podcast

Pernat e Battistella sono d’accordo: “Bisogna pagare i premi per la SprintRace”

- Il 104esimo episodio di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 5 marzo, è dedicato a un argomento delicato: i piloti devono percepire soldi per una eventuale vittoria nella gara del sabato?” Ne parliamo con due importanti manager italiani
Pernat e Battistella sono d’accordo: “Bisogna pagare i premi per la SprintRace”

Carletto Pernat e Simone Battistella sono due grandi manager, amici e agli antipodi. Il diavolo (Pernat) e l’acqua santa (Battistella). A volte è meraviglioso coinvolgerli sullo stesso tema, capire i due punti di vista di due ottimi professionisti. E’ quello che ha fatto Moto.it per il podcast n.104.

Argomento: premi piloti per la SprintRace. Un problema subito evidenziato da Pernat, che, giustamente, batte cassa: “I team devono pagare i premi ai piloti per la SprintRace”. Battistella conferma e spiega cosa succede in SBK, dove uno dei suoi piloti, Alvaro Bautista, vince gare a ripetizione.

“Ogni contratto è una storia a sé: per quanto riguarda Bautista, la SprintRace viene riconosciuta e pagata. In MotoGP è evidente che un eventuale successo nella SprintRace debba essere monetizzato, chiaramente raggiungendo un compromesso, un accordo relativo ai punti che si conquistano”.

Pernat non ha dubbi: “Il pilota ha il diritto di emettere una fattura quando sale sul podio nella SprintRace. Purtroppo i piloti non sono uniti tra di loro e nemmeno le Case su questo argomento: solo Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati, ha provato a fare qualcosa nell’interesse di tutti. Ma ogni costruttore ha deciso di andare avanti per conto suo”.

Nel podcast, i due manager danno vita a un dibattito molto interessante, tutto da ascoltare. Non mancano le critiche alla Dorna. Pernat: “Non è stata una decisione ragionata, ma di 'pancia': è la prima volta che Dorna non ha coinvolto i piloti, è stato fatto tutto troppo di fretta”.

Una tesi che condivide anche Battistella, così come è evidente che anche le Case siano rimaste in qualche modo spiazzate da questa novità per certi versi rivoluzionaria. “Il cerino acceso è rimasto in mano alle Case, sono loro che si devono lamentare con Dorna”, spiega Carletto.

Come andrà a finire? Non dimentichiamo che all’inizio del campionato mancano ormai un paio di settimane. “Si troverà l’accordo, non si andrà per avvocati” assicura Pernat. “Vanno rinegoziati i parametri, anche in base alla disponibilità economica. Probabilmente ci sarà un tetto massimo di premi” aggiunge Battistella. Carletto è convinto che si arriverà a una soluzione prima del GP del Portogallo, Simone è più scettico e dice, pensando alla sicurezza: “Sono un po’ preoccupato”.

Entrambi, comunque, sottolineano come non ci sia unità tra i piloti: secondo Pernat ci vorrebbe un rappresentato di livello. Il nome che suggerisce è per certi versi sorprendente, considerando il passato tra i due protagonisti…

Ma la SprintRace raggiungerà lo scopo di portare più pubblico?

La risposta di Pernat e Battistella nel podcast n.104, online su Moto.it a partire dalle 9 di domenica 5 marzo.

Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas

  • Angelo142
    Angelo142, Verdello (BG)

    Per caso una percentuale va anche ai manager?
  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Pernat sopratutto che ho avuto modo di ascoltare in diverse trasmissioni, ha approcciato più volte la questione della SprinRace sotto l'aspetto finanziario.
    Mi pare di avere capito che i piloti con contratto gia in essere prima che venisse istituita questa nuova formula potrebbero/dovrebbero secondo Pernad, chiedere un adeguamento al rialzo in quando le gare sono raddoppiate.
    Ora senza entrare nello specifico e che il pilota a conti fatti non sta in pista il doppio di prima, il tutto si esaurisce più o meno nello stesso tempo.
    Da spettatore, una domanda/provocazione mi sorge spontanea: se un pilota "pagato" per correre secondo Pernat dovrebbe chiedere l'adeguamento al rialzo in quanto raddoppiano le gare a cui partecipa, a un pilota "pagatore" o chi per lui naturalmente, il team per cui corre dovrebbe essere (sempre secondo pernat) altretanto autorizzato a chiedere un aumento... o no? motivazione?
    Buona giornata a tutti Valentino Masini
Inserisci il tuo commento