GP della Malesia

Rossi: "Nessun favoritismo da Yamaha"

- Alla vigilia del GP della Malesia, Valentino dice quanto sarebbe importante conquistare il secondo posto nel mondiale: “Più per una soddisfazione personale, non per diventare il numero uno all’interno del box: i giapponesi ci tratteranno comunque allo stesso modo” | G. Zamagni, Sepang
Rossi: Nessun favoritismo da Yamaha

SEPANG – Come sempre, fa molto caldo a Sepang, ma a differenza del solito, alle 16 locali, l’ora della gara, oggi non ha piovuto, come invece era accaduto nei giorni precedenti. Il pericolo dell’acquazzone, qui all’equatore, è sempre molto elevato, ma al momento, giustamente, i piloti non se ne preoccupano più di tanto.
«Bisognerà essere pronti per domenica, indipendentemente dalle condizioni. A Phillip Island guidavo senza pressione, ma ho voluto provare una tattica diversa, spingendo fin dal primo giro: è andata male, ma era giusto provarci un quel momento, a campionato finito. Qui farò come sempre: l’obiettivo è tornare alla vittoria che ormai mi manca da Silverstone (4 GP fa, NDA)» è l’analisi di Marc Marquez, sorridente, ma forse meno pimpante del solito. Solo un’impressione? Probabilmente, ma è certo che le ultime prestazioni – 3 cadute in 4 gare – lo infastidiscono un pochino.
 

Di tutt’altro umore Valentino Rossi: dopo il convincente successo di Phillip Island, ecco Sepang, dove il campione della Yamaha è salito nove volte sul podio in 14 gare in MotoGP.

«Mi piace molto questa pista, è una delle mie favorite, anche se fisicamente è probabilmente la gara più difficile. Vengo qui dal 1999 (allora correva in 250, NDA), ma è sempre un’emozione guidare a Sepang, perché è tecnica, veloce, impegnativa» si esalta Rossi. Ma anche se la Yamaha è in grandissima crescita – quattro successi negli ultimi quattro GP – Valentino teme la competitività della Honda: «Nei test invernali, prima Marquez, poi Pedrosa ci avevano sfondato, non nel singolo giro, ma sul passo. Ma da allora la situazione è cambiata parecchio».


Su questa pista si prova tantissimo, più che in ogni altro circuito: domani, però, c’è da scommetterci, bisognerà penare per trovare l’assetto ideale.

«Le condizioni dell’asfalto, la quantità di grip che c’è ad ottobre è completamente differente rispetto a febbraio: nei test è più facile, si va più forte, per qualche ragione la pista è più veloce, mentre storicamente, nel fine settimana del GP, si fa più fatica. Quindi non è che metti la moto come febbraio e va tutto bene: anzi, magari ti innervosisci perché hai fatto sei giorni e non so quante migliaia di chilometri e devi cambiare tutto. Il nostro sport è questo: devi avere la moto a posto per quel momento lì. Magari tre ore dopo è tutto differente. Come assetto partiremo più dall’ultimo GP che da quello dei test».
 

Non penso quindi che chi arriva davanti quest’anno avrà un aiuto particolare nel 2015


In ballo c’è il secondo posto nel mondiale: Rossi, però, nega che chi arriverà davanti tra lui e Lorenzo in classifica generale, sarà poi trattato meglio dalla Yamaha nel 2015.

«Io vedo che in Yamaha trattano allo stesso modo me e Lorenzo: nel 2014 hanno puntato anche su di me, mi hanno aiutato nonostante nel 2013 fossi stato più lento e non ero ancora all’altezza di Jorge. Non penso quindi che chi arriva davanti quest’anno avrà un aiuto particolare nel 2015. E’ più una cosa personale, una motivazione a fare bene nelle ultime due gare: io e Lorenzo abbiamo lo stesso numero di vittorie, quasi gli stessi podi, quasi gli stessi punti: è una bella sfida battere il compagno di squadra. Bisogna cercare di fare bene provare a vincere gli ultimi 2 GP, ma, contemporaneamente, bisogna arrivare davanti in classifica».

 

Da parte sua, Jorge Lorenzo appare piuttosto tranquillo, anche se quanto successo a Phillip Island, con la Bridgestone che nega qualsiasi tipo di problema alla gomma anteriore, un po’ lo infastidisce ancora. «Forse ho usato in inglese il termine sbagliato, non dovevo dire che la gomma era difettosa, ma qualcosa di strano è successo. Bridgestone dice che è colpa della messa a punto? Mah, la mia era al 99,9% uguale a quella di Valentino. Colpa del mio stile di guida? Mah, ho fatto più di 200 gare, con tante moto e gomme differenti e non ho mai avuto questi problemi. Anzi, il mio stile di guida è sempre stato definito come uno dei più dolci della MotoGP. Sta di fatto, che da metà gara in poi ho dovuto rallentare fino a due secondi al giro».

pernat
  • gatto.di.marmo
    gatto.di.marmo, Nibionno (LC)

    Alberto.Righi6316

    o magari per "una gara come cal, rossi non l’ha mai fatta quando era in ducati" si riferisce al fatto che durante una gara ha tirato una musata per terra in inserimento perdendo l'anteriore.. allora in quel caso sbaglia, perchè l'ha fatto a laguna Seca Rossi. Stimo Cal come pilota, ma se si parla di dati oggettivi, alla mano la gara che ha fatto è finita uguale. Ok era secondo all'ultimo giro. Stima. Spero gli vada meglio l'anno prossimo. Ma la gara non l'ha finita. Questo per dire che la verità la si può piegare come si vuole quando si vuole sminuire o elevare un qualsiasi pilota a piacimento. Invece di godersi le gare e apprezzare tutti i piloti, che alla fine chi più chi meno dovrebbero piacerci tutti.
  • Alberto.Righi6316
    Alberto.Righi6316, Reggio nell'Emilia (RE)

    umanamente parlando senza entrare nel tecnico...

    Dado, scusa…cosa stai dicendo? Qui non si tratta di rossismo…si tratta di fatti! Perché mi vieni a dire che una gara come cal, rossi non l’ha mai fatta quando era in ducati?!...ti riferisci all “ardore” che l’inglese ci ha messo a P.Island 2014 nonostante la caduta?!!??...bè…la prima gara a paragone che mi viene in mente è le mans 2012 sotto pioggia battente con rossi 2° sul podio…ANZI!!! Ricordo pure certi (pro stoner/odio rossi…no ducatisti, che è diverso) che inneggiavano a gara falsata dalle condizioni meteo...vabè…ma torniamo a noi : arrivare secondo vuol dire fare solo podio senza tenacia, ardore, voglia di far bene ecc.?! non credo (almeno io penso così) e poi comunque devi fare meno errori degli altri per arrivare davanti agli altri. Mi sembra azzardato dire che rossi non ha mai fatto gare del genere (a meno che io non abbia capito completamente un ca@@o di niente – probabile/possibile). Quando poi mi parli di conferenze stampa…vabè…ti posso dare ragione = parlare meno e guidare di più! il problema è che le conf.stampa fanno parte del gioco e quando sei in ballo devi giocare, volente o nolente. Poi c’è chi se la gioca meglio e chi se la gioca peggio. C’è chi è più comunicatore e chi meno. Fatto sta che sono d’accordo a metà col mister 
    Lamps evribadi!
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