GP di INdianapolis

Pedrosa si aggiudica la pole del GP di Indianapolis

- Pole position per Dani Pedrosa, davanti a Jorge Lorenzo e a un bravissimo Andrea Dovizioso. Undicesimo Valentino Rossi in una qualifica condizionata dalle cadute: a Indy l’asfalto è al limite della praticabilità | G. Zamagni, Indianapolis
Pedrosa si aggiudica la pole del GP di Indianapolis

INDIANAPOLIS – Purtroppo, più della fantastica prestazione di Pedrosa (nuovo primato assoluto di Indianapolis), bisogna parlare delle tante, troppe scivolate che hanno caratterizzato prima il turno della Moto3, poi quello della MotoGP. Dopo solo otto minuti, ecco la prima, terrificante caduta, che potrebbe condizionare pesantemente la gara di domani (e forse il proseguo del campionato): Casey Stoner affronta alla sua maniera, tutto in controsterzo, una curva a sinistra, la numero 13, ma, questa volta, perde il controllo della sua Honda RC213V, vola in aria e cade pesantemente sull’asfalto. Casey si mette in ginocchio e a carponi chiede immediatamente soccorso, perfettamente conscio di essersi fatto male alla caviglia destra. Le prove vengono interrotte con la bandiera rossa dopo qualche minuto, mentre Stoner è trasportato al centro medico per le radiografie, che escludono fratture ed evidenziano uno stiramento dei legamenti. L’australiano, però, non è convinto e chiede maggiori accertamenti, al momento in corso. Ancora non è certo che domani si schiererà al via.


TOCCA A SPIES E HAYDEN


A meno 12’50” dal termine, tocca a Ben Spies a volare per aria: stessa curva, stessa dinamica di Stoner, ma Spies, fortunatamente, non ha subito conseguenze. Qualche minuto dopo, ecco Nicky Hayden cadere qualche metro più avanti: anche nel suo caso l’impatto è violento. Il pilota Ducati nella caduta ha riportato la frattura del secondo e terzo metacarpo della mano destra e domani non scenderà in pista. Un disastro, inconcepibile per gli standard di sicurezza ai quali ci ha abituato il motomondiale: a Indy, l’asfalto è in condizioni pietose e andrebbe completamente rifatto, ma per questioni economiche si fanno soltanto degli interventi secondari. Nel 2013, probabilmente, non si correrà più su questo tracciato: un peccato per la bella atmosfera generale, un bene per la sicurezza dei piloti.


PEDROSA E SPIES FAVORITI


Se ne rammaricherà Pedrosa che qui è sempre andato fortissimo, come conferma la strepitosa pole position ottenuta in 1’38”813. Qui Dani guida bene, si trova perfettamente a proprio agio e anche nel passo è lui il punto di riferimento, con Spies appena più attardato sulla distanza. Ben, a causa della caduta, sarà costretto a partire dalla seconda fila con il quarto tempo, ma ha tutto per potersi giocare il podio, forse addirittura il gradino più alto. Tra i piloti Yamaha è lui quello più in forma a Indy, anche se Lorenzo e Dovizioso gli partiranno davanti. Jorge, proprio nel finale, è riuscito ad acchiappare una seconda posizione importantissima, ma, per una volta, il suo tempo non è completamente veritiero: solo con le gomme morbide Jorge è stato efficace, mentre con la dura è costretto a inseguire Pedrosa e Spies. Ma anche Dovizioso, efficace anche su questo tracciato: nel finale, Andrea è stato rallentato da Aleix Espargaro (che si è subito scusato), ma è importantissimo che sia finalmente riuscito a conquistare la prima fila, con il terzo miglior passo sulla distanza. Insomma, può fare molto bene.


