Jeddah, Saudi Arabia. Ancora Gennaio, ma verso la fine. Ripensamenti. Franco Picco, il senatore, il veterano, la leggenda. Un leggendario 72° posto? Si, se avete la pazienza di seguirci lo si capirà al volo. Il Franco Picco edizione 2022 è speciale. Anzi, straordinario. La storia: Franco Picco è alla sua 28ma Dakar, e torna ufficiale per la prima volta di Fantic. Sensazionali sensazioni.

Picco arriva alla Dakar nel 1985. Il suo debutto, da privatone evoluto, è straordinario. È stato sparato nel Deserto e, come se niente fosse, per una settimana è in testa alla corsa. Impara in fretta e sostiene un ruolo che neanche lui riusciva a immaginare. La gara è complessa, la vince il più furbo e, notoriamente, il meno sportivo. Picco finisce sul podio, terzo assoluto alle spalle di Gaston Rahier e Jean-Claude Olivier. Da quell’anno Picco accende un entusiasmo fuori dal comune e porta mezza Italia sulle piste e nei sogni della Dakar. L’altra metà si schiererà a fianco di Edi Orioli dando vita ad una delle più belle epopee del tifo italiano, una storia epica di risultati e di grandissime imprese sportive. Sono gli anni in cui tutti si diventa esperti e le tavole rotonde di barbieri e bar si sprecano. Poche altre volte accade in maniera così forte, ricordo Puzar e Rinaldi, AlbertoTomba, Luna Rossa o il Moro di Venezia. Picco alla Dakar arriverà due volte secondo, nel 1988 e nel 1989, Orioli vincerà 4 volte tra il 1988 e il 1996. Picco non è il più fortunato e si rifarà vincendo due volte l’altrettanto mitico, e ora disgraziatamente scomparso, Rally dei Faraoni. Dopo 27 Dakar in moto, auto e camion, Picco si presenta al via della 44ma edizione con la nuova Fantic 450 Rally.

Vedo nella gara di Picco un piccolo capolavoro di crescendo del Pilota al servizio di una causa, lo sviluppo di una nuova Moto. Picco ha preso in mano la missione Fantic. Lui, Fernando-Il-Meccanico e un piccolo team organizzato alla grande. Obiettivo? Finire la corsa. E prima ancora, portare al traguardo lo sviluppo in Gara della Fantic da Rally che vuole diventare un’arma dedicata ai privati. Era ed è ancora un progetto nuovo, partito dal sogno entusiasta di Mariano Roman e tradotto in realtà attraverso un rapporto di amicizia con il Pilota. Bello. E preoccupante, anche, perché se non funziona… Invece funziona eccome, perché Picco fa la differenza. Cresce giorno dopo giorno in questa forma di consapevole impegno. Sa dove andare, come gestire, dove e come arrivare. Lo si percepisce con sempre maggiore chiarezza man mano che le tappe si aggiungono una dopo l’altra. Il limite auto-imposto rigorosamente rispettato, i meeting tecnici e le decisioni prese con il suo Meccanico genio, un occhio di attento riguardo alla condizione tecnica e fisica.

Il risultato è un enorme margine di autonomia e di sicurezza, e alla fine si ha la sensazione che Picco sia a passeggio, che si tenga ben al di sotto di un limite che lo avvicini in qualche modo a un risultato. Franco ce lo ripete tutti i giorni. “Non siamo né io né la Moto in corsa per un risultato. Il risultato è portarla al traguardo per firmare questa prima fase dello sviluppo!”

Infatti la storia continua. In Fabbrica gli hanno fatto una festa speciale. Poi subito al lavoro. L’idea era quella di fare l’Africa Eco Race con la stessa meccanica e lo stesso motore, per vedere se e quando ha una fine e, nel frattempo, sviluppare ulteriormente solo i dettagli della nuova Fantic Rally. Ma la Eco Race è stata spostata da Marzo a Ottobre, quindi adesso si parla di Abu Dhabi Desert Challenge, della definizione dello step evolutivo clienti della Fantic XEF Rally, prevedibile per metà anno. Con l’evoluzione della moto il passo successivo è correre l ‘Africa Eco Race in preparazione alla Dakar 2023.

Super Franco Picco Pilota e sviluppatore ufficiale di Super Fantic Rally!

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