Prova casco
HJC RPHA10 -Plus MC1 Assen
-
Un integrale sportivo con calotta in triplo composito, polistirolo a densità differenziata e peso contenuto. Confortevole grazie alla visiera a tenuta precisa, all'ergonomia interna, ai tessuti usati e alla forma aerodinamica
12 commenti
HJC è un produttore di caschi coreano che si sta facendo apprezzare sul mercato italiano per l'ottimo rapporto qualità prezzo dei propri prodotti. E in secondo luogo per le prestazioni delle versioni sportive apprezzate da due personaggi di spicco quali Ben Spies e Jorge Lorenzo, che li indossano in gara. Il modello RPHA10-Plus oggetto della nostra prova ne è la conferma.
Calotta
La calotta del RPHA è costituita da una fibra di vetro composita con tre diversi materiali, fibra di carbonio, fibra aramidica e fibra di vetro. Questa tecnologia, denominata PIM (Premium Integrated Matrix) garantisce una estrema leggerezza (il peso dichiarato del casco finito è di 1.300 g per la misura M) unita a una grande resistenza. Le taglie disponibili vanno dalla XXS (52-53) alla XXL (63-64), per mezzo dell'utilizzo di tre differenti calotte, denominate small, medium e large. Internamente le calotte sono rivestite di uno speciale polistirolo a densità differenziata, mentre lateralmente troviamo un polistirolo ad alta densità. L'omologazione è la Ece R 22.05
Ventilazione
Sulla calotta sono presenti due prese d'aria frontali, regolabili nella portata d'aria, e due estrattori posteriori. Sulla mentoniera sono presenti tre prese d'aria, con quella centrale regolabile e dedicata alla ventilazione diretta della visiera.
Interni
I materiali degli interni, che appaiono sin dal primo sguardo curati e ben rifiniti, sono anallergici e antisudore, ma all'occorrenza si possono smontare facilmente per il lavaggio. Comodi e pratici da montare sia la mentoniera che il paranaso, accessori che aiutano a migliorare il confort soprattutto nelle stagione fredda.
Visiera
Le visiere, sia quella trasparente che quella fumè, sono di buona qualità, e la resistenza ai graffi risulta nella media. Comode da regolare, e dotate di pinlock, permettono una perfetta visuale e una scarsissima propensione all'appannamento anche in condizioni meteo avverse. La presenza di un comodo pulsante di aggancio-sgancio nella parte centrale, facilmente utilizzabile anche con i guanti, permette di sigillare la visiera, evitando fastidiosi spifferi e garantendone la chiusura anche alle alte velocità o nell'uso in pista. Proprio in previsione di quest'ultimo tipo di utilizzo, sono previsti due bottoni per il fissaggio dei visierini trasparenti, tanto utilizzati dai piloti professionisti.
Lo smontaggio e il relativo montaggio della visiera è estremamente semplice, e avviene attraverso l'utilizzo di due piccole leve di sgancio posizionate lateralmente, sotto la visiera stessa, e quindi senza che sia richiesto l'utilizzo di alcuno strumento.
Dotazione
Nella confezione del RPHA troviamo, oltre al sacchetto in tessuto sintetico dotato di un cordino di chiusura e di una tasca laterale, una visiera scura munita di bottoni per il fissaggio dei tear off, una sacchetto con il liquido ed il panno per la pulizia e la lubrificazione delle guarnizioni, un sottogola, due viti di ricambio per il meccanismo visiera, ed un visierino anti appannamento pinlock . Completissimo il libretto di istruzioni in sette lingue oltre alla garanzia di 5 anni che copre il casco nel caso di difetti di produzione.
In pista
Comodo e di facile calzata, il nostro HJC RPHA, si è dimostrato estremamente comodo, e con un peso piuttosto contenuto (1.352 grammi verificati per il nostro di taglia M) e ben distribuito, caratteristica che lo rende ben bilanciato anche nell'utilizzo in pista. L'ottima ventilazione garantisce un confort elevato, mentre non ha risvolti negativi sulla rumorosità in marcia, che quindi rimane sempre entro livelli più che buoni. La visibilità è buona lateralmente, mentre in senso verticale siamo leggermente sotto la norma. Molto sicuro il sistema di chiusura a doppio anello.
Prezzi
Da 360 a 440 euro in base alle grafiche scelte.
HJC
HJC: promossa.
x matew
E quale sarebbe il limite di potenza oltre il quale le moto diventerebbero tanto più pericolose da dover indossare obbligatoriamente protezioni decenti? Scusa, è come dire "uso il caschetto demijet, tanto vado con lo scooter...". Caro mio, perlomeno il paraschiena, i guanti e un casco decente andrebbero usati sempre, e specialmente in città, dove la percentuale di idioti - anche e sopratutto in moto e scooter, sia chiaro - è davvero elevatissima!