Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Olanda
Qual è stato il momento chiave del GP?
I primi cinque giri, quelli corsi con le “rain” sono stati decisivi. Solo Marc Marquez e Andrea Dovizioso hanno avuto il coraggio, la sensibilità e la capacità di interpretare la pista. Dopo il primo giro, Marquez aveva 0”346 di vantaggio su Dovizioso e 1”204 su Espargaro; al secondo 0”748 su Dovizioso e 2”410 su Espargaro; al terzo 0”843 su Dovizioso e 3”851 su Espargaro; al quarto 0”656 su Dovizioso e 5”978 su Espargaro; al quinto 0”591 su Dovizioso e 7”594 su Espargaro.
Cosa è successo a Jorge Lorenzo, solo 13esimoi al traguardo staccato di 1’04”641?
Risponde Lorenzo: «E’ stata totalmente colpa mia. La moto era competitiva in ogni condizione, sia con le “rain” sia con le “slick”, ma io non me la sentivo di spingere al 100%. L’anno scorso, avevo compiuto un’impresa mai fatta prima in MotoGP (aveva corso 24 ore dopo essere stato operato alla spalla destra infortunata in prova, NDA), ma quel ricordo, quel dolore mi ha condizionato, perché un conto è girare con la pista completamente bagnata, un altro è farlo nelle condizioni di oggi, con l’asfalto un po’ umido, un po’ bagnato, un po’ asciutto. La mia gomma era la stessa del vincitore: non cerco scuse, semplicemente non volevo rischiare di cadere, non me la sentivo di spingere più forte».
Nel 2008, dopo una terribile caduta a Barcellona, Lorenzo aveva detto di avere paura e di aver anche pensato di smettere; adesso è la stessa cosa?
Non proprio. Lorenzo ha ragione quando afferma: «Allora venivo da cinque cadute consecutive sull’asciutto e dopo Barcellona, per due o tre giorni non ricordavo neppure il mio nome. E’ tutta un’altra storia: oggi si è corso nelle condizioni più difficili in assoluto. Non è il caso di farne un dramma».
In “aiuto” di Lorenzo, anche Valentino Rossi: «Oggi era veramente pericoloso, specie all’inizio con le slick: dopo quello che gli era successo nel 2013, posso capire che Lorenzo sia stato più guardingo».
La prestazione di Jorge sembra comunque confermare un aspetto già sottolineato più volte: i suoi problemi di questa stagione sono prima di tutto psicologici, più che tenici.
La scelta di Valentino Rossi di montare le slick mentre tutti gli altri avevano le rain è stata completamente fuori dal mondo?
No, perché tutti i piloti hanno ammesso di avere avuto il dubbio di montare le slick come Rossi. Marquez: «L’ho avuto anch’io, quando però ho fatto il giro di allineamento, ho visto che nel T1 e nel T4 la pista era veramente troppo bagnata e ho mantenuto le rain». Marquez, però, è in testa al mondiale e deve anche pensare al titolo, mentre Rossi non ha nulla da perdere: nella sua situazione un simile azzardo ci sta tutto.
Giri veloci in gara
Marquez 1’34”575, Pedrosa 1’34”692, Smith 1’34”870, Rossi 1’35”001, Dovizioso 1’35”047, Lorenzo 1’35”288, Iannone 1’35”349, Bautista 1’35”379, Espargaro (a) 1’35”513.
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Un saluto.
BlackRaider