La SBK arriva a Silverstone, tra dubbi e speranze
Il nono appuntamento di questo mondiale Superbike 2013 andrà in scena questo weekend sul circuito di Silverstone in UK. Il meteo al momento promette pioggia, ma le condizioni atmosferiche possono variare repentinamente. In attesa che le moto scendano in pista, nel paddock si rincorrono le voci più disparate che riguardano il futuro dei campionati delle derivate dalla serie, ma anche dei team e dei piloti. L’annuncio della BMW di abbandonare la Superbike a fine stagione ha dato il là a mille illazioni, anche se quella presa del colosso tedesco è una decisione aziendale che nulla ha a che fare con i risultati della pista e con i nuovi regolamenti, che a giorni chiariranno gli aspetti tecnici delle moto che daranno vita ai futuri campionati SBK.
Nel frattempo se ne sentono di tutti i colori e non tutti riescono a comprendere che la Superbike è di fronte ad un grande cambiamento, indispensabile non solo per sopravvivere, ma anche per tornare ad essere nuovamente un campionato spettacolare, combattuto e con un seguito mediatico superiore rispetto al passato. Certo ci vorrà un anno di transizione, ma la strada è quella giusta ed è anche l’unica percorribile in una realtà motociclistica che sta cambiando a livello mondiale e non solamente per quanto riguarda le competizioni. Parlando del mercato piloti al momento non ci sono novità di rilievo e soprattutto nulla di certo. I piloti ed i loro manager sono in attesa di capire quali team e con quali moto prenderanno parte al campionato 2014 e quindi quelle che circolano nel paddock sono solo illazioni. Tutti si interrogano sul futuro di Melandri e Davies, ma sono molti anche i piloti in scadenza di contratto (Laverty e Guintoli, tanto per nominarne due) e quindi attendiamoci qualche grossa novità, molto probabilmente a partire dal round del Nurburgring, dopo la pausa estiva.
Tornando all’appuntamento inglese di questo fine settimana, il leader del mondiale Sylvain Guintoli l’anno scorso si aggiudicò gara due anche grazie alla caduta di Baz che comandava la gara. Il francesino della Kawasaki si aggiudico gara uno e fu la sua prima e fino ad ora unica, vittoria nel mondiale Superbike. Fu una manche rocambolesca, che vide i piloti correre con le slick sulla pista bagnata. Il suo compagno di squadra, Tom Sykes farà di tutto per riprendere il discorso con il podio interrotto a Mosca, nella speranza che il motore della sua Kawasaki non gli crei problemi. L’inglese sul circuito di casa non ha mai raccolto risultati di prestigio e quindi spera di sfatare la tradizione avversa. Il suo connazionale Laverty può invece vantare due secondi posti nel 2011 mentre l’anno scorso fu sfortunato quando la seconda venne interrotta mentre lui occupava la quarta posizione e si apprestava a superare Smrz che invece salì sul terzo gradino del podio. Nel 2011 Laverty fu secondo dietro ad un imprendibile Checa, lanciato verso il titolo mondiale. Quest’anno i problemi fisici e quelli legati alla sua nuova moto stanno penalizzando Carlos che però non demorde e cercherà di capitalizzare in Inghilterra i progressi manifestati dalla Panigale a Mosca.
Restando in casa Ducati parliamo di chi la Panigale l’ha portata per la prima volta sul podio del mondiale, Ayrton Badovini. L’anno passato nella roulette della prima manche giunse terzo con la BMW, conquistando il suo primo podio in SBK e travolgendo Rea subito dopo aver tagliato il traguardo. Esaltato dal podio moscovita, il pilota di Biella farà di tutto per ripetersi a Silverstone. Lo scorso anno la pista inglese sorrise anche a Michel Fabrizio, secondo in gara uno con la BMW e domenica Michel cercherà di festeggiare al meglio quella che sarà la sua duecentesima presenza in Superbike. Da un pilota romano ad un altro. Davide Giugliano non ha dei bei ricordi su questo tracciato. Caduto nel 2011 mentre era al comando della Superstock 1000, l’anno scorso raccolse solo un nono posto nella prima manche e cadde nella seconda.
La notizia del ritiro della BMW dovrebbe dare maggiori stimoli a Melandri e Davies, in cerca di una sella per il 2014. Nelle quattro gara corse a Silverstone, l’italiano è stato due volte terzo nel 2011 mentre l’anno scorso fu solo settimo ed ottavo. Anche Davies, vincitore della gara della Supersport nel 2011, l’anno passato raccolse poco : un quattordicesimo ed un settimo posto.
E concludiamo con due reduci dalla recente 8 ore di Suzuka che ci restituisce un Leon Haslam finalmente tornato alla vittoria, ma che a Silverstone può vantare solo un terzo posto con la Suzuki nel 2010. Jonathan Rea nel 2010 fu due volte secondo dietro al connazionale Cal Crutchlow ed è l’unico pilota Honda ad essersi classificato qui nella top ten negli ultimi tre anni, in tutte e quattro le gare a cui ha preso parte.
Uno sguardo alle gomme per osservare che anche qui in Inghilterra, come già a Mosca, la casa italiana non metterà a disposizione dei piloti la sua SC0, la gomma preferita dalla Kawasaki. Le temperature non dovrebbero essere abbastanza alte da consentirne l’utilizzo e quindi spazio a due soluzioni SC1 e ad una SC2, quest0’ultima in caso di temperature più basse della norma.
Tutti in MotoGP
In fondo è esattamente quanto previsto da Dorna, che sa benissimo di poter aumentare il valore della MotoGP eliminando la concorrenza.
Che la SBK così non funzioni è evidente, che agli spettatori convenga avere un solo campionato di riferimento meno: tutti a pagare Sky.
Aspettiamo che qualche altro imprenditore crei qualche altra serie di successo, magari a trasmissione esclusiva su rete Internet così vediamo quello che vogliamo quando lo vogliamo.
Marcello