Giro di boa per la SBK a Misano
Il settimo round del campionato mondiale Superbike che si disputerà in questo fine settimana sulle rive dell’Adriatico, sarà come sempre una festa per il motociclismo e si spera che siano in molti i tifosi che affolleranno le tribune ed i prati del Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli. Dopo un anno di assenza i mondiali delle derivate dalla serie tornano a Misano per il round che rappresenta il giro di boa di questa stagione 2014. Il tracciato romagnolo ospitò la prima gara del mondiale Superbike nel 1991 quando si girava ancora in senso antiorario. E’ dal 2006 che il senso di percorrenza è stato cambiato, per rendere la pista più sicura e con più ampie vie di fuga.
Le novità principali di questa edizione sono rappresentate dal ritorno in pista di Sylvain Barrier sulla BMW che era stato costretto a lasciare a Camier, a causa di un grave incidente automobilistico, e dalla partecipazione come wild card nella categoria EVO, dei due italiani Ivan Goi e Matteo Baiocco, attualmente leader e secondo della classifica del CIV SBK.
Per quanto riguarda invece i piloti che abitualmente animano il mondiale Superbike, da notare che Tom Sykes si è aggiudicato le ultime due Superpole nel 2011 e 2012, entrambe bagnate, senza però mai riuscire a salire sul podio. Che sia la volta buona? Nemmeno il suo avversario principale nella corsa al titolo, Sylvain Guintoli, è mai salito sul podio di Misano, mentre Rea ha ottenuto qui la sua prima vittoria in SBK nel 2009, ma nel 2011 non riuscì a prendere il via a causa di una frattura al polso conseguente ad un pauroso high side nel corso del warm up. Per rivederlo sul podio, secondo, abbiamo dovuto attendere gara due del 2012.
Nonostante il guaio combinato in gara uno a Sepang nella seconda curva, Loris Baz non ha certo intenzione di stemperare il suo spirito agonistico e combattivo, e punterà ad ottenere due buoni risultati che non ha mai conseguito in riva all’Adriatico e che gli consentirebbero di restare in lotta per il titolo mondiale. Il suo compagno di sventura a Sepang, l’inglese Alex Lowes, ha corso solo due volte a Misano, in Stock 600 e 1000, ma con scarsi risultati. L’inglese della Suzuki è una vera mina vagante dello schieramento Superbike e anche questa volta tenterà un risultato a sorpresa, come gli è già successo ad Assen e a Donington.
Restiamo in casa Suzuki dove troviamo un Eugene Laverty che dopo le fatiche dei test Suzuki GP e delle due gare di Sepang ha avuto finalmente modo di riposarsi per dare la caccia a quel podio che qui nl ha mai conquistato nemmeno quando era alla guida della RSV4. I suoi migliori risultati risalgono alla sua militanza in Supersport, secondo nel 2009 e primo nel 2010.
I riflettori saranno puntati sul padrone di casa Marco Melandri, reduce dalla doppietta malese. Il pilota dell’Aprilia ha corso a Misano in Superbike ed in GP, ma ha conquistato il podio solo nelle derivate di serie, quando fu terzo in gara uno nel 2011. Marco vorrà certamente proseguire il suo momento magico e farlo davanti al suo pubblico rappresenterà di certo uno stimolo in più.
Da notare come per le gare di Misano le due Aprilia RSV4 di Melandri e Guintoli avranno una livrea del tutto speciale, dedicata alla prima vittoria della casa di Noale a Misano nel 1987, quando Loris Reggiani portò sul gradino più alto del podio la 250 a due tempi. Fu un successo storico, che diede il via ad una cavalcata trionfale che ha portato l’Aprilia a conquistare 38 titoli iridati nel Motomondiale (294 gran premi vinti) 5 titoli mondiali Superbike (42 affermazioni in gara) ed altri 9 allori mondiali nelle discipline off-road, per un totale di 52 Campionati del Mondo vinti negli ultimi 22 anni.
E se il pilota Aprilia Marco Melandri, nativo di Ravenna, può essere considerato il pilota di casa, i team di casa sono senza dubbio il Ducati Superbike e l’Alstare Bimota, entrambi con gli stabilimenti non lontani dal circuito intitolato a Simoncelli. La squadra di Ernesto Marinelli potrà contare su Davide Giugliano, che su questa pista ha sempre ottenuto ottimi risultati, ad iniziare dalle vittorie nelle due categorie Stock (2006 e 2011) per poi conquistare il suo primo podio Superbike in gara uno nel 2012, preceduto solo da Biaggi e Checa, allora suo compagno di squadra. Il suo attuale compagno di squadra, l’inglese Chaz Davies che invece qui non ha mai ottenuti risultati di rilievo, nemmeno in Supersport.
In casa Bimota invece si punta forte su Ayrton Badovini che a Misano fu quarto con la BMW nel 2011 e partì dalla prima fila nel 2012.
Restiamo in ambito EVO, dove sia Canepa che Salom, pur conoscendo benissimo la pista, non hanno mai conseguito risultati di rilievo se si esclude un quarto posto in Supersport per lo spagnolo nel 2011 ed un terzo per l’italiano in Stock 600 nel lontano 2006.
Concludiamo con due team italiani che stanno vivendo momenti diversi. Il primo è quello ufficiale MV di Corti, che passa dalla gestione del team Yakhnich Motorsport a quella diretta della casa di Schiranna. Sembra infatti che la squadra russa abbia deciso di ritirarsi anche a causa della cancellazione del round moscovita dal calendario della Superbike 2014, lasciando così alla sola MV l’impegno tecnico ed economico di proseguire sia in Supersport (dove sarà confermato Cluzel, mentre Roccoli sostituirà Leonov) che in Superbike, dove Corti sta lavorando assieme alla sua squadra per fornire alla MV i dati necessari per la nuova Superbike 2015.
Il secondo è il team Red Devils Roma che dopo un inizio di campionato difficile ha finalmente ottenuto ottimi risultati a Sepang, frutto del lavoro dello staff tecnico del team di Andrea Petricca, che è riuscito ad adattare le caratteristiche della RSV4 a quelle di Toni Elias. Dopo aver sfiorato il podio in Malesia, ora entrambi sono attesi ad una conferma sulla pista di Misano, un tracciato che lo spagnolo conosce molto bene.
Un motivo in più per non perdersi un weekend di prove e di gare che si preannuncia avvincente ed incerto, secondo il classico stile Superbike.
MA...
avere i soldi sarebbe gia' nel mio garage,anche se mi accontento della stradale pura eh!