MotoGP, Valencia 2015. Rossi: "Potrebbe essere una gara divertente"
VALENCIA – Combattivo, ma amareggiato. Si può riassumere così lo stato d’animo di Valentino Rossi, competitivo nelle libere, veloce anche in qualifica prima di finire a terra alla curva otto quando aveva un paio di decimi di ritardo sul tempone di Jorge Lorenzo. Unica consolazione: la caduta non cambia la sua posizione sullo schieramento di partenza…
«La giornata era iniziata bene, con ottime FP3: ero veloce e competitivo, soddisfatto dell’assetto della mia moto. Per le FP4 abbiamo cambiato piccoli dettagli, ma al di là del quarto posto ottenuto, ho sofferto più delle aspettative: con l’innalzamento della temperatura, aumentano i problemi per le gomme, perdo grip e la M1 scivola tanto. Per le qualifiche, non avendo nulla da conquistare, abbiamo fatto un’altra modifica, ma non ha funzionato e con la seconda gomma siamo tornati alla messa a punto precedente. Ero veloce, fino al T2 ero andato bene, ma ho fatto un errore e sono caduto, ma non cambia niente per domani. Purtroppo Lorenzo è in pole, le due Honda sono veloci, ma per me è impossibile capire cosa accadrà davanti: dobbiamo solo concentrarci su di noi, migliorare un po’ l’assetto per avere un passo più veloce possibile».
Come la vedi la situazione?
«Da giovedì (da quanto il TAS ha rigettato la sua richiesta di sospensione della penalizzazione, NDA) la situazione è quasi disperata, o comunque molto difficile: bisogna provare a far la miglior gara possibile, ma, purtroppo, questa volta non dipende solo da me. Chiaramente, partendo ultimo è tutto più rischioso del solito».
Le gomme, specie l’anteriore, sono troppo morbide per queste temperature?
«Sì, è così, bisognerà gestirle bene. Ma molto dipenderà dalla temperatura: 5 gradi in meno potrebbero aiutare molto».
Che gara ti aspetti da quelli davanti?
«Lorenzo e le Honda sono veloci, hanno un buon passo: non so, credo che lotteranno per la vittoria. Dopo di loro, quello messo meglio sulla distanza sembra essere Iannone, ma in qualifica non è andato bene: per recuperare deve partire bene. Per quanto mi riguarda, io devo cercare di non perdere troppo tempo all’inizio e capire qual è il mio passo».
I due piloti della Honda potrebbero darti una mano arrivando primo e secondo.
«Sicuramente chiederò loro aiuto…».
Partendo da dietro non avrai nessuna pressione, è così?
«Avrei preferito partire davanti… Scattando 26esimo non sarà certo facile, sarà tutto diverso, con altre priorità, con differenti cose da fare. Bisogna recuperare nei primi giri, ci vuole un po’ di culo, poi dopo 5-6 giri conterà il passo. Ma partendo così indietro, faccio fatica a dire dove posso arrivare».
Puoi spiegare la caduta in Q2? Avrà conseguenze psicologiche?
«In quel punto (alla curva 8, NDA) mi si muove sempre tanto il posteriore e sono scivolato senza dare gas: credo di essere entrato troppo forte. Avrei fatto un buon tempo, peccato: in ogni caso, nessuna conseguenza psicologica».
E’ la tua sfida più grande di sempre?
«Non è né più grande né più piccola di quelle del passato, bisogna provare a recuperare il più possibile all’inizio. La differenza è che non dipende solo da me».
Con quale aggettivo definiresti la tua gara di domani?
«Complicata».
Come ti senti dopo tutte questi “pugni” presi nelle ultime settimane?
«Il pugno più grande l’ho preso in Australia: quello proprio non me lo aspettavo. Tutto il resto è stato una conseguenza. Psicologicamente sto abbastanza bene: ormai quello che è fatto è fatto. Bisogna rimanere concentrati: potrebbe anche essere una gara divertente».
Lorenzo sentirà la pressione?
«Non lo so, chiedetelo a lui».
Scommetteresti sulla vittoria di Marquez?
«Dipende da quanto la pagano… Diciamo che Lorenzo, Marquez e Pedrosa hanno il 33% di possibilità a testa di vincere il GP».
Combina tutta spagnola con aiuto di Pedrosa.
Poi fateli santi.