Lorenzo vince il GP del Mugello
SCARPERIA – Capolovaro di Jorge Lorenzo, con Dani Pedrosa secondo e Cal Crutchlow terzo. Quinto Andrea Dovizioso, primo delle Ducati, fuori alla terza curva – al cambio della direzione della Luco-Poggio Secco – Valentino Rossi dopo un contatto con Alvaro Bautista. A terra, a due giri dalla fine, anche Marc Marquez mentre era in seconda posizione.
Il sogno di Rossi di tornare sul podio al Mugello è durato poche centinaia di metri: scattato male dalla terza fila, Rossi si è trovato, nelle concitate fasi iniziali, in mezzo al gruppo e dopo aver infilato Alvaro Bautista, si è ritrovato nel cambio di direzione della prima variante all’interno, davanti, ma comunque sulla traiettoria di Bautista.
“Ho fatto la curva a sinistra, ma nel cambio di direzione mi sono trovato Rossi, ho preso una botta dalla sua moto: stavo facendo la mia linea, quando ho cambiato inclinazione mi sono trovato lui sulla traiettoria” spiega Bautista. La sua analisi è corretta, ma Valentino era avanti, anche se Alvaro non lo poteva vedere. Insomma un classico incidente di gara, molto differente da quello che vide coinvolto sempre Bautista nel 2011 a Valencia, quando alla prima curva buttò a terra Rossi, Hayden, e De Puniet, e nel 2012 ad Assen, quando abbatté Lorenzo.
GARA SOLITARIA
Fuori Rossi, il GP d’Italia è vissuto sulla sfida Yamaha/Honda, con Lorenzo sempre al comando a dettare il ritmo e le due RC213V HRC in scia fino al 12esimo giro, quando Jorge ha dato l’ennesimo strappo, lasciando i due rivali spagnoli a contendersi il secondo posto. Per Lorenzo la seconda vittoria stagionale, che gli permette di conquistare il secondo posto in classifica generale a 12 punti da Pedrosa.
MARQUEZ BRAVO E… ESAGERATO
Mentre Lorenzo se ne andava, Pedrosa era sempre più in difficoltà, tanto da essere infilato al 19esimo giro da Marquez alla Casanova-Savelli: a quel punto, Marc ha preso un po’ di vantaggio, ma Jorge era troppo lontano per andarlo a prendere. Insomma, poteva controllare la situazione, ma al 21esimo giro, sempre alla Casanova-Savelli, ha perso il controllo della sua RC213V, finendo a terra per la quarta volta in tre giorni. Come dire: Marquez è un pilota fenomenale, ma deve anche imparare a controllarsi.
DOVIZIOSO PRIMA DUCATI
Come aveva previsto dopo le prove, Andrea Dovizioso non è riuscito a ripetere lo strepitoso terzo posto conquistato in qualifica, ma è comunque il primo pilota Ducati al traguardo, quinto, dopo aver perso la quarta posizione all’uscita dalle Biondetti, superato di slancio da Stefan Bradl. Come avveniva anche nel 2012, comunque, il potenziale Ducati è questo, con Hayden sesto a 6”7 dal compagno di squadra e l’ottimo collaudatore Michele Pirro settimo.
I PRIMI COMMENTI
Lorenzo: “Non era una gara facile, perché con le alte temperature la Yamaha soffre di più della Honda, in particolare alla massima inclinazione. Invece è andato tutto bene: ho subito spinto fortissimo, poi ho dato un altro strappo e Pedrosa ha detto basta”.Pedrosa: “Avevo difficoltà a tenere la moto sulla linea ideale, la moto si muoveva tanto. Lorenzo mi è andato via, poi mi ha passato anche Marquez, ma ha sbagliato ed è caduto. Meglio per me, il secondo posto è ok”.
Crutchlow: “Ci fossero stati altri tre giri avrei battuto Pedrosa: è un dato positivo, perché significa che sono andato in crescendo: sono contento di aver “rovinato” il podio tutto spagnolo”.
