Riyadh, 8 Gennaio.  [UPDATE] [Klein e Price ricevono una penalizzazione, Howes è rimesso al comando del Rally]. Ross Branch, Hero, vince la Tappa, Mason Klein, KTM, torna in testa. Ma vediamo come ci si arriva. Beh, ci si arriva partendo dalla bella visita guidata a Al Duawadimi, bell’intermezzo, una lunga gita turistica in alternativa ai giorni di noia a Riadh che avrebbero portato i Piloti sull’orlo della depressione 😊. Siamo seri, distilliamo il giusto. Per fortuna gli organizzatori sono riusciti a ricucire percorso e logistica al centro dell’onda di maltempo che insegue la Dakar da Ha’Il. Hanno obbligato i Concorrenti a lunghi trasferimenti stradali e si sono persino inventati la “novità” della semi-marathon, hanno aperto le porte dell’esclusivo “ristorante” della Dakar a materassini, tende, sacchi a pelo e trabiccoli per stender panni, ma in questo affresco iperrealista hanno in effetti salvato la prima parte della Dakar, insistendo e mantenendola su un livello di impegno altissimo in luogo di sfrondarla a colpi di accetta.

La corsa delle Moto è interessante come non mai. Dico sul serio e penso che dobbiamo vederne di ancora più belle. L’ottava tappa registra un nuovo vincitore, Ross Branch, per una Marca che alla Dakar è un outsider, la Hero sviluppata dal mio amico Wolfgang Fischer, e un nuovo cambio di leader, di nuovo quel Mason Klein che ha rotto le catene dell’apprendistato e si auto-denuncia come la nuova “minaccia” della specialità. Sottotraccia c’è l’aspetto più interessante della Dakar 2023 delle Moto. Considerando che in un giorno Klein è passato dall’ottavo al primo posto, e che ha recuperato bel 12 minuti all’ex leader Howes, dal quale è separato da appena una manciata di secondi, basta dare un’occhiata all’ultima Generale per rimanere esterrefatti: ben 8 Piloti sono racchiusi, dopo oltre 30 ore di Speciali, in un’ostia di 9 minuti! Impossibile immaginare una corsa più incerta, e quindi avvincente, di così.

Dopo la “pausa Duwadimi” il Rally ha ripreso con una Speciale del programma originale, un po’ rimaneggiata. 346 chilometri, un trasferimento corto prima, e uno lungo dopo per rientrare a Riyadh. Luciano Benavides, Husqvarna, apriva insieme a Skyler Howes, Husqvarna, e Toby Price, KTM, come da copione. Prima parte più tecnica, finale nel deserto aperto e sconfinato dell’Arabia Saudita, più veloce navigata, e… e che? Difficile dirlo. Per quasi tutta la Speciale, infatti, gli apripista hanno tenuto, Price scavalcando Howes, poi in meno di cento chilometri e soprattutto nell’ultimo strappo di una cinquantina le carte si sono rimescolate. Come mai? I più bravi già lo sanno, noi aspettiamo a dirlo. Quale che sia la risposta, che oggi può anche essere di terreno o di rod book, o di tutti e due, la risposta “vera” è individuale. Oggi si è andata profilando una forte accelerazione in senso tattico. Probabilmente lo vedremo sin dalla ripresa delle ostilità dopo la giornata di riposo.

Ross Branch, rimasto addirittura senza benzina il quarto giorno, è un pilota del Botswana, 35 anni, che la Dakar ha già imparato a conoscere, sin dai suoi exploit da privato. Alla Dakar aveva già vinto nel 2020, un’edizione che portò al termine stringendo i denti dopo una formidabile caduta, e con Hero, che è un colosso industriale mondiale, ma un Team quasi artigianale. ha vinto al Rally Kazakhstan di Coppa del Mondo 2021. Pilota commerciale di aereo, Ross non vola solo con la Moto… e oggi comunque è stato tra i più rapidi lungo tutto l’arco della Speciale, alternandosi nel ruolo di protagonista della giornata con Klein e con l’altro redivivo del Rally finalmente ristabilito, Daniel Sanders.

Ross Branch, Hero, Mason Klein, KTM, Daniel Sanders, GasGas. Questo è il risultato della 8a Tappa. Ai piedi del podio di giornata Pablo Quintanilla, Honda, Adrien Van Beveren e il sudafricano Michael Docherty, quindi miglior Rally2 del giorno. La Classifica Generale aggiornata riporta Mason Klein al comando della Corsa, davanti a Skyler Howes e Kevin Benavides. Ripeto: 30 ore e mezza di cronometro e i primi tre sono in due minuti esatti! Palo Lucci, migliore dei nostri è 18 Assoluto!

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