MotoGP. Danilo Petrucci: "Questo campionato sarà una sorpresa"
Un campionato di cui non si sa la data di inizio è probabilmente una delle cose peggiori da augurare a un pilota. Aggiungeteci la clausura imposta dalle norme restrittive a cui tutti siamo soggetti, e la situazione di un professionista come Danilo Petrucci, asserragliato nella sua casa di Terni da ormai quasi un mese, rasenta il paradossale.
Ma lo stesso Danilo, pragmaticamente, capisce l'importanza del momento e accetta la situazione con filosofia.
“Sicuramente stare così tanto tempo in casa e lontano dai nostri amici non è la situazione ideale. Ma al momento è l’unica soluzione che abbiamo per riuscire a risolvere insieme il problema. Stando a casa e seguendo le istruzioni del Governo possiamo realmente aiutarci a vicenda. La situazione è difficile, ma potrà migliorare solo se resisteremo”.
Una pausa forzata in cui però non tutto il male viene per nuocere, perché un momento senza corse, test o impegni con gli sponsor sono un momento in cui ricaricare le batterie e prendersi cura di sé.
“Sto cercando di utilizzare questo tempo per risolvere alcuni problemi fisici, tra cui quelli avuti alla spalla lo scorso anno a Valencia, ed ho anche alcuni problemi ad una gamba. Sto facendo fisioterapia in casa, allenamento leggero e mi sto concentrando anche sulla mia dieta”.
Manca, però, la possibilità di allenarsi in moto, soprattutto con il cross e lo "sparring partner" Dovizioso...
"Sento Andrea molto spesso, ci mandiamo molti messaggi. In questo periodo mi manca soprattutto non poter fare motocross con lui e i nostri allenamenti insieme, anche perché in questo periodo non ho modo di girare con nessuna moto!”.
La moto manca più di tutto, ovviamente, anche perché ormai i test del Qatar sono passati da più di un mese. Da lì, invece di iniziare con la MotoGP come sarebbe dovuto accadere, tutto si è fermato. Un vero peccato per Danilo, perché non era andata affatto male.
“Sono stato molto soddisfatto dei test che abbiamo svolto a Losail. Penso di essere stato uno dei pochi piloti a compiere un’intera simulazione di gara percorrendo 22 giri. La moto è un’evoluzione di quella dello scorso anno, ma la grande differenza quest’anno sono le gomme. Abbiamo lavorato molto per cercare di adattare il setup della moto e lo stile di guida”.
Parlando invece del futuro, Petrucci ha ben chiari gli obiettivi per il 2020 e cosa si aspetta da questo campionato, che secondo gli organizzatori prenderà comunque il via nella seconda metà dell'anno.
“Questo è il mio secondo anno con il Ducati Team e ne sono molto fiero. Quest’anno vorrei poter migliorare la mia prestazione rispetto alla scorsa stagione. Nel 2019 ho ottenuto la mia prima vittoria in MotoGP e ho lottato per la terza posizione in classifica generale fino a due gare dal termine. Quest’anno vorrei poter rimanere in lotta per quel piazzamento per tutto il campionato. Sicuramente questa stagione sarà una sorpresa per tutti. Non siamo abituati a un programma così intenso! Avremo un calendario molto fitto, soprattutto negli ultimi mesi, quindi dovremo prepararci bene sia mentalmente che fisicamente e riposare ora finché ne abbiamo il tempo! Sinceramente, non vedo l’ora di affrontare questo calendario difficile!”.
Nel 2002 ci fu un campionato con 4 moto...chi aspetta con ansia il "decimo" si ricordi bene che in realtà sarebbero 9 e mezzo....
Ha un bel dire ezpeleta,ci perderebbe un pacco di soldi,ma mi pare che il porcovirus sia espanso ormai a livello globale e non mi pare il caso di rischiare contagi ulteriori,per delle gare in moto che in ogni caso verrebbero disputate senza pubblico ,a porte chiuse.
E con meta' delle tappe non praticabili,sarebbe proprio un campionato farsato.
IO salterei al 2021 sperando che sia tutto a posto