Il team Liberty torna in SBK con Mark Aitchison
Ormai è ufficiale. Le voci che si rincorrevano da tempo e che parlavano del ritorno nel mondiale Superbike del team Liberty Effenbert hanno avuto la conferma definitiva prima con l’accettazione da parte di Dorna della domanda di iscrizione del team italo-ceco e successivamente con la firma del contratto tra il General manager Mario Bertuccio e Mark Aitchison. Il ventinovenne pilota australiano, già a partire dal prossimo round di Aragon, porterà in pista la vecchia 1198R, vale a dire una delle moto che lo scorso anno avevano disputato il mondiale con Guintoli, Smrz e Berger, tutti piloti lasciati via via a piedi a seguito di varie divergenze con Bertuccio.
La 1198R, cavallo di battaglia della Ducati sino allo scorso anno, era stata estromessa dal mondiale Superbike e sostituita dalla 1199 Panigale, ma in deroga a quanto inizialmente stabilito, ora il team Liberty potrà riportarla in pista. In questo modo non solo salirà a 20 il numero dei piloti in griglia, ma avremo anche la presenza di un pilota australiano. Uno solo dopo che per anni il paese dei canguri era stato rappresentato da molti piloti, tra i quali è facile ricordare gente del calibro di Corser e Bayliss.
Tra l’altro la 1198R quest’anno non dovrebbe essere zavorrata in quanto la regola che imponeva ai bicilindrici un peso aggiuntivo di sei chili è stata abrogata e questo aumenterà la sua competitività. Mark non ha mai guidato una Ducati e nemmeno una due cilindri, ma siamo certi che non ci metterà molto a prendere le misure ad una che il suo team dovrebbe conoscere molto bene.
Dopo una stagione nel team Pedercini, aveva iniziato la scorsa stagione con il team Grillini Progea, ma dopo poche gare decise di abbandonare il team italiano e debuttò nel British Superbike. Lo abbiamo contattato subito dopo la firma del contratto che lo legherà al team Liberty Effenbert per l’intera stagione 2013 ed ecco la sua intervista.
Mark bentornato in Superbike!
«Grazie. E’ successo tutto così in fretta che ancora non mi sembra vero».
Solo poche settimane pensavi di correre nel British Superbike
«Esatto. L’anno scorso dopo che avevo interrotto il mio rapporto con il team Grillini, ero stato contattato dal team Aprilia Splitlath che mi aveva proposto un programma pluriennale. Si trattava di sviluppare la RSV4 nel British SBK e anche se eravamo a stagione inoltrata, ho accettato. Purtroppo un piccolo ma fastidioso infortunio alla mano destra mi costrinse a disputare solo due gare. E’ stata comunque una bella esperienza, anche se devo dire che non è facile adattarsi a circuiti particolari come quelli inglesi, come ad esempio Cadwell Park. Tracciati molto diversi rispetto a quelli dove avevo corso in precedenza. Il programma avrebbe dovuto proseguire quest’anno, con me e Jakub Smrz come piloti e col supporto ufficiale da parte di Aprilia. Potenzialmente un team molto forte. A Marzo però il team manager ci ha informato che doveva abbandonare il progetto a causa di gravi problemi di salute e così mi sono ritrovato a piedi, in un periodo nel quale è quasi impossibile trovare un’altra squadra».
E invece l’hai appena trovata
«Per fortuna sì. Dopo alcuni contatti telefonici ho incontrato Mario Bertuccio, General Manager del team Liberty e non è stato difficile trovare un accordo. Ho firmato con loro un contratto per tutta la stagione e saremo in pista già dal prossimo appuntamento di Aragon con la Ducati 1198R. Purtroppo non avendo disputato nessun test in precedenza e non avendo io mai guidato una Ducati, le gare di Aragon e quelle successive di Assen saranno per noi una specie di test, nei quali dovrò prendere confidenza con la moto, ma anche con la mia nuova squadra».
Sarà la tua terza stagione nel mondiale Superbike. Con quale spirito la affronti e che obiettivi ti poni ?
«In realtà questa la considero la mia seconda stagione, perché quella dello scorso anno si è conclusa dopo poche gare. So cosa aspettarmi dal mondiale Superbike, il campionato più difficile e competitivo del mondo. Penso che il livello si sia ulteriormente alzato anche grazie ai progressi compiuti da case come Aprilia, BMW e Kawasaki, che ora sono estremamente competitive. Quest’anno saremo in venti sulla griglia di partenza, ma i piloti in grado di vincere le gare sono una quindicina circa e quindi il mio obiettivo sarà quello di restare costantemente nella top ten. Però non mi pongo limiti. Facciamo passare le prime due gare/test e poi vediamo a che livello saremo rispetto ai nostri avversari».
E per il futuro?
«La mia speranza è da sempre quella di restare nel mondiale Superbike e quindi cercherò di non farmi sfuggire l’opportunità di mettermi in luce, nella speranza di restare in questo campionato anche nelle prossime stagioni. Colgo l’occasione per ringraziare Mario Bertuccio e tutto il team Liberty che ha pensato a me e che mi ha dimostrato grande fiducia. Ma voglio ringraziare anche i miei sponsor, che mi sono stati accanto anche quando sembrava che non riuscissi a trovare una sistemazione per il 2013».
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