dakar 2011

Dakar, 2a Tappa. Vince Despres davanti a Coma e Casteu. Lezione di guida

- Bis del “Detentore”, partito per primo ed involatosi per tutta la Speciale con un ritmo insostenibile per gli avversari. Duello a distanza per la terza piazza. La spunta Casteu su Lopez | P. Batini
Dakar, 2a Tappa. Vince Despres davanti a Coma e Casteu. Lezione di guida


Con l’inversione delle posizioni di testa decisa durante la notte dagli organizzatori, Cyril Despres è partito per primo nella Speciale della 2° tappa della Dakar 2011, una magnifica prova con una completa varietà di tracciati da… WRC e “tropicalizzata” dalla pioggia cha ha però risparmiato ancora una volta i motociclisti. Ruben Faria, vincitore della Speciale n° 1, era stato infatti penalizzato per… eccesso di velocità, e retrocesso al secondo posto della classifica di tappa, lasciando l’onere di aprire la pista al vincitore della Dakar 2010.

Despres, che sulla base della prima classifica ufficializzata ieri aveva optato per un ritmo “di sicurezza” lasciando a Faria il compito di “navigare”, ha prontamente cambiato la sua tattica, decidendo di attaccare. Apparentemente incurante dei pericoli derivanti da un’azione “spinta” nelle fasi iniziali della corsa, il francese si è lanciato all’attacco dell’intero settore cronometrato. Un attacco decisivo, ha consentito al Tri-Campeon di passare in testa a tutti i Waypoints ed ai Controlli di Passaggio della Prova. Particolarmente incisiva, l’azione del francese ha espresso il suo acuto dopo il rifornimento al km 169 (dei 300 dell’intera speciale), quando il vantaggio di Despres su Marc Coma è salito al suo valore massimo, oltre 2 minuti. Solo nel finale Despres ha finalmente “rilasciato”, andando comunque a vincere con poco meno di due minuti su Coma. Per il catalano, d’altronde, è stata una tappa tattica, ed è chiaro che il pensiero va alla terza tappa, con la prima lunghissima Speciale (oltre 500 km) dove Marc si riserverà di “dire la sua”.

Alle spalle dei protagonisti della Cordoba-San Miguel, interessante duello a distanza tra David Casteu e Francisco Lopez, giunti al traguardo nell’ordine, al terzo e quarto posto. La grinta messa in mostra dal francese non sorprende troppo, soprattutto in considerazione del fatto che ieri Casteu era stato attardato da una caduta, fortunatamente innocua, provocata da un tifoso troppo… esuberante. Più sorprendente, invece, è la scarsa aggressività messa in mostra da Francisco Lopez, di solito assai più “temerario”. Sorprendente ma logica: il cileno, infatti, ha deciso di mandare in scena i suoi “show” nel “suo” Deserto dell’Atacama, passaggio chiave della corsa, e per il momento contiene la sua foga con una condotta di gara estremamente prudente.

Cambio della guardia tra i Quad, con l’affermazione di Alejandro Patronelli, fratello del vincitore 2010 Marcos, il cui inizio di gara è stato particolarmente travagliato. Dopo l’avaria prima della speciale di ieri, anche una penalizzazione di 6 ore. In difficoltà la Campionessa del Mondo Camelia Liparoti, in ritardo di quasi mezz’ora. Migliori degli italiani, oggi come ieri, Ivan Boano ed Alex Zanotti, che comunque non si curano, almeno per il momento, della posizione di classifica.

Due le conferme, sempre meno “provvisorie”, che emergono dal finale della seconda tappa della Dakar 2011: il duello “annunciato” tra i “Detentore” francese e lo “Sfidante” spagnolo, separati di due minuti e mezzo in testa alla generale si profila ancor più emozionante che in passato vista l’assoluta parità di “equipaggiamento”, e l’efficacia della nuova KTM 450 Rally, che non sembra per il momento far rimpiangere la “vecchia” 690, ostracizzata dai regolamenti.
Naturalmente sono solo “indizi”. La corsa è ben lontana, ancora, dal suo “fuoco”.

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Piero Batini

Foto: DPPI, Red Bull

  • bepino
    bepino, Mason Vicentino (VI)

    FRANCO PICCO

    Ci sono notizie su Franco Picco e team
  • Aquila della notte
    Aquila della notte, Savignano sul Rubicone (FC)

    CI SIETE RIMASTI VOI

    Purtroppo ci siete rimasti voialtri a seguire la DAKAR anche se non so se ormai ne vale la pena di chiamarla cosi, senza copertura televisiva , senza l'interesse delle grandi case , l'interesse che suscita nel grande publico è sempre minore (ben lontani sono i ricordi di SABINE) a voialtri dico bravi(è il vostro lavoro!) pero se andiamo avanti cosi col tempo diventera solo una delle tante gare di specialita, la vecchia DAKAR (quella sul tenerè) era un altra cosa
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