Moto Guzzi V7 Stornello
Le tendenze attuali dicono che le moto dal sapore e dai rimandi al tempo che fu tirano e vendono bene. La V7 conferma questa tendenza, almeno considerando le vendite in Italia che, dati alla mano, parlano di oltre 900 unità vendute lo scorso anno. A completare l’offerta ci pensa l’ultima arrivata, la V7 Stornello, una scrambler che riporta in auge un nome di successo per il marchio di Mandello, e che negli anni sessanta fece la felicità di tanti motociclisti.
Mille i pezzi disponibili: tiratura limitata per questa versione della V7 ll, che è assemblata con tanti pezzi speciali realizzati con materiali di pregio. Niente plastica e tanto metallo, parafanghi e tabelle porta numero in alluminio spazzolato con scritte eseguite con il laser, i fianchetti laterali e i copri iniettori del medesimo materiale, ma in questo caso anodizzato nero, così come dark matte è il manubrio in acciaio.
I richiami allo Stornello 125 dei tempi che furono ci sono anche nella verniciatura e negli abbinamenti dei colori, ecco allora un bel serbatoio bianco e rosso, cosi come dello stesso colore è il telaio, in contrasto con il motore che è nero satinato. I richiami fuoristradistici vengono dai pneumatici tassellati, dai soffietti montati sugli steli forcella e dalle pedane in alluminio zigrinato, mentre lo scarico di serie è un bell’Arrow omologato dal quale esce una voce piena e gutturale.
Il fatto che tutti questi componenti siano prodotti in Italia, così come il resto della V7, non aiuta a mantenere il prezzo di acquisto particolarmente basso, e i 10.550 euro rchiesti lo confermano, anche se in cambio ci si trova a guidare una moto di serie dal sapore di vera "special", vintage nel look ma moderna nei contenuti.
Contenuti anche esclusivi, come il controllo di trazione, disinseribile all'occorrenza, oppure i freni dotati di ABS. La meccanica ricalca in tutto e per tutto quella delle sorelle Stone, Special e Racer, quindi ci sono sempre i 48 cavalli erogati a 6.700 giri dal bicilindrico lariano, con 60 Nm di coppia a 3.250 giri. A metterli a terra ci pensano un cambio a 6 rapporti e pneumatici tassellati Golden Tyre, gli unici del genere con specifiche di omologazione adatte (100/90-18 e 130/80-17), mentre la massa è contenuta in poco più di 185 kg.
Le sospensioni prevedono una forcella classica, con steli da 40 mm ed escursione di 130 mm, mentre dietro fanno bella mostra due ammortizzatori regolabili nel precarico molla, con escursione utile di 111 mm. Confermato l'allestimento, comune alla serie V7 ll per quanto riguarda l'impianto frenante, con il disco da 320 mm e pinza Brembo a quattro pistoncini montato davanti, e il posteriore da 220 mm e pinza a due pistoncini.
Consumi e spese di manutenzione contenuti, per l'esclusiva V2 italiana, che difficilmente scende sotto i venti chilometri al litro e che prevede tagliandi di controllo ogni 10.000 km.
Come va
Mette di buon umore questa Moto Guzzi V7 ll Stornello, a partire dal nome, simpatico e "leggero", niente di aggressivo, caratteristica fin troppo abusata negli ultimi tempi. Piacevole di nome e di fatto, questa scrambler, ben fatta e solida tra le mani e sotto le terga.
Posizione di guida "amichevole" e confortevole, i due ammortizzatori posteriori non fanno certo i miracoli ma, complici i pneumatici d'impronta fuoristradistica, dalla carcassa meno rigida e dal tassello morbido, il comfort rimane discreto. Il manubrio largo conferisce un piacevole senso di controllo della piccola bicilindrica, che sfrutta sapientemente le proprie caratteristiche di agilità e facilità di guida soprattutto nel misto, dove emerge anche il motore.
Potenza quanto basta e coppia sempre disponibile, il propulsore è allineato alle caratteristiche di guida e all'immagine della V7 ll Stornello. Le carte migliori le gioca tra i 2.500 e i 4.000 giri: non è necessario tirargli il collo per sentire maggiore spinta. Canta bene grazie allo scarico Arrow, vibra poco e beve anche meno, mentre il cambio, ben spaziato, è preciso anche se l'escursione della leva non è delle più corte. Con questa moto è bello passeggiare senza fretta e non porsi limiti nemmeno quando si è abbandonato l'asfalto, e si affronta qualche sterrato poco impegnativo, dove i tasselli iniziano a fare il loro dovere (magari escludendo il controllo di trazione).
Ha il sapore della special questa Moto Guzzi V7 ll Stornello, ma è omologata in tutto e per tutto, è facile da guidare e simpatica, a partire dal nome, ma anche grazie al suo aspetto, ed è in tiratura limitata, particolare che la rende esclusiva. Dotazione tecnica di pregio, grazie alla presenza del controllo di trazione, ha un prezzo importante. D'altronde, il vero Made in Italy si paga!
Sono stati utilizzati
Giubbotto: Hevik Londra
Pantaloni: Hevik Indigo
Guanti: OJ Fighter
Stivali: Rev’it Regent H2O
Maggiori informazioni
Moto: Moto Guzzi V7 ll Stornello
Data: Maggio 2016
Luogo: Mandello del Lario
Meteo: Sole 16°
Strade: Statali
Foto: Milagro
Ho scartato Ducati perché le mie ultime 3 moto sono state Ducati e avevo voglia di cambiare. Naturalmente avrei preferito prendere la Guzzi V7 perché sono un fissato con il Made in Italy ma dopo averla studiata e provata devo dire che il valore percepito della V7 è molto inferiore al costo di acquisto.
Dispiace, ma Moto Guzzi deve essere al passo coi tempi ed investire nel rinnovamento di gamma, non si può spremere un prodotto all'infinito.
Comunque questa mia prima Triumph mi soddisfa a pieno.