Test Red Bull Ring, dominio Ducati
Iannone, Dovizioso, Stoner, Barbera: un poker Ducati nei test del Red Bull Ring, con i primi tre capaci di girare sotto il muro dell'1'24" e ottime premesse gettate per il prossimo GP, che si correrà dopo la pausa estiva il 14 di agosto. Al momento la notizia più attesa non è arrivata: non sappiamo se le prestazioni di Stoner (scivolato senza conseguenze) abbiano convinto l'australiano a partecipare come wild card al Gran Premio d'Austria.
Inizio del test con poche moto in pista; le Ducati sono le prime ad entrare con la presenza di Michele Pirro, collaudatore che potrebbe prendere parte alla gara se Stoner non dovesse decidere di correre. I tempi sono rimasti abbastanza fissi sul piede dell'1'24" prima del forcing finale delle Ducati, le uniche capaci di scendere sull'1'23.
Seguono i piloti Yamaha, che sembrano aver trovato il bandolo della matassa solo nella seconda metà della seconda giornata: in evidente difficoltà durante il primo giorno, sia Rossi che Lorenzo hanno risalito la classifica (ufficiosa, non essendo presente cronometraggio ufficiale), piazzandosi quinto e sesto ma abbastanza staccati e separati da pochi millesimi.
In pista anche la KTM, con Kallio e Luthi, che hanno potuto girare assieme agli avversari prendendo riferimenti utili per il debutto, previsto a Valencia con una wild card del finlandese. Non benissimo le Suzuki, impegnate nel risolvere i problemi di trazione incontrati nelle due giornate. Senza transponder le Aprilia, con Bautista, Di Meglio e Lowes.
E' un pilota che non tornerà mai a correre, di cui si parla per nulla.
Inoltre aveva i suoi limiti caratteriali e non era migliore di Lorenzo, Marquez e Valentino.