SILVERSTONE – Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP di Gran Bretagna.

Come hanno fatto Marc Marquez e Jorge Lorenzo a fare così tanta differenza rispetto ai compagni di squadra?
Risponde Rossi: “Faccio più fatica a giudicare Marquez, ma per quanto riguarda Lorenzo, lui riesce a partire subito fortissimo con la gomma nuova, sfruttando il picco massimo della copertura del primo giro, guidando anche oltre il limite, ma senza prendere troppi rischi. Per quanto riguarda Marc, può sembrare che rischi troppo, ma non è così: sa come controllare la Honda, che, a differenza della Yamaha, può essere guidata in scivolata”.

Nelle FP4 molti piloti hanno utilizzato la dura posteriore: sarà una opzione anche per la gara?
Sì, soprattutto se dovesse alzarsi un po’ la temperatura, come previsto dal meteo. Ha però ragione Marquez quando dice che: “alla fine, quasi sicuramente, tutti faranno la stessa scelta”.

Perché Dani Pedrosa ha effettuato un solo giro tirato in qualifica?
Risponde Pedrosa: “Forse non avevo scaldato bene la seconda gomma – qui è importantissimo portarla in temperatura – e quando ho cominciato a tirare mi si è subito chiuso lo sterzo, prendendo un grande rischio: ho vanificato il giro e non c’era più tempo per farne un altro”.

Dopo le due cadute, Cal Crutchlow è al meglio della condizione fisica?
Nella prima caduta, avvenuta a 293 km/h (!), Cal ha preso una brutta botta al braccio destro: “Temo che in gara mi darà parecchio fastidio”.

Aleix Espargaro non ha disputato la QP2; domani correrà?
A preoccupare sono le condizioni del collo, dopo la brutta botta: Aleix dovrà ricevere il nulla osta dai medici prima del warm up.

Come mai Bautista è così in difficoltà sul tracciato dove l’anno scorso aveva conquistato la pole?
Fin da ieri Alvaro era in difficoltà sulle buche e anche oggi non è riuscito a trovare una messa a punto per risolvere i problemi.

Quali sono le aspettative in gara per Andrea Dovizioso e la Ducati?
Risponde Dovizioso: “Sono contentissimo del tempo in qualifica: dopo aver lavorato bene in questi due giorni, tutti abbiamo migliorato più delle aspettative. Onestamente, però, sul passo siamo lontani, anche se più vicino rispetto ad altri GP: possiamo prendere meno distacco dai primi. Anche se non si è visto durante le prove, le gomme calano tanto dopo sei giri: è un'ulteriore variabile da tenere in considerazione”.

Perché Andrea Iannone, 16esimo alle spalle anche di Michele Pirro, è così tanto in difficoltà?
Andrea, purtroppo, è in grande difficoltà fisica, fortemente penalizzato dal dolore alla spalla destra, infortunata in Olanda: guidare è difficilissimo. Inoltre, Iannone a volte non lavora nel modo corretto, cercando sempre qualcuno a cui mettersi in scia, piuttosto che cercare la propria strada.