Pernat e Battistella sono d’accordo: “Bisogna pagare i premi per la SprintRace”
Carletto Pernat e Simone Battistella sono due grandi manager, amici e agli antipodi. Il diavolo (Pernat) e l’acqua santa (Battistella). A volte è meraviglioso coinvolgerli sullo stesso tema, capire i due punti di vista di due ottimi professionisti. E’ quello che ha fatto Moto.it per il podcast n.104.
Argomento: premi piloti per la SprintRace. Un problema subito evidenziato da Pernat, che, giustamente, batte cassa: “I team devono pagare i premi ai piloti per la SprintRace”. Battistella conferma e spiega cosa succede in SBK, dove uno dei suoi piloti, Alvaro Bautista, vince gare a ripetizione.
“Ogni contratto è una storia a sé: per quanto riguarda Bautista, la SprintRace viene riconosciuta e pagata. In MotoGP è evidente che un eventuale successo nella SprintRace debba essere monetizzato, chiaramente raggiungendo un compromesso, un accordo relativo ai punti che si conquistano”.
Pernat non ha dubbi: “Il pilota ha il diritto di emettere una fattura quando sale sul podio nella SprintRace. Purtroppo i piloti non sono uniti tra di loro e nemmeno le Case su questo argomento: solo Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati, ha provato a fare qualcosa nell’interesse di tutti. Ma ogni costruttore ha deciso di andare avanti per conto suo”.
Nel podcast, i due manager danno vita a un dibattito molto interessante, tutto da ascoltare. Non mancano le critiche alla Dorna. Pernat: “Non è stata una decisione ragionata, ma di 'pancia': è la prima volta che Dorna non ha coinvolto i piloti, è stato fatto tutto troppo di fretta”.
Una tesi che condivide anche Battistella, così come è evidente che anche le Case siano rimaste in qualche modo spiazzate da questa novità per certi versi rivoluzionaria. “Il cerino acceso è rimasto in mano alle Case, sono loro che si devono lamentare con Dorna”, spiega Carletto.
Come andrà a finire? Non dimentichiamo che all’inizio del campionato mancano ormai un paio di settimane. “Si troverà l’accordo, non si andrà per avvocati” assicura Pernat. “Vanno rinegoziati i parametri, anche in base alla disponibilità economica. Probabilmente ci sarà un tetto massimo di premi” aggiunge Battistella. Carletto è convinto che si arriverà a una soluzione prima del GP del Portogallo, Simone è più scettico e dice, pensando alla sicurezza: “Sono un po’ preoccupato”.
Entrambi, comunque, sottolineano come non ci sia unità tra i piloti: secondo Pernat ci vorrebbe un rappresentato di livello. Il nome che suggerisce è per certi versi sorprendente, considerando il passato tra i due protagonisti…
Ma la SprintRace raggiungerà lo scopo di portare più pubblico?
La risposta di Pernat e Battistella nel podcast n.104, online su Moto.it a partire dalle 9 di domenica 5 marzo.
Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas
Mi pare di avere capito che i piloti con contratto gia in essere prima che venisse istituita questa nuova formula potrebbero/dovrebbero secondo Pernad, chiedere un adeguamento al rialzo in quando le gare sono raddoppiate.
Ora senza entrare nello specifico e che il pilota a conti fatti non sta in pista il doppio di prima, il tutto si esaurisce più o meno nello stesso tempo.
Da spettatore, una domanda/provocazione mi sorge spontanea: se un pilota "pagato" per correre secondo Pernat dovrebbe chiedere l'adeguamento al rialzo in quanto raddoppiano le gare a cui partecipa, a un pilota "pagatore" o chi per lui naturalmente, il team per cui corre dovrebbe essere (sempre secondo pernat) altretanto autorizzato a chiedere un aumento... o no? motivazione?
Buona giornata a tutti Valentino Masini