Terza tappa del mondiale SBK ad Assen
La Superbike fa tappa nella Cattedrale, così viene chiamata dagli appassionati la storica pista di Assen in Olanda, dove si sono scritte tante pagine importanti delle competizioni motociclistiche. Meteo permettendo (ma le previsioni non promettono nulla di buono), assisteremo a gare come sempre combattute, che ci dovranno dire se davvero le Kawasaki sono in grado di dominare questo campionato, o se invece quello del Motorland Aragon è stato solo un round fortunato per le moto di Akashi, favorite dal fatto che gli avversari non erano ancora al massimo della condizione. Visto come sono andate le cose l’anno scorso però, anche in Olanda il favorito resta Sykes che nel 2013 vinse la prima gara e arrivò secondo dietro a Laverty in gara due. E un occhio di riguardo merita ovviamente anche Baz, che l’anno passato salì sul terzo gradino del podio, dopo aver lottato a lungo con Rea e Guintoli.
Ma nei Paesi Bassi Sykes e Baz dovranno vedersela innanzitutto con il padrone di casa Jonathan Rea, che è salito sul podio quattro volte nelle ultime sei manche disputate ad Assen, vincendone due. La sede del team Ten Kate è a pochi chilometri dal circuito e l’inglese ne conosce a memoria tutte le caratteristiche. Basti pensare che Johnny è il terzo pilota più vittorioso nella storia della Superbike su questo tracciato con quattro vittorie, dietro a Fogarty con dodici e a Bayliss con sei.
Come sempre le Aprilia saranno tra le moto da battere, anche perché su questa pista Guintoli è sempre andato forte. Ad Assen il francese ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera in Superbike ed è salito sul podio in tre delle ultime quattro gare disputate. Il suo compagno di squadra Melandri invece sul podio olandese non c’è mai salito, ma proprio per questo farà di tutto per rompere il ghiaccio, anche perché Marco deve già recuperare 26 punti al leader Sykes e l’italiano dell’Aprilia vuole certamente risalire dal suo attuale quarto posto in classifica.
A Davide Giugliano la pista di Assen piace molto. Qui colse il suo primo podio in Superbike due anni fa in gara uno, terminando al secondo posto dietro a Guintoli, mentre nel 2011 si aggiudicò la gara della Superstock 1000 davanti a Danilo Petrucci. La Panigale ha mostrato di essere competitiva anche su di un circuito considerato a lei poco favorevole come quello di Aragon e quindi ad Assen, pista decisamente meno ostica per le rosse di Borgo Panigale, potrebbe ottenere quel podio che spazzerebbe via ogni dubbio circa la competitività della 1199. Per farlo potrà contare anche sulla voglia di rivalsa di Davies, mai convincente in Olanda da quando corre in Superbike.
Alti e bassi per la Suzuki, brillante in Australia e sotto tono in Spagna. Laverty ha vinto gara due l’anno scorso e si è sempre classificato nei primi sette in tutte le gare Superbike corse qui. Anche Lowes ha ottenuto risultati eccellenti ad Assen, quando correva nel British Superbike, che com’è noto fa tappa sul circuito Van Drenthe. Presupposti ideali per il team Voltcom Crescent Suzuki che però ad Aragon ha fatto fuori il secondo degli otto motori a disposizione di Laverty e deve quindi iniziare a fare i conti con il regolamento, visto che mancano ancora ben ventidue manche alla fine del campionato.
Se le condizioni meteo verranno rispettate le due gare si dovrebbero correre sotto la pioggia e a questo punto riflettori puntati sulla Bimota di Badovini. Viste le prestazioni fornite dalle BB3 al suo debutto al Motorland Aragon e considerate le doti di guida sull’acqua di Ayrton, i tifosi della casa di Rimini possono iniziare ad incrociare le dita.
E parlando di Evo e visto che Badovini e Iddon non raccolgono punti, si rinnoverà la sfida tra Canepa, Camier e Salom, con l’italiano del team Althea deciso a concludere in testa anche le gare e non solo le qualifiche, ma per farlo dovrà avere la meglio su di un coriaceo Salom e un arrembante Camier, alla sua seconda uscita con la S1000RR Evo del team BMW Motorrad Italia.
HO NON V'ACCALCATE
Come a philip island nel 2000 con GOBERT!
...all'epoca con la SB8...ora con la BB3...
Nel 2000 bastavano 75 moto in linea di montaggio...e altre 75 in ordine per un totale di 150 moto per l'omologazione SBK...e poter prendere punti ufficiali!
Comunque FORZA BIMOTA!