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MotoGP, Valencia 2015. Conferenza del giovedì annullata. I piloti riuniti a porte chiuse

- La tradizionale conferenza stampa del giovedì è stata annullata. I piloti però si incontreranno a porte chiuse per fare chiarezza sui recenti avvenimenti
MotoGP, Valencia 2015. Conferenza del giovedì annullata. I piloti riuniti a porte chiuse

Dopo il finimondo successo al Gran Premio della Malesia e tutti gli straschici spinosi che sono seguiti, il Permanent Bureau del Campionato del Mondo MotoGP FIM, alla presenza di Vito Ippolito (Presidente FIM) e Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna Sports), ha saggiamente deciso di convocare tutti i piloti della classe regina e i loro rispettivi team manager per affrontare la situazione giovedì 5 novembre alle ore 15:30.


Date le circostanze straordinarie, la tradizionale conferenza stampa in programma alle ore 17:00 è stata cancellata.

 

Fonte: MotoGP.com

  • Neptune
    Neptune

    Sicchè la direzione gara e l'organizzazione dopo avere, nell'ordine:

    - dimenticato di notare che nella gara di phillip island succedevano cose strane che magari sarebbe stato il caso di valutare (se l'ho visto io e ne ho discusso con la fidanzata, ce la potevano fare anche loro);
    - sorvolato sulle dichiarazioni/richiesta di attenzione da parte di Valentino (riguardo ai fatti di phillip island che avevano dimenticato di notare) nella conferenza stampa di giovedì e sul fatto che certa stampa le stesse molto scorrettamente definendo "gravi accuse" alimentando un clima sbagliato e dannoso per tutti;
    - mandato a stendere Massimo Meregalli (persona notoriamente posata e corretta oltre che dirigente di una squadra che ha vinto il titolo costruttori e i cui piloti sono gli unici in lizza per il mondiale) che si era recato appositamente in direzione gara per chiedere se non fosse il caso di avere, prima della gara, un incontro tra i membri (Uncini, Webb e Alonso, nominiamoli) e i due coinvolti nelle "stranezze" di phillip island per evitare comportamenti scorretti;
    - latitato per un'ora e mezza nella quale non si sa bene cos'abbiano fatto, visto che il risultato di questo lungo brainstorming è stata una decisione ridicola (vedi sotto) e dei commenti ancor più ridicoli (vedi sotto);
    - deciso di penalizzare un pilota per aver "intenzionalmente allargato una traiettoria" (succede venti volte in ogni GP, spesso e non a caso tra i piloti nelle retrovie, per difendere la posizione da chi risale) in una curva da 70 chilometri orari (quindi senza creare pericolo, siamo seri) per cercare di interrompere un attacco antisportivo, doloso, motivato da ragioni demenziali e molto pericoloso ai suoi danni da parte del pilota che loro stessi si erano ben guardati nei giorni precedenti dal richiamare alla correttezza sportiva (giova ricordare che in pista, a differenza che in campo, non c'è un arbitro che può intervenire immediatamente se è evidente che gli animi si stanno scaldando e la situazione si sta facendo pericolosa);
    - basato una penalizzazione su un accadimento comune in pista (tra l'altro, se è lecito attaccare, è anche lecito difendersi) motivandola con il fatto che quel comportamento (allargare una traiettoria a 70 all'ora) avrebbe determinato la successiva caduta di Marquez, quando è chiaro dalle riprese in ogni prospettiva che è Marquez a chiudere deliberatamente per due volte contro la moto di Valentino e, quindi, a determinare la propria caduta;
    - deciso di non penalizzare il pilota che ha causato, dolosamente, l'intera situazione: se Marquez si fosse comportato in modo corretto e sportivo (non è specificato nei regolamenti semplicemente perchè, trattandosi di sport, si assume che chi partecipa sia sportivo...evidentemente non è così) non sarebbe accaduto nulla di tutto quel che è stato e il campionato sarebbe proseguito con una appassionante (e soprattutto onesta) lotta al vertice per la vittoria finale;
    - rilasciato dopo la penalizzazione, per bocca dei tre membri, dichiarazioni risibili e contraddittorie in cui si riconosceva il comportamento di Marquez definendolo pilatescamente "incomprensibile" quando invece l'intento era più che palese, si parlava sempre pilatescamente di "assenza di prove evidenti che Valentino avesse dato un calcio a Marquez" mentre bastava dire chiaro e tondo che, come si vede bene dai soliti filmati, non c'è stato nessun calcio ma un movimento "in avanti" (e non "indietro" come un calcio a chi segue richiederebbe) della gamba di Valentino determinato e successivo al contatto voluto e cercato deliberatamente da Marquez contro la moto e la gamba di Valentino;
    - risposto ad un'intervista, giorni dopo e per bocca di Uncini, in maniera patetica, sostenendo che se avessero accolto l'invito di Meregalli a parlare con i piloti prima della gara non sarebbe cambiato nulla (di fatto, autodelegittimandosi nella manierà più totale e ridicola) salvo poi sostenere che, invece, prima della gara di Valencia "qualcosa faranno perchè è necessario (adesso funziona, e prima no?), ma ancora non sanno bene cosa"...no, dico, è uno scherzo?
    - (risalendo ancora di più alle radici del problema) non aver chiarito alcuni episodi e dichiarazioni pregresse (che coinvolgevano anche altri piloti) con Marquez né ammonito il pilota: siamo seri, lo dissi già due anni fa, anche a me piacciono moltissimo i piloti che ci provano sempre (e ce ne sono stati, negli anni), ma un conto è provarci inventando una "magia" che ti dà la possibilità di riuscirci magari con durezza ma senza essere scorretto (vedi Barcellona 2009), un'altra è fiondarsi in curva a vita persa mollando i freni e cercando il rimbalzo su un altro pilota. Questa è follia e far passare il messaggio che questo sia accettabile perchè "lo spettacolo e il denaro che ci gira intorno" è da irresponsabili. Marquez si è convinto di potere tutto (cavi tranciati, rimpalli, tagliate di strada e quant'altro) e le sue dichiarazioni del dopo-Assen lo dimostravano chiaramente: quelle dichiarazioni mostravano in modo evidente la mancanza di contatto con la realtà di un pilota che non sa distinguere tra buttarsi addosso ad un avversario da dietro mollando i freni e ingaggiaggiare un duro sorpasso a moto affiancate (rammento a tutti che in pista gli specchietti non ci sono). Uno che "ragiona" così non è pericoloso solo se le vince tutte per distacco, altrimenti diventa un rischio per gli altri (come ha peraltro pensato bene di dimostrare platealmente, dopo essere stato invitato a comportarsi correttamente...altra decisione da persona civile ed equilibrata);

