Test MotoGP a Losail, Day 2. Miglior tempo per Dovizioso
Vola la Ducati con Andrea Dovizioso primo e Andrea Iannone terzo, si difende la Honda con il solo Marc Marquez (2°), non convince la Yamaha con Jorge Lorenzo quarto e Valentino Rossi quinto, in una sessione con ben 14 piloti racchiusi in un secondo.
Sono prove particolari quelle del Qatar, innanzitutto per l’orario: le prime tre ore sono praticamente inutili, perché si svolgono con la luce diurna e una temperatura molto più alta rispetto a quella del GP del 29 marzo, mentre nelle ultime due fa decisamente freddo, più di quanto farà fra due settimane. Fatta questa precisazione, i tempi di Andrea Dovizioso (1’54”907, unico sotto l’1’55”) e Andrea Iannone (+0”197) sono di assoluto rilievo e molto interessanti.
COSTANTI, AL DI LA’ DEL SINGOLO GIRO
Dopo la prima giornata, chiusa con le due Ducati ai primi due posti (ieri era stato Iannone il più veloce) era nato un dibattito a distanza con i rivali sull’uso o meno della gomma extra morbida a disposizione della Desmosedici (e della Suzuki e dell’Aprilia): il cronologico di oggi conferma che, al di là del singolo giro, la GP15 è efficace anche sulla distanza, con Dovizioso in grado di realizzare ben otto giri in 1’55” basso, contro i tre di Marquez e i quattro di Iannone. Il Dovi – che oggi ha anche provato con successo due appendici aerodinamiche poste sulla carenatura, come si era già visto in Ducati nel 2009 e nel 2011, ma in posizione leggermente differente – e Iannone sono quindi stati anche costanti: la GP15 si conferma moto dal grande potenziale. Sicuramente la pista del Qatar aiuta, anche per le condizioni climatiche: il freddo è un vantaggio per il potente quattro cilindri desmodromico che può contare su quattro litri in più nel serbatoio. Ma la sostanza non cambia: la sensazione è che quest’anno i due Andrea potranno essere, in generale, molto più competitivi del 2014.
MARQUEZ: NUMERO UNO HONDA INCONTRASTATO
Così, se non ci fosse Marc Marquez, le ducati avrebbero fatto il vuoto: il fenomeno spagnolo è nettamente il numero uno all’interno del box HRC, l’unico veramente in grado di fare la differenza. D’accordo, Dani Pedrosa (6° a 0”675) - che sta provando una nuova forcella, già utilizzata dal compagno di squadra - è sempre difficile da decifrare in prova e in Qatar, proprio a causa dello scarso grip, è storicamente in difficoltà, ma Marquez è sempre e comunque il punto di riferimento della Honda, anche quando non entusiasma, come è successo oggi. Marc non è stato efficace come al solito nel passo, ma dà sempre una sensazione di grande solidità e, soprattutto, di essere sempre il principale candidato alla vittoria. Ducati permettendo…
YAMAHA: SITUAZIONE PREOCCUPANTE
Al momento, la situazione più preoccupante è quella della Yamaha, che sulla pista amica di Losail prende 0”593 con Lorenzo e 0”674 con Rossi, sempre attorno alla decima posizione fino all’ultima mezz’ora, quando Rossi è riuscito a risalire al quinto posto a ridosso del compagno di squadra. Stando alle dichiarazioni degli uomini Yamaha, il campione di Tavullia ha lavorato solo in configurazione gara – ultima uscita a parte, naturalmente -, ma scorrendo il cronologico c’è poco da esaltarsi: se il GP si fosse corso oggi, probabilmente né lui né Lorenzo avrebbero lottato per la vittoria.
DUE SUZUKI A MENO DI UN SECONDO
La Suzuki aveva iniziato fortissimo, per poi rallentare nel finale, ma entrambi i piloti sono comunque a meno di un secondo dalla vetta, con Aleix Espargaro 12esimo a 0”888 e Maverick Vinales 14esimo a 0”903, ultimo dei piloti in pista ad aver girato sotto l’1’56”. La sorpresa della giornata è il decimo tempo di Karel Abraham a 0”858 (ottenuto in scia a Marquez): la Honda Open con motore a valvole pneumatiche è certamente più competitiva del 2014, anche se Jack Miller (21esimo a 1”851) continua a faticare. Cadute, senza conseguenze, per Cal Crutchlow e Danilo Petrucci, grande fatica per l’”arrogante" Aprilia (così l’ha definita il presidente Roberto Colannino): la MotoGP non è la SBK.
