Stoner torna in Ducati?
Valencia – Ecco, ci mancava solo questo: il ritorno di Casey Stoner in Ducati. Come se non bastasse tutto quello che è successo nell’ultimo mese, ecco un’altra notizia che infiamma gli appassionati, questa volta però affascinante: Stoner torna in Ducati, come “Ambasciatore del Marchio” e in veste, di tanto in tanto di collaudatore. Da zero a 100, quante sono le possibilità che l’accordo vada in porto? «No comment» ha risposta Paolo Ciabatti, responsabile del progetto MotoGP Ducati, alla domanda del giornalista di SKY Sandro Donato Grosso. L’imbarazzo era evidente, la conferma arriverà presto, l’accordo si può dare per fatto. Che bellezza: da appassionati non si può dire altro. In attesa dell’ufficializzazione dell’accorso tra Ducati e Stoner (ancora sotto contratto Honda fino a dicembre 2015), ipotizziamo qualche scenario.
2-3 WILD CARD NEL 2016
Stoner, nelle veste di collaudatore, ha la possibilità di effettuare alcuni GP come “wild card”, la partecipazione a “invito” per un pilota non iscritto al mondiale che ciascun costruttore può sfruttare durante l’anno. Quest’anno il collaudatore Michele Pirro ha corso in tre GP – Mugello, Misano e Valencia -: Stoner potrebbe farne almeno due, il GP d’Italia e il GP d’Australia, più un’altra da decidere. E’ chiaro che Casey correrebbe soltanto con la certezza – o comunque buone possibilità – di fare bene: in questo caso saranno decisivi i test invernali, perché uno come Stoner si rende conto immediatamente se è competitivo o no.
PRONTO PER TORNARE NEL 2017
Ma la stagione 2016 potrebbe servire soprattutto per preparare la stagione 2017, considerando che alla fine del prossimo anno scadranno tutti i contratti dei piloti e la Ducati sarebbe quindi nelle condizioni di offrire una moto all’unico pilota (per il momento) che ha vinto il mondiale con la Desmosedici. Stoner potrebbe sfruttare il 2016 per ritrovare la forma e gli automatismi, che uno come lui non ha mai perso, per poi tornare a fare il pilota a tempo pieno nel 2017, a 32 anni, quindi a un’età ancora ragionevole. Casey, tra l’altro, è uno dei pochi ad aver corso con le Michelin in passato (gli altri sono Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso), anche se con risultati non eccezionali: nel 2006, al debutto in MotoGP con la Honda del team di Lucio Cecchinello, Stoner andava fortissimo, ma cadeva molto, sempre per la chiusura dello sterzo, proprio come avviene in questi giorni a Valencia. A questa MotoGP di campionissimi, manca solo uno come Casey Stoner.
bella disquisizione e molto condivisibile,ma entri in un ambito anche troppo tecnico.
io mi fermerei davanti alle immagini televisive,almeno quelle piu'ovvie.
io per le prestazioni di stoner in senso assoluto non ho dubbi,ma appunto per giudicare il pilota globalmente considerando i campionati odierni credo sia da valutare il pacchetto tecnico completo e sopratutto il livello di avversari incontrati.
mi spiego,stoner con pedrosa a parita' tecnica non lo ha "asfaltato" come hanno fatto rossi e marquez....
oppure ad esempio il primo mondiale moto gp di vale contro il solo ukawa lo considero un pic-nic,dove gli unici aspetti pro rossi erano i numeri che elargiva o alcuni giri records.
come potremmo parlare dei mondiali non vinti di biaggi....della gara 2 contro spies a brno in sbk!
oppure tornando a stoner non mi e' mai andata giu'la suonata che rossi gli ha rifilato (pura strategia e superlativo agonismo)e relativo errore malgrado 5/7 decimi di vantaggio sul giro!
ce ne sono da raccontare ovviamente per tutti,ma dopo aver fatto la dovuta esperienza su marquez e rossi,molto pochi!
anche se in effetti seppur da protagonista per prestazioni, quest'anno marquez ne ha collezionate di stupidate da fare un album!...
vedremo il 2016....con ansia,ci sono diversi spunti che porteranno sviluppi....""
Io, povero vecchio sfigato motociclista della domenica, già lo sospettavo, ma ho avuto la prova tangibile che Stoner andava parecchio più veloce di Rossi, e che l'accoppiata Rossi-Ducati era buona solo a far parlare giornali e tv fino all'inizio delle gare vere, che avrebbero messo le cose al loro posto.
Ero anche a Jerez, marzo 2011, quando Rossi sul bagnato buttò fuori Stoner, naturalmente non di proposito, ci mancherebbe. Valentino è stato certamente un un campione in pista, fino al 2009, anche se non si è mai risparmiato trucchetti e furbate assortite, chiedere allo stesso Stoner, a Gibernau, a Biaggi. Da allora ha avuto qualche lampo, ma i più veloci sono stati altri, almeno con il gas. Lui è ancora molto veloce con la lingua, ma non basta più.