Intervista

Fabrizio Rigolio (Rizoma): "Qualità e attenzione al cliente sono la nostra forza"

- Siamo stati a Ferno (VA), nell'headquarter Rizoma, per farci raccontare da Fabrizio Rigolio (CEO e grande appassionato di design) qualche segreto dell'azienda italiana
Fabrizio Rigolio (Rizoma): Qualità e attenzione al cliente sono la nostra forza

L'azienda


La cura come arte del dettaglio, la qualità tipica del Made in Italy ed una costante innovazione tecnica e tecnologica hanno contribuito, nel corso degli anni, a fare di Rizoma un brand conosciuto in tutto il mondo del motociclismo.
Nata dalla creatività e dal know how dei due fratelli Fabio e Fabrizio Rigolio, Rizoma produce oggetti che vogliono andare a generare tendenza e stile, partendo da un unico comune denominatore, l’alluminio lavoratodal pieno.
Tra le maggiori innovazioni Rizoma detiene il brevetto del PROGUARD SYSTEM, una protezione supplementare per la leva freno oggi utilizzato in tutte le competizioni internazionali.

L'intervista


Per sapere qualcosa di più di questa azienda tutta italiana, abbiamo fatto due chiacchiere con Fabrizio Rigolio, CEO di Rizoma e grande appassionato di design.

Fabrizio, com'è organizzata l'azienda?

«In azienda siamo circa una settantina. Ci piace avere un'organigramma orizzontale, dalla Ricerca&Sviluppo al Sales&Marketing, fino alla parte commerciale e a quella produttiva.
Abbiamo inoltre una sede in Francia, una in Spagna, una in Germania e un ufficio con showroom negli Stati Uniti.»

La storia di Rizoma parte nel 2001, quindi da meno di 15 anni. Ci sono aziende nate in precedenza che non possono vantare i vostri risultati, qual è il vostro segreto?
«Ci piace staccare al limite!
Scherzi a parte, siamo molto attenti alle risorse umane, ogni persona è importante perché dà energia e valore ai progetti, quindi facciamo sempre un grande lavoro sotto questo punto di vista: trovare le persone giuste da inserire all'interno del nostro gruppo.
E poi il nostro punto di forza è la qualità: in un momento in cui il cliente non ha a disposizione grandi budget, quello che ha vuole destinarlo a prodotti di qualità.
Anche il servizio post vendita per noi è molto importante: per 8 anni Rizoma fornisce ricambi dei suoi prodotti, anche se fuori produzione.»

Tra l'altro siete fonte d'ispirazione per molti concorrenti.
«Sì, siamo molto felici di questa cosa!»

Quali sono per voi i mercati più importanti?

«Lavoriamo con tutto il mondo, principalmente con Germania e Francia. Anche l'Asia e gli Stati Unitit stanno andando molto bene.»

Quanto conta all'estero il design italiano?

«Il design tutto italiano è proprio quello che ci permette di fare la differenza.»

Quali sono le maggiori difficoltà a livello di omologazione del prodotto?
«La maggiore difficoltà è dover considerare tutti i paesi del mondo in cui vendiamo: se il tuo mercato è concentrato sull'Italia hai a che fare solo le problematiche italiane, quando invece hai un mercato internazionale devi considerare le normative di ogni paese, per ogni prodotto.»


Per quanto riguarda invece la lavorazione dei materiali?
«No, nessun problema coi materiali. Lavoriamo con un processo certificato, quindi tutte le fasi operative sono controllate: il nostro prodotto, quando esce sul mercato, è totalmente affidabile e collaudato.»

Sei appassionato di design, ti occupi anche di questo in azienda?
«Sì sono molto appassionato di design,  quindi seguo ogni progetto Rizoma dall'inizio e lavoro col team che cura il design di ogni accessorio.»

A cosa ci si ispira per ideare e disegnare un accessorio moto?
«Di questo potremmo parlare tutto il giorno! Non si parla di accessorio moto o abbigliamento o qualsiasi altra cosa. Secondo me l'idea di un designer è sempre influenzata da ciò che vede e ha visto nella sua vita.
Quindi l'idea e lo sviluppo di un prodotto non sono altro che l'evoluzione di ciò che si è visto, e conseguente interpretazione da parte dell'immaginazione individuale.
Ci può essere chi ha più o meno gusto, ma l'attenzione al dettaglio di ciò che si ha intorno è la principale fonte di ispirazione.»

E dall'idea iniziale al prodotto finito, quanto tempo passa e quali passaggi intercorrono?
«Ci sono moltissimi passaggi, da designer sostengo che sia la tecnica a dover sposare l'idea e non viceversa, quindi non è importante quanto tempo servirà per far sì che ciò avvenga.
Ad esempio dall'idea di uno specchietto, un prodotto molto semplice, alla progettazione funzionale possono passare più o meno 30 giorni.
Se il prodotto è più complesso, come la nostra bici che è un prodotto macro con un'infinità di dettagli, possono passare anche 12/15 mesi prima che l'idea passi alla produzione.»

A proposito di bici, parlaci della vostra Metropolitan Bike.
«Nelle moto vogliamo investire sempre di più, ma abbiamo voluto portare la nostra esperienza anche fuori dal segmento. La bici è uno dei primi prodotti che esula dal mondo motociclistico. E' una bici prettamente cittadina, pensata indubbiamente per chi vuole spostarsi con stile e con un prodotto tecnologico: è realizzata in carbonio e alluminio, con materiali e tecnologie di alto livello.»

Avete avuto un buon riscontro nelle vendite?
«Sì, sta andando bene: ha avuto un ottimo riscontro a livello internazionale.»

Quali altre novità dobbiamo aspettarci da Rizoma?
«Abbiamo molte idee ma, tornando al settore moto, abbiamo intenzione di inserire molti nuovi prodotti e ci riavvicineremo a quelle che sono state le origini di Rizoma e quindi il mondo delle moto custom e café racer.»

Una piccola curiosità su di te. E' vero che hai logo Rizoma tatuato?
«Non solo il logo Rizoma, ma anche il Made in Italy!»

Se non è passione per il proprio lavoro questa!
Chiudiamo con gli inizi, com'è nata Rizoma?
«Rizoma nasce nel modo più bello: senza saperlo.
Anni fa un amico era alla ricerca di un componente estetico per la sua moto.
Ho pensato: E se lo realizzassimo noi?
Facevo fatica a capire come, ma l’idea c’era già insieme alla voglia di provare.
Disegnato e realizzato fu il primo. Sono la stessa voglia e passione del primo che oggi
disegnano ogni prodotto.»