    Cioè, questa direzione gara qui, adesso annulla la conferenza stampa pubblica del giovedì, cioè l'unico momento in cui, nel recente passato, qualcuno si è assunto con onestà la responsabilità di fargli notare che forse era il caso di fare il loro mestiere? L'unico momento in cui qualcuno ha provato a dire come stavano le cose per cercare di intavolare una discussione per risolvere una situazione oscena dal punto di vista sportivo e pericolosa in pista?
    Ma questi come l'hanno ottenuto il posto in commissione gara, raccogliendo i punti della yomo?
  • Alessandro200958
    Alessandro200958, Mogliano Veneto (TV)

    Magobaol
    Non è vero, io asserisco che le corse esistono grazie ai diritti venduti da Dorna. Tutta la tecnologia che esiste oggi, tutte le innovazioni e tutto il circus fa parte di un prodotto che viene venduto in tutto il mondo. Come mai secondo voi si corre in paesi assurdi come il Qatar? Oppure come mai la SBK corre in posti come la Thailandia? Perchè per reggere la baracca hanno bisogno di contributi incredibili da parte delle tv e dei governi che pagano cifre folli 25 milioni di euro l'anno in F1 per avere le gare nel loro paese. E' ovvio che il mondiale non nasce grazie alla tv, il mio ragionamento era un pelo più fine, ma il motomondiale esiste oggi, perchè tv e paesi organizzatori lo tengono in piedi sborsando cifre enormi. Secondo voi perchè Repsol ha sempre un pilota spagnolo?? Secondo voi perchè Ezpeleta ha spinto perchè Rossi tornasse in Yamaha?? fatevi due domande... Vendono il prodotto, in spagna e in Italia. Fanno fatturato.
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