Biaggi chiude con una vittoria la sua straordinaria stagione
Beffato in gara uno proprio negli ultimi metri, Biaggi ha preso il via nella seconda manche deciso a portare a casa la vittoria, per concludere nel migliore dei modi questa sua eccezionale stagione. Guintoli era partito benissimo e per superarlo il pilota dell’Aprilia ha dovuto faticare molto. Nel nono giro Max ha vinto la resistenza del francese, si è portato in testa e non ha più mollato la prima posizione, nonostante gli attacchi all’arma bianca di Cratchlow, che ha provato a portargli via la vittoria sin sotto la bandiera a scacchi. Grande prova di carattere di Biaggi che nonostante i tanti mondiali vinti ha evidentemente ancora tanta fame di vittorie. Crutchlow è stato il pilota che più di tutti ha messo in discussione la vittoria di Biaggi. Sin dai primi giri Cal ha fatto capire a tutti che voleva vincere anche gara due. Sin dai primi giri si è gettato all’inseguimento di Biaggi e di Guintoli che avevano preso un leggero vantaggio .
Liberatosi in un sol colpo di Fabrizio ed Haga, il pilota della Yamaha ha faticato quanto Biaggi per superare lo scorbutico Guintoli, per poi gettarsi all’inseguimento di Biaggi che ha raggiunto ma non superato. Resta un’ennesima grande prova di carattere di questo coriaceo inglese che il prossimo anno andrà a mostrare tutta la sua grinta nel mondiale della MotoGP. Ci mancherà.
Il terzo posto di Fabrizio è stato decisamente sofferto. Michel aveva perso contatto dai tre fuggitivi Biaggi, Guontoli e Crutchlow, ma ha tenuto un gran ritmo che gli ha consentito di approfittare delle lotte corpo a corpo dei piloti che lo precedevano. Così il terzetto di testa si è trasformato in un quartetto e nonostante la strenua resistenza di Guintoli il pilota della Ducati Xerox è riuscito a salire sul terzo gradino del podio. E’ un risultato al quale Michel teneva molto. Questa è stata la sua ultima gara con il team ufficiale Ducati e sia sul podio che durante l’intervista che ci ha concesso immediatamente dopo, non ha saputo trattenere le lacrime. Forza Michel si chiude una parentesi ma se ne apre un'altra.
Se Guintoli avesse corso tutto l’anno con l’impegno e la determinazione mostrate oggi, avrebbe lottato per il titolo. Specialmente in questa seconda manche superarlo è stato per tutti un grosso problema e il quarto posto non premia la sua più bella gara della stagione. Haga ha terminato al quinto posto dopo che nei primi giri ha ingaggiato un duello a colpi di carena con il suo compagno di squadra. Come dice Fabrizio nella nostra intervista, nessuno dei due voleva mollare e siamo certi che nel box Ducati hanno a lungo trattenuto il respiro. Perso il duello con Michel, Noriyuki si è un poco smarrito e così come in gara uno, non è mai stato nel vivo della lotta per il podio.
Dopo il quinto posto di gara uno, Smrz ha chiuso la seconda manche al sesto posto. Due ottime prestazioni per un pilota che sino ad ora era mancato proprio nella continuità dei risultati. Al settimo posto troviamo un sorprendete Luca Scassa alla sua ultima gara in Superbike (già nell’ultima gara del CIV al Mugello Luca avrà modo di provare la Triumph Supersport che porterà in gara la prossima stagione). A Imola il pilota del team Supersonic era partito dalla prima fila ed aveva concluso oltre il decimo posto. Qui a Magny Cours invece ha fatto esattamente l’opposto e dopo aver preso il via dalla terza fila con il quindicesimo tempo ha scalato la classifica sino a terminare settimo. Genio e sregolatezza. Ottavo posto per Byrne che è riuscito nell’impresa di precedere il suo compagno di squadra Checa. Lo spagnolo è partito male non è riuscito a trovare quel ritmo che solitamente gli consente grandi rimonte. Decimo posto per Haslam che mentre era nel gruppo di testa si è trovato Toseland in mezzo alla pista nell’ultima variante e per evitarlo ha dovuto compiere una lunga escursione sull’erba che lo ha estromesso dalla lotta per le prime posizioni.
Undicesimo posto per Sykes che non ha ripetuto l’exploit di Imola. A giorni sapremo se l’inglese resterà nel team ufficiale Kawasaki o se sarà dirottato al team Pedercini. Sykes ha preceduto Neukirchner, felice che questa disastrosa annata sia finita. Tredicesimo Lowry e quattordicesimo Baiocco.
Rea e Xaus, doloranti per loro cadute in prova ed in gara, non hanno preso il via. Lanzi è caduto nel corso del diciannovesimo giro, mentre Lai, Hayden e Corser sono stati costretti al ritiro.
A Magny Cours è stato assegnato il titolo della Supersport che come previsto è andato per la seconda volta al turco Kenan Sofuoglu. Il pilota del team Ten Kate è giunto secondo in gara alle spalle di Eugene Laverty, mantenendo così un vantaggio in classifica di undici punti proprio nei confronti del pilota inglese, che dopodomani proverà per la prima volta la Yamaha Superbike.
Classifica
1 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 38'11.343 (159,396 kph)
2 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 0.087
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 3.715
4 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 4.004
5 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 15.471
6 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 18.378
7 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 21.180
8 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 23.055
9 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 25.657
10 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 27.781
11 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 28.206
12 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 44.634
13 5 Lowry I. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1'04.181
14 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'16.446
RET 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R
RET 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R
RET 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1
RET 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR
RET 33 Lai F. (ITA) Honda CBR1000RR
MAX
Un Campione come te dovrebbe essere lì con loro a combattersi il titolo!
Non farti aspettare anche tu.. Firmalo questo contratto!!!
Michelotta.....
Piega non ti rispondo perche' sono un signore...i tuoi interventi sono sempre inutili.......