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Le pagelle di Portimao

- E’ stata la domenica di Biaggi e della sua Aprilia RSV4, ma non sono mancate le conferme (Haslam e Checa), le sorprese (Crutchlow e Camier) e le delusioni (i piloti Ducati Xerox e Neukirchner) | C. Baldi
Le pagelle di Portimao

Il mondiale Superbike inizia a definire con maggior chiarezza quelli che saranno i protagonisti di questa avvincente stagione e a Portimao non sono mancate le conferme, le sorprese e le delusioni.
E’ stata la domenica di Biaggi e della sua Aprilia RSV4
, che sul lungo rettilineo dei box ha potuto sfogare tutti i suoi cavalli e che ha consentito a Max di vincere entrambe le gare, perdonandogli un paio di errori che solitamente escludono dalla lotta per la vittoria. 
Le conferme sono arrivate da Haslam e da Checa, le sorprese da Crutchlow e Camier, le delusioni dai piloti Ducati Xerox e da Neukirchner.
Gli altri? Rimandati a …..Valencia,  dove tra meno di due settimane assisteremo a un altra puntata di questo romanzo giallo che ci appassionerà sino al 3 Ottobre. 
Un plauso va al bellissimo Autodromo Internacional do Algarve e alla sua pista impegnativa e sicura, con i suoi saliscendi e con le sue spaziose vie di fuga. Su questo fantastico tracciato i 24 piloti della Superbike si sono dati battaglia davanti a un pubblico che nell’arco dell’intero weekend ha toccato i 77.000 spettatori. I protagonisti delle due gare sono stati gli stessi delle prove ufficiali e della Superpole, tanto che i primi quattro piloti di gara due sono stati gli stessi che hanno composto la prima fila della griglia di partenza.
Nella prima manche invece la loro supremazia è stata interrotta da Johnny Rea che grazie al suo terzo posto è potuto salire sul podio a discapito di Crutchlow che sabato si era aggiudicato la seconda Superpole della stagione, ma che è stato tolto di scena da una scivolata. Ecco nel dettaglio le nostre pagelle e i nostri giudizi sui protagonisti delle due gare portoghesi.

Max Biaggi
Sabato ci era apparso sereno ed ottimista e ne aveva ben donde. Lui e la a sua Aprilia in gara sono stati eccezionali. Sfruttando al massimo questa sua arma letale Max non si è lasciato sfuggire l’occasione di aggiudicarsi, per la prima volta nella sua lunga carriera, ben due gare nella stessa giornata. Per noi resta il favorito di questa stagione e lo avevamo già detto in tempi non sospetti. Il Corsaro nelle interviste post gara ha messo le mani avanti, affermando che ci saranno circuiti meno favorevoli alla sua moto e che ora si attende una reazione d’orgoglio da parte dei piloti della Ducati Xerox, magari già a partire da Valencia. Staremo a vedere. Nel frattempo il romano si gode questa trionfale giornata.
Voto 9,5 (sarebbe stato un 10 senza quegli errori ai quali ha posto rimedio il motore di quella che è sembrata più Alitalia che Aprilia : un vero jet)

Leon Haslam
Si è confermato alla grande. Sempre nelle primissime posizioni sia in prova che in gara, si è dovuto arrendere alla potenza del motore dell’Aprilia di Biaggi, che nelle staccate in fondo al rettilineo dei box gli staccava gli adesivi dalla carena. E’ stato l’unico a contendere la vittoria al pilota italiano e gli ha dato del filo da torcere in entrambi le manches. La sua Suzuki lo ha aiutato, ma Leon ha dimostrato una maturità ed una grinta davvero importanti. Pensiamo che chiunque voglia conquistare questo mondiale 2010 dovrà vedersela con lui e la sua GSX R1000. Un primo e tre secondi posti nelle prime quattro gare della stagione gli valgono il primato in classifica. Difficile fare meglio.
Voto 9

Cal Crutchlow
Sorpresa o conferma? Decidete voi visto che qui a Portimao il giovane alfiere della Yamaha è sempre andato forte in prova ed in gara. Aggiudicandosi la sua prima Superpole in carriera, Cal aveva scoperto le sue carte e domenica avrebbe conquistato due podi se non fosse scivolato in gara uno. Era alla sua seconda esperienza in Superbike e ha dimostrato di essere veloce e coraggioso, però cade ancora un po troppo frequentemente. Deve ancora trovare il suo equilibrio, ma è destinato a far parlare di se ancora per molti anni.
Voto 8.  

