Casco integrale Schuberth S2: su le antenne!
Schuberth presenta il nuovo S2, l’integrale destinato all’utilizzo allargato Sport-Sport Touring, quindi dedicato ad un grandissimo numero di potenziali utenti.
“L’introduzione in gamma di questo casco fa compiere al nostro marchio un enorme passo avanti in termini di sicurezza, comfort e design, consolidando il nostro ruolo di produttore attento alle esigenze di chi passa molte ore in sella, mototuristi in testa”, dichiarano orgogliosamente i vertici dell’azienda di Magdeburgo, i cui caschi motociclistici vengono importati in Italia dalla milanese E.Bergamaschi & Figlio S.p.A.
Un sodalizio che dura ormai da 10 anni, durante i quali il fatturato del settore moto di Schuberth è andata sempre crescendo, fino a triplicare nell’ultimo triennio, con grande enfasi per l’orgoglio nazionale, visto che stiamo parlando di prodotti al 100% “all german”, comprese le visiere, unici componenti realizzati da terzisti. Interessante ricordare che Schuberth da sempre produce anche i caschi della gamma BMW, che vengono fabbricati su linee specifiche e sono completamente differenti dai propri.
Stiamo parlando di una produzione annua totale variabile tra 1,2 ed 1,4 milioni di caschi, oltre il 66% dei quali sono per utilizzo motociclistico, e ad oggi comprendono dunque il veterano J1 (primo casco jet con protezione del mento asportabile), il C3 – il “flip-up più compatto e silenzioso”, al cui stile si è ispirato il nuovo S2 – e il top di gamma SR1 il primo casco racing di Schubert, lanciato a fine 2010 e subito giudicato il migliore su parecchi mercati, USA in primis.
Lo sviluppo
Sono occorsi 22 mesi esatti per sviluppare lo Schuberth S2, e continuando con i numeri aggiungiamo che l’operazione ha comportato un investimento di oltre 800.000 euro, più di 10.000 ore di lavoro e poco meno di 300 caschi andati distrutti durante i numerosissimi test. E a questi aggiungiamo i 125 pezzi che compongono questo modello, sottolineando il fatto che solo il cuscinetto sottonuca è composto da ben 7 materiali differenti, rifrangenti compresi. Ma c’è anche un bel terno da giocare al lotto, composto dai numeri 90-60-30, la cui cabala è la seguente: 90 sono gli anni di esperienza del produttore tedesco nella tecnologia per la protezione del capo; 60 quelli trascorsi nello sviluppo di caschi per motociclisti; 30 quelli spesi negli studi aerodinamici effettuati nella propria galleria del vento.
Sono teutonicamente maniacali, laggiù a Magdeburgo, anche, e soprattutto, nella ricerca del massimo comfort, attraverso approfonditi test di aeroacustica (che si effettuano fin dal 1987, quando nacque l’integrale Profil) alla velocità massima di 100 km/h, con l’obiettivo di non superare la soglia di rumore di 85 dB) e di aerodinamica, dove la velocità arriva a 160 km/h. Test che vengono effettuati con moto naked, ovviamente perché sono le meno protettive in assoluto. E qui rammentiamo che la trentennale esperienza in questo campo (il suo primo casco “disegnato” in galleria del vento fu lo Speed, nel 1984) ha portato la Schuberth ad essere fornitore privilegiato in Formula Uno fin dai tempi dei fratelli Schumacher, e a lavorare in stretta sinergia con il team Ferrari nella ricerca del miglior coefficiente aerodinamico possibile, con pilota nell’abitacolo: pensate che lavorando sul profilo del casco si è ottenuto un guadagno in velocità massima pari a quanto si sarebbe guadagnato con un aumento di potenza di 9 cavalli…
Com’è fatto l’S2
Il nuovo integrale Schuberth, che si propone dunque a un mercato in continua crescita costituito da 52 Paesi nel mondo, è addirittura più tecnologico dell’SR1 stesso, se si pensa che è dotato non solo di un innovativo sistema di ventilazione, ma anche di un esclusivo sistema di ricezione ottimizzata Bluetooth e radio, attraverso due apposite antenne integrate nella calotta interna di polistirolo EPS. Il peso dichiarato per questo nuovo modello è di 1.450 grammi, con la tolleranza di 50 grammi in più o in meno, a seconda delle taglie.
