Alla SBK di Brno con la Honda Crosstourer 1200
Era da tempo che volevamo andare in moto al round della Superbike di Brno e quest’anno abbiamo approfittato della possibilità di provare la Honda Crosstourer 1200 con cambio manuale, per compiere un bellissimo viaggio attraverso Italia, Austria e Repubblica Ceca. La nostra non è una prova “da tester”. Noi vi vogliamo solo raccontare com’è andato il nostro viaggio e le impressioni di un mototurista dopo aver percorso più di 3.000 chilometri sulla maxi enduro giapponese.
Abbiamo ritirato la nostra Crosstourer presso la sede Honda di Roma qualche giorno prima della nostra partenza per prendere le misure ad una moto che non conoscevamo. Ma è bastato percorrere pochi chilometri per accorgerci che la nostra era stata una precauzione inutile. Come la maggior parte delle Honda anche la Crosstourer ti da subito del tu. Basta salirci sopra per trovare subito tutti i comandi al posto giusto e nella posizione più accessibile. L’inappuntabile Costantino Paolacci, dell’ufficio stampa di Honda Italia, ci spiega tutti i segreti di questo nuovo prodotto della casa di Hamamatsu, ma l’unica cosa che ci rimane in mente è che c’è un pulsante a sinistra della carena che serve a disinserire il controllo della trazione. Tutto il resto è semplice e scontato e siccome la voglia di mettere alla prova questa moto è tanta, salutiamo Costantino e partiamo alla volta di Grosseto.
Tutto è facile e dolce sulla Crosstourer
L’impressione di pesantezza che ci era stata trasmessa a moto ferma, sparisce non appena si lascia la frizione. Tutto è facile e dolce sulla Crosstourer, la frizione, il cambio, i freni, persino il cardano. Anche il
motore è dolce nell’erogazione e con un’elasticità fantastica, ma basta aprire il gas in modo un poco più deciso per scatenare tutti i cavalli (e sono ben 129) di questo 1200 derivato dalla VFR. Cavalli che sono sempre pronti a scatenarsi anche nelle marce alte e ad un basso regime di giri. Anche adesso, a qualche giorno di distanza dalla nostra prova, la potenza e l’erogazione del motore ci è rimasta ben impressa, così come l’estrema maneggevolezza di questa Crosstourer, davvero easy. Ma andiamo con ordine. Per raggiungere Grosseto ci infiliamo nel GRA (Grande Raccordo Anulare) di Roma, dover per fortuna il traffico è scarso e scorrevole. Il motore risponde con una grande immediatezza e le marce entrano così facilmente e silenziosamente (a parte la prima) che bisogna fare attenzione al tachimetro per restare nei limiti imposti dal codice. Si perché il cupolino, regolato su una delle sue posizioni più alte, fa scorrere l’aria sopra il nostro casco e la pressione dell’aria stessa non si fa sentire nemmeno a velocità che con il codice hanno ben poco a che fare. Peccato che la regolazione del cupolino sia manuale e che servano degli attrezzi per alzarlo o abbassarlo, ma stiamo pur sempre parlando di una moto a ruote alte, una “tuttoterreno”.
In sella tutto è a portata di mano
Il display digitale ci racconta tutto della moto e del nostro viaggio. Un contachilometri totale e due parziali, la temperatura esterna, il consumo istantaneo e quello medio, oltre naturalmente alla velocità ed alle varie spie che però non si sono mai accese. Quanto basta per tenere tutto sotto controllo. Molto utile il dispositivo che segnala la riserva del carburante e ci segnala anche quanti chilometri possiamo ancora percorrere. In due ore circa siamo a Grosseto. La posizione di guida è del tutto naturale e non provoca nessun indolenzimento alla schiena. Anche la posizione delle gambe è comoda con il pedale del freno e quello del cambio facilmente raggiungibili senza spostare troppo il piede sulla pedana. Arrivati a destinazione rileviamo una certa difficoltà nel mettere la moto sul cavalletto, non tanto a causa del suo peso comunque rilevante (275 Kg in ordine di marcia e con il pieno di benzina), ma più che altro per il tipo di leva, che richiede una forte pressione con il piede sul cavalletto per alzare la moto e posizionarla sul centrale. Il cavalletto centrale è un optional mentre viene fornito il laterale, molto più comodo e semplice da azionare. Per contenere il nostro bagaglio non abbiamo utilizzato le bellissime borse laterali in plastica ultraresistente, ma solo il piccolo bauletto posteriore, sempre nello stesso materiale, una borsa da serbatoio con i magneti (il serbatoio in metallo ne consente l’utilizzo) oltre ad uno zaino che potesse contenere il nostro lap top. Il bauletto posteriore è estensibile tramite una cerniera lampo che apre un soffietto in un tessuto di plastica che permette al bauletto di contenere, ad esempio, un casco integrale.
