tendini, e sabato il capoclassifica della Moto3 non riusciva a guidare, tanto da disputare solo una decina di minuti di qualifiche. E’ quindi stato trattato in Clinica Mobile, e per aiutarlo è stato realizzato in qualche modo un guanto con dei “tiranti”, per agevolare il movimento delle dita, simile a quello che era stato realizzato per Noboru Ueda parecchi anni fa. Martin sembrava non potesse correre, poi ce l’ha fatta, arrivando quarto al traguardo e guadagnando punti su Marco Bezzecchi. Incredibile.

 

FENATI POTREBBE TORNARE IN MOTO2 CON LA MV

Per il momento è solo un’indiscrezione, ma è giusto riportarla: Carmelo Ezpeleta starebbe lavorando per dare una moto a Romano Fenati per il 2019. Il numero uno della Dorna sarebbe intenzionato a “ridare” a Fenati la MV, che aveva stracciato il contratto dopo i fatti di Misano. Non a caso, Mattia Pasini, che sembrava destinato a prendere il posto di Fenati, è ancora alla ricerca di una moto per la prossima stagione.

 

IN VENDITA I MOTORI HONDA MOTO2

Sono stati messi in vendita i motori CBR600 della Moto2. Si tratta di propulsori preparati per le gare, revisionati e perfettamente funzionanti: il costo è di 1.950 euro.

 

IO L’AVEVO DETTO

Valentino Rossi e Maverick Viñales (giovedì): “Questa è una pista sfavorevole alla Yamaha, non abbiamo nessuna aspettativa”. MotoGP: 1° Márquez, 2° Dovizoso, 3° Viñales , 4° Rossi, 5 Zarco.

 

  • Daigo
    Daigo, pogliano milanese (MI)

    Quindi se qualche pilota è in cerca di una sella per il 2019, non gli resta che fare la stessa cosa che ha fatto Fenati...
  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Fermo restando che in un team si dovrebbe fare tutto il possibile per cercare di tirare fuori il massimo da qualunque situazione si venga a creare, compreso il trattamento riservato ai piloti.

    La storia insegna che questo ultimo aspetto non sia sempre stato preso in considerazione.
    Le grandi case e la Honda in particolare hanno sempre pensato che il pilota doveva essere subalterno al mezzo, buono ma non doveva offuscare il merito del costruttore: << con le nostre moto qualsiasi pilota sarà in grado di vincere>>
    Le case e i team salvo rari eccezioni hanno sempre cercato di ottenere dai piloti il massimo rendimento senza preoccuparsi dell'aspetto umano.
    Logico che i veri fuoriclasse ( pochissimi nella storia ) non hanno bisogno di queste attenzioni anzi, sono loro che coinvolgono e motivano tutto il "baraccone".
    Vinales è un ottimo pilota ma non ha il carisma per essere lui a trascinare la squadra, la squadra avrebbe dovuto capirlo e metterlo nelle giuste condizioni mentali. A sentire Vinales non lo stanno facendo.

    A dire il vero comunque lui una squadra che sotto questo aspetto gli stava dando tutto quello che gli serviva l'aveva trovata ma alla fine ha preferito "la sostanza".
    Una sostanza che per ironia della sorte sembra non esseri più.
    Per giunta ha preferito approdare in un team dove già esisteva una figura ingombrante in grado di catalizzare su di se tutte le attenzioni della squadra e non solo.
    A tutte queste situazioni molto probabilmente Vinales non aveva pensato prima di decidere a chi concedersi.

    Masini Valentino
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