Assegnati al Mugello i titoli del CIV 2014
Quelle del Mugello sono state due giornate all’insegna dello spettacolo e dell’incertezza, tanto che le gare di sabato non sono state sufficienti per assegnare i tre titoli più importanti, quelli della Moto3, Supersport e Superbike, mentre la prima giornata di gare ha incoronato i nuovi campioni PreMoto3: il dodicenne Stefano Nepa (250 4T) e il quattordicenne Tony Arbolino (125 2T).
La pioggia aveva reso problematiche le prove e le qualifiche, ma poi per fortuna nelle due giornate di gare il sole ha asciugato la pista e questo ha permesso ai piloti di esprimersi al massimo e di disputare gare davvero entusiasmanti, che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso.
I nuovi campioni italiani sono Manuel Pagliani nella Moto3, Federico Caricasulo nella Supersport e Ivan Goi nella Superbike. Due giovanissimi ed un pilota invece già affermato, ma non poteva essere diversamente visto che nelle prime due categorie i giovani presenti erano moltissimi, mentre nella classe maggiore l’esperienza è un fattore determinante per domare le potenti Superbike.
Moto3
Prima delle due e decisive gare del Mugello in testa alla classifica c’era Bezzecchi, ma il suo margine di vantaggio era davvero esiguo sia nei confronti di Pagliani che lo seguiva a 3 punti che in quelli di Dalla Porta a 8. Nella gara del sabato vinceva a sorpresa Di Giannantonio che precedeva Pagliani e Del Bianco, mentre Bezzecchi era solo quarto e perdeva la leadership della classifica. Dalla Porta chiudeva con un quinto posto che rendeva difficile la sua rincorsa al titolo. Decisiva quindi la gara di domenica. A tagliare per primo il traguardo era la wild card spagnola Rodrigo Castillo, davanti a Del Bianco e Groppi. Pagliani era quarto proprio davanti a Bezzecchi e quindi il titolo italiano era suo.
La prima gara di sabato non aveva visto particolari tattiche mentre in quella di domenica il pensiero al campionato ha condizionato quelli che sono stati per tutta la stagione i protagonisti di questa bellissima Moto3. Da notare in entrambe le gare due incredibili rimonte. La prima è quella di Stefano Valtulini che partito dall’ultima fila dello schieramento a causa di due cadute nelle qualifiche chiudeva settimo e nono, mentre la domenica il vincitore della gara del giorno precedente, Fabio Di Giannantonio, era costretto a partire dai box ma terminava con un eccezionale sesto posto.
Supersport
E’ stata la categoria più combattuta di tutto il campionato e quindi complimenti a Federico Caricasulo che se lo è aggiudicato, davanti a due piloti esperti e determinati come Massimo Roccoli e Stefano Cruciani. E’ stata anche una gara tra case costruttrici visto che Caricasulo guida una Honda, Roccoli una MV e Cruciani una Kawasaki. Il giovane pilota della Honda era arrivato al Mugello con 6 punti di vantaggio su Cruciani e 16 su Roccoli. I tre protagonisti del campionato lo erano anche nella prima gara, che confermava l’estrema incertezza di questa classe. Roccoli che precedeva al fotofinish Caricasulo e Cruciani, rimandando quindi tutto alla giornata successiva che vedeva un altro confronto a tre ed un’altra vittoria dell’alfiere della MV davanti a Cruciani e Caricasulo, al quale bastava arrivare alle spalle dell’esperto pilota della Kawasaki per aggiudicarsi, anche se solo per due punti il titolo di campione d’Italia.
Da notare in questa classe la presenza di due wild card d’eccezione, Claudio Corti e Michel Fabrizio, entrambi su MV. Corti è caduto nelle prove di venerdì, facendosi male ad un ginocchio e, per non compromettere la sua partecipazione all’ultimo appuntamento del mondiale Superbike di Losail in Qatar della prossima settimana, ha preferito non rischiare e non ha partecipato alle gare. Michel Fabrizio invece, si è purtroppo dovuto ritirare in entrambe le gare.
Superbike
La classe regina è arrivata al Mugello con il leader Goi che poteva vantare 14 punti di vantaggio su Baiocco. I giochi erano ancora aperti quindi, ma nelle prove Baiox doveva vedersela con alcuni problemi che lo costringevano a partire indietro nello schieramento di partenza, per due gare tutte in salita. Ne approfittava ovviamente Ivan Goi che sabato si aggiudicava la gara, davanti ad un rimontante Baiocco che però vedeva salire a 19 il suo svantaggio nei confronti del pilota del team Barni Racing. Ovvio quindi che nella gara di domenica Goi corresse con un occhio alla classifica mentre Baiocco non poteva far altro che dare il massimo e cercare di stare davanti al suo avversario nella corsa al titolo. A mettere tutti d’accordo ci pensava la wild card Leandro “Tati” Mercado, che il giorno prima era caduto a causa di un contatto con Vizziello, ma che la domenica si è imposto davanti a Baiocco e a Goi. Alla fine quindi il pilota di Osimo è riuscito a precedere Goi, ma ha recuperato solo 4 punti in classifica e quindi Ivan ha potuto festeggiare il suo titolo di campione italiano Superbike assieme al team Barni che chiude la sua stagione in modo trionfale aggiungendo questa vittoria a quella ottenuta da Mercado nella Superstock 1000 FIM Cup.
Si chiude al Mugello una stagione senza dubbio positiva ed interessante, un campionato che ha confermato l’ottimo lavoro della FMI e che ha portato in pista moltissimi giovani che si sono messi in luce nelle classi minori. Minori solo in termini di cilindrata, viste le bellissime gare che quest’anno hanno caratterizzato sia la PreMoto3 che la Moto3.
Nonostante la crisi il CIV ha mostrato un movimento motociclistico in salute e che speriamo possa proseguire in questa direzione anche nei prossimi anni, nel quale ci auguriamo che il Campionato Italiano possa crescere, offrendo un numero maggiore di gare che potrebbe renderlo appetibile anche a piloti stranieri per un confronto con i nostri piloti che andrebbe a vantaggio di entrambi.