La seconda tappa: Austria
Il giorno seguente partiamo di buon ora per la seconda tappa del nostro viaggio che ci porterà in Austria, non lontani da Vienna. Imboccata la statale Grosseto-Siena arriviamo nella città del Palio in meno di un ora per poi dirigerci verso Firenze ed entrare in autostrada a Inpruneta. Nel percorrere la statale per Siena il motore si dimostra eccezionale nei sorpassi. In qualsiasi marcia e a qualsiasi regime di giri, basta aprire il gas per avvertire una buona spinta che consente agevoli sorpassi. Vista l’elasticità di questo motore, il cambio si utilizza poco. Il quattro cilindri a V da 1200 cc deriva da quello del VFR 1200, ma su questa moto dispone di una minore velocità di punta a tutto vantaggio della coppia, che risulta estremamente godibile. In autostrada si possono mantenere medie molto elevate, sia per il grande confort offerto dalla Crosstourer che per la potenza del suo propulsore e la quasi totale mancanza di vibrazioni. Dietro il cupolino ed alle protezioni delle mani, la pressione dell’aria è davvero minima. Una sosta in autogrill a Ferrara per un panino e poi via verso Padova, Venezia, Udine, Tarvisio.
Il caldo inizia a lasciare il posto a temperature più miti ed effettuiamo una nuova sosta, in prossimità del (ormai solo teorico) confine tra Italia ed Austria, per acquistare il bollino adesivo che ci consentirà di
percorrere le autostrade austriache. Percorrere i curvoni autostradali di montagna è molto divertente con la Crosstourer. Una volta inserita in curva, aprendo il gas si può apprezzare sia la potenza del motore che la grande tenuta di strada di questa maxi enduro. Per valutarne il comportamento anche nel misto stretto, lasciamo l’autostrada per percorrere le bellissime e semi deserte stradine austriache. Guidare la nostra Honda nel misto stretto è semplice ed intuitivo e ci da modo di apprezzare le doti dell’impianto frenante, dotato di ABS non disinseribile. Nonostante qualche frenata decisa (alcuni automobilisti austriaci sono davvero lentissimi) il sistema antibloccaggio non è mai intervenuto e non abbiamo mai avvertito il classico e leggero saltellamento. Ciò nonostante la frenata è sempre stata molto ben modulabile e anche nelle frenate più decise la moto non si è mai scomposta anche grazie alle sospensioni che abbiamo mantenuto nella versione standard e che si sono rivelate davvero efficaci, assorbendo le asperità dell’asfalto austriaco.
Quando il contachilometri parziale segna 850 chilometri, decidiamo di fermarci in uno dei tanti paesini austriaci con le casette dai tetti spioventi ed i fiori ai balconi. Oltre alla benzina a 1,64 euro il litro, scopriamo che anche i prezzi di alberghi e ristoranti sono molto abbordabili e questo rende ancora più piacevole la nostra sosta. Siamo in viaggio da parecchie ore, ma il comfort offerto dalla Crosstourer è notevole, tanto che il piacere di guida è stato sempre superiore alla fatica avvertita. Dopo i 36 gradi di Padova, i 18 gradi del paesino di St.Stephen ci rinfrescano e ci permettono di dormire con le finestre chiuse.
Meno di 400 chilometri verso Brno
Il giorno successivo, indossato un abbigliamento leggermente più pesante, ripartiamo alla volta di Brno, dal quale ci separano meno di 400 chilometri. Ancora una cinquantina di chilometri di curve in autostrada ed eccoci a Vienna. Mano a mano che ci avviciniamo alla capitale austriaca il traffico aumenta ed in tangenziale lo scarso ingombro laterale della nostra Crosstourer ci consente di districarci
agevolmente nelle file causate dai lavori di ripristino del manto stradale. Per fortuna riusciamo ad uscire in fretta dalla caotica Vienna e a prendere la nuova superstrada in direzione Brno. La meta si avvicina e questo ci porta ad aumentare il nostro passo sino a quando la superstrada diventa una statale a due sole corsie ed il traffico ci rallenta. Dobbiamo fare ancora affidamento sul motore della nostra Honda per effettuare sorpassi in piena sicurezza. In tarda mattinata arriviamo finalmente a Brno e ci dirigiamo subito in direzione dell’autodromo, anche perché, per la prima volta nel corso del nostro viaggio, il cielo si è fatto scuro e minaccia pioggia. Facciamo appena in tempo ad entrare nell’autodromo di Brno e a mettere la nostra Crosstourer al riparo nel box del team Pedercini che la pioggia inizia a cadere fitta.