ROSSI DIETRO A UNA CRT


Mentre Stoner con soli tre giri ha comunque conquistato il sesto tempo assoluto, Valentino Rossi è sprofondato ancora una volta nelle retrovie, dopo che nelle libere del mattino aveva conquistato un incoraggiante ottavo posto a 1”166, migliore tra i piloti Ducati. Ma in qualifica, Rossi, come è capitato purtroppo (quasi) sempre quest’anno, non è riuscito a ripetersi, chiudendo in 11esima posizione a 1”950, dietro anche alla CRT di Randy De Puniet, decimo a 1”624, con Hayden ottavo a 0”935. Al di là dei cronici problemi della Ducati, va detto che qui Valentino non è mai andato troppo forte, al di là della vittoria del 2008, ottenuta con la pista completamente allagata.


I PRIMI COMMENTI


Pedrosa: “Oggi le condizioni erano molto difficili: la pista era veramente scivolosissima. Qui sembra poter riuscire a controllare la derapata, invece, improvvisamente, la moto ti lancia, come è successo a tanti piloti in Moto3 e MotoGP: è davvero molto strano. Le mie prove sono andate bene, sono anche soddisfatto della mia messa a punto”.
Lorenzo: “Ieri ero molto preoccupato, perché non avevo feeling e mi sembrava di guidare sul ghiaccio. Oggi abbiamo spostato il peso sul posteriore e le mie sensazioni sono subito migliorate e ho potuto spingere più forte. Dobbiamo però vedere il comportamento con la dura, perché la Honda sembra più consistente sulla distanza”.
Dovizioso: “E’ una prima fila inaspettata e c’è anche del rammarico perché alla fine potevo anche essere più veloce, per vari motivi. Qui è importantissimo partire davanti e sono anche soddisfatto dei miglioramenti fatti: mezzo secondo ogni turno. Sarà una gara difficilissima, per il caldo e perché la gomma dura scivola tanto. Pedrosa e Spies sono quelli messi meglio sul passo, ma io me la posso giocare per un bel risultato”.

CLASSIFICA



Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza 1st/Prev.
1 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 335,5 1'38.813  
2 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 335,5 1'38.913 0.100 / 0.100
3 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 334,0 1'39.235 0.422 / 0.322
4 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 333,1 1'39.279 0.466 / 0.044
5 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 334,2 1'39.437 0.624 / 0.158
6 1 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 334,6 1'39.465 0.652 / 0.028
7 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 331,0 1'39.549 0.736 / 0.084
8 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 333,3 1'39.748 0.935 / 0.199
9 19 Alvaro BAUTISTA SPA San Carlo Honda Gresini Honda 334,0 1'40.072 1.259 / 0.324
10 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 317,8 1'40.437 1.624 / 0.365
11 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 333,3 1'40.763 1.950 / 0.326
12 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 318,6 1'40.803 1.990 / 0.040
13 68 Yonny HERNANDEZ COL Avintia Blusens BQR 312,3 1'41.197 2.384 / 0.394
14 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 333,1 1'41.295 2.482 / 0.098
15 54 Mattia PASINI ITA Speed Master ART 311,9 1'41.370 2.557 / 0.075
16 51 Michele PIRRO ITA San Carlo Honda Gresini FTR 315,7 1'41.449 2.636 / 0.079
17 24 Toni ELIAS SPA Pramac Racing Team Ducati 332,9 1'41.866 3.053 / 0.417
18 77 James ELLISON GBR Paul Bird Motorsport ART 310,0 1'41.978 3.165 / 0.112
19 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda 296,9 1'42.553 3.740 / 0.575
20 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing Suter 315,0 1'42.599 3.786 / 0.046
21 22 Ivan SILVA SPA Avintia Blusens BQR 314,0 1'42.768 3.955 / 0.169
22 15 Steve RAPP USA Attack Performance APR 300,9 1'43.673 4.860 / 0.905
23 20 Aaron YATES USA GPTech BCL 286,1 1'44.312 5.499 / 0.639
 

  • donnie_1
    donnie_1, Catanzaro (CZ)

    Commento 6

    Effettivamente Rossi ha fatto benissimo. Ma per favore......
  • Paolo19611465
    Paolo19611465, Castel San Pietro Terme (BO)

    DE PUNIET

    Con 16 km/h in meno è riuscito a starti davanti ... Vale davvero imbarazzante !
Inserisci il tuo commento