Lunedì 4 luglio sarà una data importante per la classe regina del Motomondiale. La Gazzetta dello Sport riporta oggi la notizia che la Dorna, società spagnola organizzatrice del massimo campionato motociclistico sportivo, ha infatti fissato per quella data i primi test ufficiali delle nuove MotoGP in configurazione 2012, quindi con motori da un litro di cilindrata.
Ma la cosa ancora più interessante sta nel fatto che in sella non vedremo i tester delle varie Case, bensì gli stessi piloti ufficiali, che inizieranno così a tastare il polso alle loro prossime cavalcature. Il che può accadere grazie a una apposita deroga al regolamento, che altrimenti vieterebbe ai rider ufficiali di effettuare test non programmati durante la stagione. Evidentemente l’amministratore delegato della Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha voluto agevolare il prossimo ritorno a quelle “1000” sempre rimpiante praticamente da tutti i piloti che ci avevano corso dal 2001 al 2006, prima del passaggio alle meno selettive 800.

Sempre secondo la Gazzetta dello Sport, un secondo test ufficiale delle nuove MotoGP 1000 potrebbe svolgersi  a Brno a ferragosto, cioè subito dopo il GP della Repubblica Ceca nella data già fissata per il secondo test Dorna di quest’anno: in quell’occasione, infatti, sarà difficile che le Case abbiano degli sviluppi da provare sulle loro 800, visto che quelle moto andranno (presumibilmente) ad estinguersi. Del resto, l’operazione inversa era già avvenuta nell’agosto del 2006, quando a Brno i piloti provarono le 800 anziché le 1000, che erano alla fine della loro carriera.

Resta da vedere se all’importante appuntamento al Mugello (riasfaltato come chiesto dai piloti e con una tribuna in più sul rettilineo) saranno presenti anche moto costruite utilizzando motori derivati dalla serie, tipo la Suter motorizzata BMW S1000RR, e se magari vedremo anche evoluzioni di prototipi già visti, tipo la tricilindrica italiana FB e la spagnola Inmotec.  Ma anche la rinata Norton, che più volte ha avanzato la richiesta alla Dorna per entrare in MotoGP, dopo aver chiesto i motori alla stessa  Inmotec e anche alla KTM (che aveva già preparato un V4 che Kenny Roberts aveva anche provato sulle moto del suo team, qualche anno fa). Ma Ezpeleta nicchia in merito, almeno fino a che Stuart Garner, patròn della Casa inglese, non sarà in grado di presentare non solo un pur ambizioso e dettagliato progetto sulla carta, ma soprattutto una moto fatta e finita, pronta per scendere in pista. 

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