Carlos Checa
Carlos sta vivendo una seconda giovinezza, grazie alla sua squadra, alla sua esperienza ed al suo orgoglio. Non tragga in inganno il fatto che non sia salito sul podio. Su questa pista le moto di Borgo Panigale hanno sofferto lo strapotere delle quattro cilindri e l’unico pilota Ducati che si è saputo inserire nella lotta per il podio è stato proprio l’alfiere del team Althea. Carlos ha fatto tanta fatica a restare nel gruppo di testa ed ha conquistato i suoi due quarti posti con le unghie e con i denti, recuperando costantemente nel tratto misto quello che perdeva in rettilineo. Sono in molti quelli che ora lo vedono come uno dei candidati al titolo mondiale. La stagione è ancora molto lunga, ma se anche a Valencia lo spagnolo saprà ripetersi a questi livelli, la Superbike avrà definitivamente ritrovato uno dei suoi più illustri protagonisti.
Voto 9  

Jonathan Rea
Nessuno sa mettere alla frusta la CBR1000RR come questo giovane inglese, che in gara uno si è fatto largo a furia di sorpassi ed è riuscito a salire sul podio, mentre in gara due è stato tradito dal motore della sua Honda. Rea sa andare davvero forte ed è impressionante per il suo talento ed il suo sprezzo del pericolo. Doti che però molte volte lo portano a strafare e a commettere degli errori. Vale quanto detto per Crutchlow, però Johnny è al suo secondo anno in Superbike e ci aspettiamo quindi che acquisisca la maturità necessaria per competere con i migliori in tutte le gare. Anche se la sua Honda non lo aiuta molto, rappresenta (assieme a Crutchlow) il futuro della Superbike.
Voto 8,5

Leon Camier
Il giovane inglese ha ormai superato il periodo di apprendistato e sta migliorando di gara in gara. Anche lui come Biaggi ha saputo sfruttare le doti velocistiche della moto di Noale e se fosse partito un poco più avanti dell’undicesima piazza forse avrebbe potuto lottare per il podio. Ora dovrà confermare,  anche su piste meno favorevoli alla sua Aprilia, di avere la stoffa che contraddistingue i piloti provenienti dal British Superbike.
Voto 8

James Toseland
La sua mano sinistra, fratturatasi in Australia, non gli consente di esprimersi al massimo, ma a Portimao Giacomino ha dimostrato di non aver dimenticato quale sia lo spirito della Superbike e se non fosse caduto nel corso della Superpole probabilmente avrebbe preso il via da una posizione meno penalizzante rispetto al suo quindicesimo posto. Nelle due gare portoghesi Toseland ha preso ed ha recuperato molte posizioni. Segno che si ora trova bene sulla sua R1. Aspettiamo che torni in piena forma per vedere se si saprà inserire tra i top riders.
Voto 7,5 

Haga e Fabrizio
Weekend davvero difficile per i due piloti ufficiali Ducati. Dopo le deludenti prestazioni della Superpole che li hanno costretti a partire dalla quinta fila (pensiamo che non sia mai accaduto che un pilota della Ducati ufficiale partisse così indietro in griglia) in gara la reazione dei due è stata però diversa.
Haga – voto 6,5: si è gettato a capofitto nella mischia, è partito come un fulmine ed ha effettuato molti sorpassi sino a conquistare in entrambe le gare l’ottava piazza. Resta il rammarico per quella scellerata decisione di non sostituire la gomma posteriore nella prima sessione della Superpole che ha condizionato tutto il suo weekend. Fabrizio – voto 5,5: invece non è mai riuscito a mettere a posto la sua 1198 e a trovare il giusto feeling con l’anteriore. Il problema che lo aveva fatto cadere in Superpole non è stato risolto nemmeno per le due gare, nelle quali un nervoso Michel ha commesso molti errori e non è andato più in la dell’undicesimo posto. Fine settimana da dimenticare in fretta sia per i piloti che per il team sul quale inizia ad aleggiare l’ombra di Tardozzi.

Ruben Xaus
Bentornato Ruben. Certo un decimo ed un dodicesimo posto non sono il massimo per un pilota ufficiale, ma a Portimao Ruben non è mai caduto ne in prova e nemmeno in gara e questa è la cosa più importante. Lo spagnolo è un pilota generoso e tutto cuore e se, come sembra, riuscirà a ritrovare la serenità, sarà in grado di usufruire al meglio il lavoro che la squadra tedesca sta facendo sulla S1000RR che in Portogallo ha dato segni di miglioramento.
Voto 6 

Una buona notizia è giunta dalla gara della Supersport dove Michele Pirro ha conquistato il terzo posto ed il suo primo podio nel mondiale Supersport. Il pilota di San Giovanni Rotondo quest’anno guida la Honda del team Ten Kate con buone possibilità di vittoria e con la speranza di riuscire a maturare per poi fare il grande salto in Superbike. Complimenti.
Da Portimao i team hanno già spostato i propri mezzi a Valencia dove il giorno 11 Aprile si correrà la terza tappa del mondiale. Siamo certi che a casa di Checa ne vedremo delle belle. Per ora buona Pasqua a tutti.

  • Alex12
    Alex12, Fano (PU)

    La scuola Biaggi

    Quando il pilota romano era in MotoGP, ridicolizzato da Rossi, si aggrappava a scuse sempre sul filone della moto che non era a posto. Sembra che questo modo di aggirare la realtà, abbia fatto scuola.
    Lasciatelo godere. E' ormai l'unica classe nella quale puo' fare cassa a fine carriera.
    Sulla qualità della RSV4 normale, non prototipo corsa, vorrei ascoltare i giudizi dei 300 proprietari ai quali è stato ritirato e sostituito il motore.
  • piega996
    piega996, roma (RM)

    VOTO 9

    Quei lunghi li è da quando è entrato in SBK che li fa'.

    Prima perchè non sapeva frenare coi dischi d'acciaio, ora sono segno di vecchiaia.

    Voto 9 , perchè sovente va lungo.
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