CLASSIFICA
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 173.7 | 41'39.733 |
2 | 20 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 173.3 | +5.400 |
3 | 16 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 173.2 | +6.412 |
4 | 13 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 172.4 | +19.321 |
5 | 11 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 172.3 | +19.540 |
6 | 10 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 171.9 | +26.321 |
7 | 9 | 51 | Michele PIRRO | ITA | Ducati Test Team | Ducati | 171.1 | +38.144 |
8 | 8 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 171.0 | +39.802 |
9 | 7 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 170.9 | +40.243 |
10 | 6 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Blusens | FTR | 170.4 | +48.392 |
11 | 5 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 170.4 | +48.480 |
12 | 4 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 168.7 | +1'13.708 |
13 | 3 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 168.6 | +1'14.601 |
14 | 2 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 168.2 | +1'21.249 |
15 | 1 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | ART | 167.9 | +1'25.738 |
16 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Paul Bird Motorsport | ART | 167.8 | +1'27.339 | |
17 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 167.8 | +1'27.758 | |
18 | 67 | Bryan STARING | AUS | GO&FUN Honda Gresini | FTR Honda | 166.7 | +1'44.424 | |
19 | 52 | Lukas PESEK | CZE | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 166.7 | +1'45.227 | |
Non classificato | ||||||||
93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 173.4 | 3 Giri | ||
71 | Claudio CORTI | ITA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 167.4 | 6 Giri | ||
7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Avintia Blusens | FTR | 166.3 | 7 Giri | ||
46 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 0 Giro | |||
19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 0 Giro |
etimologia, brutta bestia...
Non che la tua immagine di utente risplendesse, data la spocchia e l'arroganza di cui trabocca ogni tuo post, però vedere che dietro questi comportamenti da bullo espertone c'è solo la frustrazione e la risibilità di una condizione umana claudicante, un po' lo ammetto mi delude.
P.S. e Stiducatti non ha nessuna attinenza etimologica con "cristiano"; in realtà l'origine del nick si addice molto alla risposta che dovrei dare sistematicamente alle tue dozzinalei provocazioni...
Mi convinco sempre più
STIDUCATTI che è di derivazione etimologica da «cristiano» secondo la quale, in origine, il riferimento era rivolto ad alcuni individui del Vallese nel XVIII sec. considerati persone semplici e innocenti malati di «cretinismo»; poiché Ottorino Pianigiani e i più raffinati dizionari etimologici francesi conoscono anche un’altra origine del termine, dal tedesco kreidling, aggettivo di Kreide, creta, a cagione del colore biancastro della pelle di quegli abitanti del Vallese. Non tutti i «cristiani» però sono «cretini» sebbene tutti i malati di «cretinismo» furono soprannominati «poveri cristiani», ovvero «cretini» - «il cretinismo è una deficienza irreversibile nello sviluppo del cervello umano, che si accompagna a sordomutismo, nanismo e a malformazione delle ossa e delle articolazioni», dal Dizionario storico della Svizzera. Quindi l’aggettivo «cristiano», nell’ottica dell’analogo uso di «povero Cristo», si è ampliato fino a gemmare vocaboli capaci di denotare persone povere, sfortunate e sovente derise, i «cretini» appunto. A ben vedere, il movente iniziale era tutt’altro che di disprezzo (basti osservare le ipotesi storiche della genesi del termine poi degenerato in «stupido, insensato…»). Infatti, all’origine dell’uso nobile del termine vi erano alcuni «cristiani» che con questo stesso epiteto denominarono quella povera gente; tutto tranne che una critica al «cristianesimo» come ignorante, goffo, stupido o altro… In sintesi: chiunque fosse stato affetto da «cretinismo» tra gli abitanti del Vallese nel XVIII sec. veniva ritenuto un «povero cristiano»: oggi diremmo «diversamente abile» invece di «cretino»/«cristiano».