motogp

Nessuno guida più come Casey Stoner. Il perché ce lo spiega Marc Marquez

- A Silverstone il campione spagnolo ha parlato di come l'aerodinamica sia intervenuta anche sullo stile di guida: "devi fare quello che vuole la moto e non quello che vuoi tu"
Nessuno guida più come Casey Stoner. Il perché ce lo spiega Marc Marquez

Tra i campioni del passato più recente, Casey Stoner è forse uno dei più invocati. Talento cristallino, l'australiano rimarrà per molti uno dei migliori piloti della MotoGP di sempre. Il merito di questa stima, però, non è solo dei risultati ottenuti quanto indubbiamente della spettacolarità con cui Stoner era solito entrare in curva.

"Se guardiamo un po' al passato con Casey Stoner, anche Dani Pedrosa, scivolavano sempre con la ruota posteriore e entravano [in curva] con quella scivolata. Adesso non più. Perché?".

Le parole sono di Marc Marquez che dopo il Gran Premio di Silverstone è stato stuzzicato sul tema della guida ed ha spiegato con molta semplicità perché la tecnica di entrare totalmente di traverso sia scomparsa. In effetti ci siamo tutti resi conto di come questo elemento così spettacolare e che proprio negli anni di Stoner - e forse anche per merito proprio di Stoner ma non solo ovviamente - era divenuto una prassi, uno stile di guida che aveva le sue ragioni pratica evidentemente e non era solo per dare spettacolo. La MotoGP negli anni Dieci si guidava così!

Oggi non più "perché uccidi l'aerodinamica e poi diventa più difficile" ha spiegato Marquez.

Entrare in curva a bandiera non è più funzionale ad uscire più veloce, anzi ti complica la vita perché ti trovi a litigare con i carichi aerodinamici. Una moto MotoGP deve essere utilizzata in un modo specifico per poter uscire dalla curva con la massima deportanza.

"Soprattutto nel punto di frenata e in entrata di curva, devi fare quello che vuole la moto e non quello che vuoi tu", ha proseguito sempre Marquez a Silverstone.

Quindi il nemico dello spettacolo è l'aerodinamica? Si tratta di un argomento che è già venuto fuori più volte e tirato in ballo soprattutto da ex-campioni come Agostini o come, guarda caso, proprio lo stesso Stoner che un anno fa disse:

"Continuiamo a pensare che non si possa fermare questa progressione, ma è possibile, soprattutto in un campionato prototipo. Non ne abbiamo bisogno per le strade, quindi possiamo regolamentare ciò che facciamo. Abbiamo bisogno di un insieme di regole che sostanzialmente valgono 10 anni".

"I produttori arrivano, sanno cosa possono accantonare per un budget, realistico. Riportare Suzuki, Kawasaki, altri produttori. Sanno che le normative sono le stesse per 10 anni, non saranno costantemente dietro la palla otto, dicendo 'ora non abbiamo un budget per questo'.

"Ci sono molte cose che stanno succedendo e che tutti pensano stiano andando avanti. Ma devono rallentare. Ho la sensazione che stiamo costantemente cercando di emulare la Formula 1, solo che abbiamo molta più elettronica".

Fonte: Crash.net

  • billiballo
    billiballo, Monza (MB)

    Discorso un po' da nostalgici. In primis Stoner aveva uno stile unico anche all'epoca (non mi sembra che Rossi e Lorenzo con le yamaha 800cc guidassero in quel modo, anche se andavano altrettanto veloci), Inoltre quelle moto avevano 60/70 cv in meno delle attuali, oggi oltre a non andare più veloce distruggerebbe la gomma a metà dei gp. Lo stesso Stoner l'ultimo anno di motogp (ed erano ancora 800) arrivava dietro al compagno di squadra Pedrosa. Infine, tirando in ballo Stoner parliamo di quasi 15 anni fa. Nel 2010 le motogp si guidavano come le 500 nel 1995? Nel 1995 si guidavano come nel 1980? nel 1980 si guidavano come nel 1965? suvvia, mi sembra un non problema. Alcuni piloti si adatteranno meno, altri si adatteranno di più, idem per i costruttori (le giapponesi non si sono adattate all'ultimo step evolutivo, magari lo faranno al cambio regolamento e rimarrà "fregato" qualcun altro...e così via)
  • Sberla1
    Sberla1, Genova (GE)

    Tutto vero, i bei tempi andati ma anche una sentenza senza appello.
    Alla fine i campionati li vince sempre il pilota più veloce.
Inserisci il tuo commento