CLASSIFICA
Pos | Rider | Team | Fastest lap | Lead. Gap | Prev. Gap | Laps | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | DOVIZIOSO, Andrea | Ducati Team | 1:54.907 | 33 / 38 | ||||
2 | MARQUEZ, Marc | Repsol Honda Team | 1:55.091 | 0.184 | 0.184 | 27 / 54 | ||
3 | IANNONE, Andrea | Ducati Team | 1:55.104 | 0.197 | 0.013 | 16 / 46 | ||
4 | LORENZO, Jorge | Movistar Yamaha MotoGP | 1:55.500 | 0.593 | 0.396 | 15 / 51 | ||
5 | ROSSI, Valentino | Movistar Yamaha MotoGP | 1:55.581 | 0.674 | 0.081 | 50 / 61 | ||
6 | PEDROSA, Dani | Repsol Honda Team | 1:55.582 | 0.675 | 0.001 | 22 / 40 | ||
7 | CRUTCHLOW, Cal | CWM LCR Honda | 1:55.624 | 0.717 | 0.042 | 40 / 42 | ||
8 | SMITH, Bradley | Monster Yamaha Tech 3 | 1:55.648 | 0.741 | 0.024 | 13 / 49 | ||
9 | ESPARGARO, Pol | Monster Yamaha Tech 3 | 1:55.658 | 0.751 | 0.010 | 29 / 46 | ||
10 | ABRAHAM, Karel | AB Motoracing | 1:55.765 | 0.858 | 0.107 | 38 / 41 | ||
11 | HERNANDEZ, Yonny | Pramac Racing | 1:55.772 | 0.865 | 0.007 | 13 / 33 | ||
12 | ESPARGARO, Aleix | Team Suzuki Ecstar | 1:55.795 | 0.888 | 0.023 | 22 / 33 | ||
13 | REDDING, Scott | Estrella Galicia 0.0 Marc VDS | 1:55.803 | 0.896 | 0.008 | 50 / 60 | ||
14 | VIÑALES, Maverick | Team Suzuki Ecstar | 1:55.810 | 0.903 | 0.007 | 31 / 42 | ||
15 | BARBERA, Hector | Avintia Racing | 1:56.058 | 1.151 | 0.248 | 20 / 50 | ||
16 | HAYDEN, Nicky | Drive M7 Aspar | 1:56.104 | 1.197 | 0.046 | 40 / 44 | ||
17 | DI MEGLIO, Mike | Avintia Racing | 1:56.259 | 1.352 | 0.155 | 40 / 53 | ||
18 | LAVERTY, Eugene | Drive M7 Aspar | 1:56.342 | 1.435 | 0.083 | 25 / 54 | ||
19 | PIRRO, Michele | Ducati Test Team | 1:56.476 | 1.569 | 0.134 | 30 / 32 | ||
20 | BRADL, Stefan | Athina Forward Racing | 1:56.724 | 1.817 | 0.248 | 4 / 17 | ||
21 | MILLER, Jack | CWM LCR Honda | 1:56.758 | 1.851 | 0.034 | 47 / 50 | ||
22 | PETRUCCI, Danilo | Pramac Racing | 1:56.762 | 1.855 | 0.004 | 9 / 32 | ||
23 | BAZ, Loris | Athina Forward Racing | 1:56.936 | 2.029 | 0.174 | 8 / 40 | ||
24 | BAUTISTA, Alvaro | Aprilia Racing Team Gresini | 1:57.273 | 2.366 | 0.337 | 36 / 46 | ||
25 | DE ANGELIS, Alex | Octo Ioda Racing Team | 1:57.390 | 2.483 | 0.117 | 25 / 45 | ||
26 | MELANDRI, Marco | Aprilia Racing Team Gresini | 1:57.982 | 3.075 | 0.592 | 14 / 23 |
Innanzitutto grazie per la considerazione che mi dai che e' assolutamente immeritata.
Venendo alla tua domanda ti rispondo che sono assolutamente convinto che il propulsore Ducati sia pensato al 100% per una futura configurazione Factory.
Diciamo che i 275 cv possibili di Hrc e Ducati (se fossero sfruttati costantemente e ininterrottamente) corrispondono in entrambi i casi a rotture certe del motore dopo circa 200/250 km percorsi , quindi possono essere sfruttati in configurazione qualifica per qualche giro e con setting elettronici completamente dedicati (trazione , freno motore ecc.ecc)
Quindi nel caso di Hrc (con limitazione del numero dei motori) vuol dire sfruttare circa 250 cv in configurazione gara (per durare tutto il campionato con i motori consentiti) mentre per Ducati sempre nella stessa configurazione ci si potrebbe spingere a 260 cv senza eccessivi rischi avendo piu' motori a disposizione con chilometraggi ridotti rispetto ad Hrc.
Ma il vantaggio insito nelle deroghe sta nel fatto che utilizzando un probabile litro e mezzo in piu (grosso modo cio' che sfruttava Ducati l'anno scorso)'si ottiene una erogazione migliore (e quindi una facilita' di guida maggiore) mentre rimanendo nei 20 litri si ha una erogazione peggiore dovuta allo smagrimento. Gli svantaggi della Gp14 non erano certo motoristici , come ben sai erano limiti ciclistici con i suoi cronici problemi di sottosterzo che non erano annullabili con la sola elettronica (l'elettronica purtroppo non elimina il sottosterzo) e provocavano una usura delle gomme accentuata gia' a meta' gara oltre ad una impossibilita' congenita' di utilizzare traiettorie simili agli avversari. Come hai visto,lo scorso anno durante la sperimentazione di potenze accentuate, la Ducati ha distrutto(giustamente) parecchi motori che sono serviti a fare sperimentazioni ai livelli piu' alti visto che non aveva nulla da perdere, quindi tutta esperienza che servira' quest'anno.
Concludendo , quando Ducati avra' la configurazione factory (e credo che ci arrivera' presto) avra' in gara a grandi linee la stessa potenza sfruttabile senza rischi di Honda ma a quel punto avra' in termini complessivi almeno un'altro step evolutivo (dato che parliamo di una moto nuovissima e non confrontabile con progetti che arrivano da molto lontano come Hrc e Yamaha). Dall'Igna e' un grandissimo e queste sono cose che ha calcolato a tavolino gia' da tempo, con questo ovviamente non dico che Ducati vincera' il mondiale , ma di certo si e' messa finalmente sulla strada giusta, oltretutto oggi ci sono i capitali necessari, infatti questa moto non e' costata poco....anzi !
Iannone è sceso da 55 a 30 che nella mia ignoranza penso sia significativo, certo è ancora altissimo e ciò significa che nessuno crede veramente che possa vincere però 20 punti significa che la Ducati un poco inizia a intimorire! ( Stessa cosa è successa per il Dovi )