Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche di Assen
In condizioni come quelle delle qualifiche, con pista asciutta ma gocce di pioggia che cadono sempre più insistentemente, cosa fa la differenza: la strategia, il coraggio, il rischio, la “fortuna”, nel senso della posizione in cui ti trovi?
Difficile dare una risposta: un po’ di tutti questi fattori. Sicuramente, trovarsi al posto giusto nel momento giusto fa una bella differenza e questo è indipendente dalla strategia o dal coraggio, perché non puoi prevedere quando e dove inizierà a piovere più forte. Però quanto fatto da Marc Marquez nei 15 minuti della QP fa capire che si può anche rimediare a una situazione critica: Marquez era molto indietro, ma con una serie impressionante di sorpassi è riuscito a conquistare un secondo tempo ancora una volta stupefacente.
Ma per riuscirci, Marquez ha preso grandi rischi?
Risponde Marquez: «In realtà no, perché la pista era asciutta e non ero al limite. L’unico sorpasso un po’ pericoloso è stato quello di Pol Espargaro, perché gli sono arrivato veramente vicino. Poi, avrei anche potuto fare meglio nel giro successivo, perché ho ottenuto il mio miglior tempo superando 6-7 piloti, ma la prima fila era il mio obiettivo, era inutile rischiare più di tanto, specie considerando che Lorenzo e Rossi erano molto indietro».
La prima pole della carriera di Aleix Espargaro deve essere considerata una sorpresa?
No, perché su questa pista Espargaro è sempre andato fortissimo («E’ la mia preferita»), perché Aleix è stato competitivo fin dal primo turno delle libere e, come ha detto Marquez: «In queste condizioni la gomma extra morbida gli dava un buon vantaggio. Ma è stato bravissimo».
Aleix può essere competitivo anche in gara?
Sì: nelle FP4 il suo passo è stato il quarto più veloce. Meglio di lui hanno fatto solo (nell’ordine): Marquez, Rossi e Lorenzo.
Cosa succederà in caso di pioggia?
Impossibile fare delle previsioni, perché è da Motegi 2013 che non si corre sul bagnato e, quest’anno, di fatto, non si è mai girato con le “rain”. Oggi tutti hanno fatto un paio di giri, ma, come ha sottolineato Lorenzo: «La pista era all’80% asciutta e bagnata solamente nel restante 20%».
In caso di gara bagnata, la Ducati potrebbe essere avvantaggiata?
Anche in questo caso è impossibile dare una risposta, come sottolinea Andrea Dovizioso. «La GP14 è cambiata abbastanza rispetto alla GP13 nella distribuzione dei pesi ed è quindi un’incognita, a partire dall’assetto: non sappiamo se dovremo utilizzarne uno più vicino alla configurazione della moto 2013 sul bagnato o a quelli che utilizziamo quest’anno con la 2014».
In caso di asciutto, le “Open” e le Ducati potranno montare la gomma più morbida a disposizione?
Se non farà troppo caldo, certamente sì, come hanno confermato sia Aleix Espargaro sia Andrea Dovizioso.
In caso di condizioni come quelle delle qualifiche, i piloti effettueranno il cambio moto o continueranno con le slick, anche se è molto rischioso?
Anche in questo caso, non è facile dare una risposta, specie considerando che l’asfalto di Assen asciuga molto velocemente: in caso di poche gocce di pioggia, le “rain” si distruggerebbero dopo pochissimi giri. Va anche detto, però, che con le Bridgestone è quasi impossibile guidare anche se l’asfalto è appena umido: insomma, una situazione davvero complicata.