MotoGP. Viñales in Yamaha, Dovizioso resta in Ducati e Iannone va in Suzuki
Finalmente siamo arrivati (quasi) alla fine del tormentone: a parte qualche piccola eccezione, il “mercato” 2017 è definito, anche se per l’ufficializzazione ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ma ormai le scelte sono state fatte, perlomeno quelle principali: eccole.
ROSSI E VIÑALES IN YAMAHA
Maverick Viñales sarà il nuovo compagno di Valentino Rossi: l’annuncio verrà dato giovedì al Mugello, con la solita formula: prima il comunicato della Suzuki, poi quello della Yamaha. Per Maverick due anni di contratto e la garanzia, più o meno assoluta, di diventare nel 2019 il punto di riferimento del box Yamaha.
LORENZO E DOVIZIOSO IN DUCATI
Scelto anche il compagno di squadra di Jorge Lorenzo: sarà Andrea Dovizioso, preferito all’altro Andrea. Una scelta logica, senza naturalmente nulla togliere a Iannone: Dovizioso è molto più utile nello sviluppo della moto e in questi mesi ha dimostrato di saper gestire meglio le tensioni.
IANNONE E… IN SUZUKI
Per Andrea Iannone si aprono le porte della Suzuki: Davide Brivio è appena tornato dal Giappone dove è andato a illustrare il “piano B”, ovvero la scelta per sostituire Vinales. In questo caso, non c’è ancora la firma, ma sarà certamente Iannone, al quale verrà affiancato Aleix Espargaró (in questo caso sarebbe una conferma) o Alex Rins, il talento più cercato della Moto2. Questo punto è ancora da definire, diciamo che al momento non c’è un favorito sull’altro spagnolo.
MÀRQUEZ E PEDROSA IN HONDA
Ufficializzato, invece, il rinnovo per altri due anni tra Honda e Pedrosa, che sarà così a fianco di Màrc Màrquez , anche se non ha ancora firmato. Incredibile quello che sta succedendo con Màrc: la Honda, è chiaro, non può perderlo, ma Màrquez continua a perdere potere contrattuale, perché, è ovvio, non può andare da nessuna parte. Probabilmente, dovrà “accontentarsi” di qualche decina di migliaia di euro in meno.
E Rins? Tutti lo volevano ed ora nessuno se lo piglia?
io pronostico non più di 3 mesi conoscendo il passato di entrembe...
non vedo l'ora che inizi l'anno prossimo per vedere di quanti giorni mi sono sbagliato.