MotoGP

Test MotoGP a Sepang, i commenti dei piloti dopo il Day 2

- Le parole di Quartararo, Miller, Mir, Morbidelli, Pol Espargaro, Marc Marquez e Petrucci al termine della seconda giornata di test in Malesia
Test MotoGP a Sepang, i commenti dei piloti dopo il Day 2

SEPANG - Ecco il commento di Fabio Quartararo (1°); Jack Miller (2°); Joan Mir (4°); Franco Morbidelli (5°); Pol Espargaro (8°); Marc Marquez (9) e Danilo Petrucci (13°) dopo la seconda giornata di test in Malesia.

Fabio Quartararo: "Buone sensazioni"

"Sono molto contento, soprattutto considerando che è stato solo il mio primo giorno con la M1 2020, mentre i piloti ufficiali l’hanno usata anche nei test di fine 2019. Ho fatto tanti giri veloci, ma ancora non mi sento al 100% a mio agio: la moto è piuttosto differente, bisogna lavorare sulla messa a punto e sull’elettronica. Devo avere più margine. Mi piace la nuova carcassa della Michelin, in generale le sensazioni sono buone".

Jack Miller: "La GP 20 è meglio ovunque"

"Sono molto contento, la giornata è stata positiva. La nuova moto è migliorata un po’ dappertutto: in accelerazione, nella 'consistenza' sulla distanza, in percorrenza curva. La gomma Michelin va interpretata: ha più grip, ma spinge tanto sull’anteriore e nel mio giro veloce ho rischiato di cadere".

Marc Marquez: "Una caduta di poco conto"

"Oggi mi sentivo meglio rispetto a ieri e questo mi ha permesso di fare 47 giri, due in più di quelli che ci eravamo prefissati. Purtroppo alla fine sono caduto: quello è un punto dove solitamente si va veloce, ma io stavo andando lentamente, ero esterno e mi si è chiuso lo sterzo. Non so bene perché, ma non è stata una scivolata violenta. Oggi riuscivo a stare un po’ meglio sulla moto, ma non guido ancora come vorrei. Abbiamo svolto il programma prefissato, concentrandoci soprattutto sul motore: il carattere è simile a quello del 2019, ma ha un po’ più di accelerazione, nel complesso va meglio. Per quanto riguarda la ciclistica, non posso dire nulla: prima di lavorare sul telaio, devo essere io a posto fisicamente. A inizio giornata sto bene, poi però calo. Di passo non siamo messi male, ma sembra che Suzuki e Yamaha abbiano fatto un passo in avanti, forse anche per le Michelin 2020".

Franco Morbidelli, Yamaha Petronas
Franco Morbidelli, Yamaha Petronas

 

Franco Morbidelli: "Giornata di conferme"

"Questa giornata è servita per provare e riprovare soluzioni già utilizzare l’anno scorso, avere la conferma di alcuni aspetti. Domani farò un 'time attack' al mattino e farò una simulazione al pomeriggio".

Danilo Petrucci: "Difficile sfruttare la soffice"

"E’ stata una giornata intensa, ho provato tanto materiale. Il passo con le gomme usate è in linea con quello degli altri, ma dobbiamo migliorare a centro curva e nello sfruttamento della gomme soffice nuova: ho fatto il mio miglior tempo con la media. Il nostro motore spinge sempre forte, ma i rivali sono cresciuti, non abbiamo più quel margine del passato. Miller è sempre stato molto bravo nel giro singolo: il suo tempo conferma che se riesci a sfruttare la soffice puoi essere veloce. Non sono preoccupato, ma dubbioso su come debbano essere sfruttate queste gomme. In sintesi, si può dire che queste Michelin esaltano… il nostro punto debole, la velocità di percorrenza in curva".

Joan Mir, Suzuki
Joan Mir, Suzuki

 

Joan Mir: "Potenziale per stare nei cinque"

"La Suzuki ha fatto un altro passo in avanti, soprattutto nel motore: mi piace molto come funziona adesso. Nel complesso la moto è competitiva, io credo che ci sia il potenziale di stare regolarmente nei primi cinque”.

Pol Espargaro: "Bel passo avanti"

"La moto è migliorata sotto tutti gli aspetti. Il telaio dà più stabilità, le Michelin 2020 sono buone per noi. Il passo in avanti più importante è stato fatto nel motore: abbiamo più accelerazione e l’elettronica adesso è più efficace. Domani proveremo un altro forcellone, con l’obiettivo di aumentare il grip al posteriore. Il tempone di Pedrosa dice che la KTM ha un ottimo potenziale".

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    In sintesi, praticamente tutti dicono che la moto 2020 è migliorata rispetto alla 2019 e questo è già qualcosa ma quello che conta veramente è il confronto con la concorrenza: se tutti avessero aumentato (anche di molto) le proprie prestazioni in eguale misura, in pratica sarebbe come se nulla fosse successo.
    Ho notato che i piloti delle squadre satelliti e alcuni piloti ritenuti meno esperti abbiano ottenuto tempi sul giro migliori dei loro "capitani": potrebbe essere perché loro hanno fatto meno sviluppo e quindi si sono impegnati di più ad ottenere la prestazione fine a se stessa?

    Valentino Masini
  • Mirko.marca
    Mirko.marca, Montecarotto (AN)

    Sarei curioso di sentire Zarco, che dice? penso che si sia reso conto che honda non era poi così male...
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