Il sistema di ventilazione – Il suo schema, ben visibile nella fotogallery, superiore consente un flusso ottimale di ventilazione all’interno del casco, e di estrazione dell’aria calda posteriore, anche viaggiando lentamente in città, grazie ad un profilo a spoiler posteriore con due estrattori, che crea un effetto sifone che alle alte velocità riduce anche il rumore. Il flusso d’aria che ventila il capo del pilota di una naked arriva a ben 8 litri d’aria al secondo a 100 km/h, il 12% in più rispetto al C3. Un’ampia presa d’aria sul mento aiuta ulteriormente ad eliminare l’appannamento.
Il sistema a due antenne – una verticale per ricevere i segnali radio, l’altra a sviluppo orizzontale per il Bluetooth - sviluppato con il colosso inglese Ricardo, è stato progettato per rendere al massimo con l’apposita versione del sistema di comunicazione SRCS (Schuberth Rider Communication System), che com’è noto si monta al posto del collare sottonuca, e che sarà disponibile dalla prossima estate. Le sue funzioni sono le seguenti: intercomunicazione tra pilota e passeggero; intercomunicazione tra due motociclisti (fino a 700 metri di distanza); “conference call” tra tre motociclisti; collegamento con cellulari, MP3 e GPS; radio FM con RDS.
La calotta - Come sullo stesso C3, è realizzata in una speciale fibra di vetro denominata S.T.R.O.N.G. rinforzata con una speciale matrice “tessuto-non-tessuto” orientata in modo da distribuire al meglio le eventuali forze d’impatto a seconda delle zone del capo. L’S2 è disponibile con due misure di calotta: la più piccola copre le taglie da XXS ad L, la maggiore va da XL ad XXXL. Da notare che per godere del miglior adattamento al capo unitamente alla maggior sicurezza possibile, si utilizzano quattro misure differenti della calotta interna EPS, per coprire tutte le taglie. Alla base della calotta spicca il bordo dal design a spoiler sia anteriormente che dietro, con la funzione di stabilizzare il casco - e la testa – alle alte velocità.
Gli interni – Rapidamente smontabili e lavabili, e trattati con rivestimento antibatterico Interpower, sono realizzati superiormente in ThermoCool, mentre i guanciali – eventualmente disponibili in diverse misure - sono in Coolmax.
La visiera - disponibile anch’essa in due misure per via delle due calotte diverse, è stampata con una serie di piccoli triangoli in rilievo sul bordo superiore esterno: denominati “Turbolators”, hanno il compito di infrangere il flusso d’aria diretto verso la sommità del casco, riducendone così anche il rumore. Smontabile e rimontabile con discreta rapidità, si muove a scatto su 5 posizioni: la prima in apertura è la più ampia, studiata per l’utilizzo i città; in chiusura, a fine corsa, un apposito dentino centrale la “aggancia” all’apposita sporgenza sulla mentoniera. Stiamo parlando di una visiera di classe 1, quindi omologata con schermo antiappannamento Pinlock già montato di serie. La lente interna scura a scomparsa (sistema inventato da Schuberth e inaugurato con l’integrale Sun Racer nel 1996) è in policarbonato antigraffio, di nuovo disegno, e facilmente azionabile tramite un tasto scorrevole lungo il bordo inferiore sinistro del casco.
Il sottogola - Anche l’S2, come C3 ed SR1, gode del sistema di fissaggio del sottogola alla calotta denominato A.R.O.S. (Anti Roll Off System), che impedisce al casco di ruotare in avanti, mentre una fibbia automatica miclolock presiede all’allacciatura. Non solo: sull’S2 troviamo la doppia regolazione del cinturino, effettuabile dunque sia sulla parte sinistra che sulla destra, in modo da posizionare la fibbia dove torni più comodo all’utente.
Colori e prezzi
Lo Schuberth C2 è disponibile in sette colorazioni. Le quattro in tinta unita – nero opaco, bianco opaco, nero lucido e bianco lucido – sono in vendita a 503 euro, che salgono a 574 scegliendo mentre le altre tre con grafiche Lines a bande centrali (compresa l’immancabile BMW Motorsport).
Importante ricordare che in caso di danneggiamento del casco in seguito ad incidente, tramite registrazione al sito della Schubert si può accedere al Mobility Program previsto dalla Casa, che sostituirà il casco a prezzo agevolato.
Affidabilità tedesca....
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