GP di Aragona

Rossi: "E’ una buona prova per capire il nostro livello"

- Mentre Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa provano a tenere aperto il mondiale, Dovizioso prova a guardare con ottimismo alla fase finale | G. Zamagni, Alcanitz
Rossi: E’ una buona prova per capire il nostro livello

ALCANITZ – Mentre Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa provano a tenere aperto il mondiale abusando sul concetto: “Mancano ancora cinque gare, per un totale di 125 punti: tutto può ancora succedere”, sapendo entrambi, in realtà, che il campionato ha preso una sua precisa direzione, Andrea Dovizioso prova a guardare con ottimismo alla fase finale di un mondiale che lo ha visto buon protagonista, ma un po’ in difficoltà negli ultimi due GP. “A Misano – spiega – ero in grande difficoltà in frenata e se con la Yamaha non puoi forzare in inserimento fai una gran fatica. Alla fine, ho sfiorato il podio, ma anche se avessi fatto terzo, non sarei stato contento: sarebbe solo stato meno pesante affrontare questi dieci giorni… Anche se non sono veloce come Lorenzo e Pedrosa credo che non sia impossibile vincere una gara prima della fine della stagione: non sono così lontani. Sarà difficile, perché Jorge e Dani stanno andando forte come mai in vita loro, ma non impossibile”.

Anche Cal Crutchlow prova a fare il terzo incomodo, anche se: “questo tracciato è piuttosto difficile per me”, mentre Alvaro Bautista, ancora in attesa di riconferma per il 2013, sogna di ripetere il podio di Misano: “Un grande risultato per e me per la squadra: negli ultimi GP abbiamo fatto un passo in avanti, adesso bisogna continuare su questa strada”.


VALENTINO ROSSI: “CHE AMAREZZA LE CRITICHE DEI DUCATISTI”.

Dopo il bel secondo posto di Misano, anche Valentino Rossi è naturalmente alla ricerca di conferme su una pista dove, per la verità, ha faticato sia con la Yamaha sia con la Ducati.
“E’ una buona prova per capire il nostro livello. Questo circuito mi piace molto, ma fatico a essere veloce: devo migliorare le linee per stare più vicino ai migliori. Dopo la gara di Misano ho fatto dei test nei quali ho provato

Questo circuito mi piace molto, ma fatico a essere veloce: devo migliorare le linee per stare più vicino ai migliori

qualcosa che non mi è piaciuto (il telaio, NDA) e qualcosa di positivo (il forcellone, NDA): sarà interessante verificare il nostro potenziale da qui alla fine del campionato. Nel 2012, i primi tre (Lorenzo, Pedrosa e Stoner, NDA) sono stati più veloci di tutti gli altri, me compreso, e per salire sul podio bisogna essere fortunati: l’obiettivo, come a Misano, è riuscire a lottare con il gruppo di Dovizioso, Crutchlow, Bautista e Bradl”.
Poi Valentino affronta alcuni temi interessanti, al di là del GP di domenica. Eccoli.


TWITTER


In settimana, Rossi aveva twittato questo messaggio: “E’ curioso come il 90% delle critiche arrivino da ducatisti”.
“Naturalmente, dopo un anno e mezzo così non è che mi aspetto di essere osannato o portato in trionfo, ma comunque la delusione è tanto dei tifosi quanto mia. Ma quelli che sono proprio cattivi con me, tanti sono ducatisti: questo mi dispiace, perché io corro per la Ducati. La mia è una riflessione un po’ amara, mi dispiace. E, soprattutto, mi dispiace che qualcuno pensi che io non mi sia impegnato, quando invece la delusione per come sono andati questi due anni è tanto nostra quanto loro: nessuno di noi ha fatto apposta ad andare piano. Si vedranno i risultati dell’anno prossimo, ma, solitamente, dai tifosi ci si aspetta un po’ di appoggio nei momenti difficili, ma così non è stato. Magari è solo una piccola parte: in tutto il mondo, tutti quelli che tifano per la Ducati sono contentissimi che io guido una Ducati, è strano che questo non avvenga in Italia. E’ proprio vero che nessuno è profeta in patria”.


NURBURGRING VECCHIO

Lo scorso fine settimana, Rossi ha partecipato a una gara automobilistica con una Ferrari 458, compiendo anche un giro del mitico Nurburgring vecchio con una Lamborghini.
“Incredibile, bello: ho goduto come non mi succedeva da molto tempo, come un ragazzino”.


KEVIN SCHWANTZ

Mercoledì, invece, Rossi ha girato al “Ranch” insieme a Kevin Schwantz.
“E’ stato quasi un sogno che si è avverato. Per la verità, avevamo già corso a Cavallara (pista di motocross dove tre anni fa Valentino aveva organizzato una gara di cross con scopi benefici, NDA), ma non era la stessa cosa, anche perché eravamo in tanti. Ieri abbiamo girato io e lui, abbiamo fatto la bagarre: è stato un po’ come ritrovarsi nella vecchia 500 degli anni Ottanta. Va ancora fortissimo: io andavo un pelino di più, ma solo perché giocavo in casa…”.
 

  • lamberto.gallese
    lamberto.gallese, TIVOLI (RM)

    A FORNO8978.....

    Lo so, hai perfettamente ragione, però capisci l'ironia, il concetto di fondo non cambia......la desmosedici, così come è strutturata, è un potenziale killer per qualsiasi pilota........ Io sono un orgogliosissimo possessore di uno splendido 888 da quattordici anni, è una guida completamente diversa dalle giapponesi, se un giorno vuoi uscire per fare una passeggiata ALLEGROTTA, e non ti senti in forma, è megli che rimani a casa......le tue ossa ti ringrazieranno sicuramente............
  • paologigli
    paologigli, Fabriano (AN)

    Ducatisti Via i paraocchi!!!

    Per me Vale sei un un esempio di umiltà,io tifo Ducati quando ai deciso di guidarla si avverava il mio sogno che purtroppo rimane tale cioè poter vincere anche con un pilota Italiano,però un presentimento mi assaliva che poi in fine si avverava perche questa moto in fondo diciamolo la guidata soltanto Stoner io credo che sia stato uno sbaglio andare in Ducati per te, lo stesso per la ducati pensare di poter vincere.
    Ma se non ci avessi provato saremmo rimasti tutti con il dubbio, per questo io ti ringrazio perche comunque non ai esitato a mettere a repentaglio la tua immagine per saperlo.
    A nome di tutti i Ducatisti senza PARAOCCHI.
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