Il portone del box è aperto e sono in molti ad avvicinarsi alla nostra Honda chiedendoci informazioni e giudizi. In molti ci chiedono ovviamente un paragone con la GS della BMW, che rappresenta il riferimento della categoria. Non possiamo fare un paragone in quanto non abbiamo provato il GS sulle distanze che abbiamo invece percorso con la Crosstourer. Possiamo però confermare l’estrema versatilità di questa Honda, una moto divertente, facile da guidare, fatta per viaggiare facilmente anche in due, con il bagaglio e in piena sicurezza.
Il ritorno a casa
Dopo quattro giorni trascorsi in autodromo, lunedì mattina prendiamo la strada del ritorno. Così come all’andata la prima giornata ci vede percorrere più di 800 chilometri da Brno a Terme Euganee, paese nei pressi di Padova, mentre il giorno successivo alle 12 siamo a Grosseto, felici per essere tornati a casa, ma con una vena di tristezza per la fine del nostro viaggio e per il pensiero di doverci separare dalla Crosstourer. Questa Honda ci è piaciuta molto per le sue prestazioni e soprattutto per la sua facilità di utilizzo. Un motore docile e potente, facile da sfruttare grazie all’equilibrata ciclistica ed all’efficace impianto frenante. Entriamo un poco nei dettagli per rilevare che i consumi in autostrada si avvicinano ai 19 Km litro, mentre nel misto si scende a 16-17. La Crosstourer consuma il giusto (ne tanto ne poco), soprattutto perché con il motore che si ritrova diventa davvero difficile andare piano e le prestazioni si pagano in termini di consumi di carburante.
Essendo una Honda inutile dire che non ha consumato nemmeno un grammo d’olio, così come è quasi scontato rilevare che non abbiamo avuto il minimo inconveniente. Il calore del motore si fa sentire solo da fermo o alle basse andature, sui piedi e nella parte bassa delle gambe, ma non è mai fastidioso, mentre il cardano f concorrenza alla più elastica delle catene e non si è mai fatto sentire nemmeno nelle scalate più brusche. L’estetica è molto bella e curata così come le rifiniture e gli accoppiamenti delle plastiche. Pur non essendo noi dei giganti (mt.1,78) la sella si è rivelata della giusta altezza e toccare terra non è mai stato un problema. Ne esiste anche una versione con il cambio automatico, che temiamo avrebbe reso ancora più difficile il distacco da questa vera divoratrice di chilometri. Se state pensando a quale moto utilizzare per andare in ferie, fate una visita ad un concessionario Honda e provate la Crosstourer. Ricordatevi però che la dovete restituire…..
CT Forse mia prossima due ruote
Portata dai mecca di Sassari... ne ho viste altre 2 col mio stesso problema, tutte dello stesso anno... e poi paralano di affidabilità BMW ... ma mi facciano il piacere...
Non scrivo altro perchè sono ancora furente...
Cmq il conce di Cagliari mi ha dato a disposizione una CT DCT per 3 belle orette così ho percorso la vecchia SS125... mi son trovato a mio agio e i consumi erano su per giù come quelli della GS...
Che dire per adesso sono alla ricerca di un cardano di 2^ mano, visto che nuovo costa un botto (preventivo fatto di 2560 euro)... e poi cercherò di venderla e forse prendere la CT che mi è piaciuta... anche come erogazione.... e poi l'assenza della leva frizione mi è piaciuta... lodevole se si percorrono lunghe percorrenze...
Lamps a tutti
CT...? Fantastica!
E' da provare perchè pure io prima della prova ero un pò scettico ma poi mi sono bastate un paio d'ore in sella per innamorarmene perdutamente tant'è che me la sono portata a casa:-))
Ogni moto ha pregi e difetti io sono ancora nella fase di innamorameto totale per cui per adesso non riesco a trovagliene:-))
Buona strada a tutti sulle due ruote qualunque siano!