Loctite: un marchio, una garanzia
L’inverno è ormai arrivato, e molti di noi appassionati approfitteranno senz’altro di questi mesi freddi per effettuare qualche lavoretto sulla loro moto, piuttosto che metter finalmente mano a quel vecchio motore acquistato al mercatino per dargli una bella revisionata; e magari anche riparare la carena o ol codone della loro belvetta racing malauguratamente “battezzata” durante l’ultima uscita in pista. Bene, c’è da scommettere che la maggior parte di loro, come del resto tutti, o quasi, i meccanici professionisti, conoscano perfettamente i prodotti marcati Loctite.
Il nome “Loctite” (verosimilmente derivato dall’inglese lock tight, più o meno equivalente a “blocca forte”) venne infatti ideato nel 1956 dalla nuora del professor Vernon Krieble, un chimico americano del Trinity College di Hartford, Connecticut; il quale tre anni prima aveva inventato una resina adesiva anaerobica che a contatto con materiali metallici induriva molto rapidamente in assenza d’aria, pensata per sostituire le classiche ranelle autobloccanti per fissare saldamente viti o bulloni. Una volta trovato il tipo di contenitore adatto (che ovviamente non doveva essere perfettamente sigillato, pena la solidificazione del collante), il professor Krieble costituì l’American Sealants Company, brevettò il suo prodotto e nel ’55 non solo lasciò il suo impiego al college, ma convinse anche un gruppo di suoi ex-alunni a mettere insieme circa 100.000 dollari per iniziarne la produzione.
I conti della famiglia Krieble rimasero in rosso fino al 1960, anno in cui la giovane azienda fatturò un milione di dollari e iniziò ad espandersi nel mondo, per diventare Loctite Corporation nel 1963.
Insomma, quello che più o meno tutti conosciamo come “frenafiletti”, ma da sempre chiamiamo per convenzione “Loctite “, è sulla piazza da oltre mezzo secolo, capostipite di una gamma di prodotti chimici per ogni genere di applicazione tecnica che dal 1968 in poi ha iniziato ad espandersi e diversificarsi a dismisura. Questo grazie anche al progressivo inglobamento da parte della Henkel - la potente multinazionale tedesca, la cui produzione spazia dalla dai detergenti agli adesivi industriali ai prodotti cosmetici - che iniziò a metà degli anni ottanta per completarsi nel gennaio del 1997.
I sigillanti anaerobici di Loctite vengono naturalmente utilizzati da parecchi anni dai principali costruttori del mondo automotive, in particolare su motori, scatole cambio e trasmissioni. Ma il mitico marchio di origine americana da diversi anni è anche partner ufficiale del leggendario Rally Dakar, dove gli esperti tecnici del team Henkel, noti nell’ambiente come “Charlies”, sono stati spessissimo di aiuto nel fornire rapide soluzioni ai numerosi problemi di riparazione, o di semplice manutenzione: ordinaria amministrazione in una gara del genere, che sollecita a lungo e oltre misura ogni mezzo che vi partecipi; oltre naturalmente a rappresentare un eccellente test per i prodotti impiegati, se non addirittura un banco prova per formulazioni in avanzata fase di sviluppo.
Loctite in Italia
Dallo scorso 1° marzo la Henkel ha affidato, in esclusiva per l’Italia, la distribuzione nel settore moto dei prodotti Loctite alla milanese Bergamaschi: un’azienda che non ha certo bisogno di presentazioni, fondata addirittura nel 1919 da Enrico Bergamaschi, nonno dell’attuale, omonimo presidente, e che attualmente segue una dozzina e più di importanti marchi inerenti numerosi articoli per moto e motociclisti: candele, batterie, antifurti, freni, cinghie di trasmissione, filtri, borse, parti speciali e accessori vari, caschi e, appunto, prodotti chimici.
Bergamaschi distribuisce le seguenti famiglie di prodotti specifici Loctite:
Frenafiletti: “lupus in phabula”, il prodotto Loctite per antonomasia, disponibile in varie versioni. Il film plastico che garantisce il perfetto serraggio è resistentissimo, insolubile e insensibile alle vibrazioni, ma anche facilmente rimovibile usando normali attrezzi.
Guarnizioni liquide: si tratta di sigillanti di consistenza e resistenza termica e colore vari a seconda di dove devono essere applicati (flange di scarico, coperchi valvole, carter, giunzione testa/cilindro) e sostituiscono in tutto e per tutto le classiche guarnizioni, rigide o flessibili che siano. Utilizzando questi prodotti, naturalmente, oltre a risparmiare sul prezzo della guarnizione le officine possono anche evitarne lo stoccaggio in magazzino ricambi. I più usati in generale sono il 596 e il 5940, entrambi flessibili e in grado di tollerare giochi fino ad 8 mm: il primo, disponibile in tubetto da 80 ml, è un silicone acetico autolivellante di colore rosso, con buona resistenza all’olio e all’acqua ideale per coppe dell’olio, coperchi delle punterie e scatole cambio, in grado di lavorare tra -55 a +275°C (intermittenti); il secondo è un acetico dall’eccellente resistenza ad olii e solventi e con ottime proprietà di isolamento elettrico. È disponibile in tubetto da 100 ml e resiste a temperature variabili da -55 a +250 °C.
Sigillanti: il nome parla da sé. Questi mastici vengono utilizzati per sigillare i raccordi filettati delle tubazioni dell’olio o del liquido refrigerante, oltre ad ovviale a eventuali, piccole perdite del circuito di raffreddamento. Riescono a sigillare anche filettature danneggiate, lavorano senza probemi anche con pressioni elevate e, visto che non si sfilacciano, non causano ostruzioni.
Pulitori e protettivi: servono per pulire e sgrassare i motori, i telai, i forcelloni, e tutte le zone della moto difficilmente raggiungibili. Inoltre rimuovono gli eventuali residui di sigillanti polimerizzati, e, contenendo resine sintetiche a base di zinco, hanno anche funzione anticorrosiva.
Lubrificanti e sbloccanti: in caso di filetti precedentemente fissati col frenafiletti, o comunque bloccati da ossido, ruggine o salsedine, questi liquidi penetranti risolvono il problema senza farsi il sangue amaro forzando un bullone, magari fino a spezzarlo.
Prodotti specifici per l’assemblaggio di parti cilindriche: studiati specificamente per la manutenzione di componenti soggetti a giochi per usura, tipo i cuscinetti rispetto alle loro sedi, hanno un’elevata resistenza al taglio e possono tranquillamente sostituire molti sistemi di bloccaggio utilizzati per le trasmissioni dei motori (chiavette, alberi scanalati, spine, linguette).
Adesivi per carrozzerie e parti meccaniche: incollano tra loro materiali differenti, consentendo riparazioni anche in condizioni d’emergenza, garantendo anche incollaggi strutturali istantanei.
Durante un’interessantissima visita ai laboratori milanesi della Henkel, ci sono stati illustrate le varie modalità d’utilizzo dei succitati prodotti Loctite distribuiti da Bergamaschi, utilizzando un motore Harley-Davidson e una parte di carenatura danneggiata. La relativa documentazione fotografica è contenuta nella nostra Gallery fotografica.
Tra l’altro, per gli appassionati del bricolage meccanico la Henkel ha realizzato un interessantissimo manualetto illustrato che mostra non solo la gamma e la destinazione dei vari prodotti Loctite, ma anche come utilizzarli correttamente. L’utile opuscolo tascabile è disponibile presso tutti i rivenditori dei prodotti Loctite.
Maurizio Tanca