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Dakar 24. D6. 48H Chrono. Gioele Meoni e Sainz-Al Attyah, ragione o torto

- Appena dentro la 48H Chrono. La “trappola” degli organizzatori agli ignari concorrenti. Non sarà proprio così, vedrete. Penso a Gioele Meoni nel giorno della scomparsa di Fabrizio, alla sfida irragionevole tra Sainz e Al Attiyah
Dakar 24. D6. 48H Chrono. Gioele Meoni e Sainz-Al Attyah, ragione o torto

Empty Quarter, Arabia Saudita, 11 Gennaio 2024. Siamo appena dentro la “terrificante” 48H Chrono. Novità studiata dagli Organizzatori per rendere questa Dakar Arabia Saudita indimenticabile. È appena iniziato il primo giorno, i verdetti usciranno dopo un giorno ancora nel pomeriggio saudita dell’Empty Quarter. Pablo Quintanilla è già rimasto senza benzina, Skyler Howes ha dato forfait. Soprattutto, Yazeed Al Rajhi, leader provvisorio della Corsa Auto, non si è smentito. Incidente al KM50 e dietro-front verso il bivacco. Ma non è di questo che voglio parlare.

Penso a Gioele Meoni. Non c’è segnale telefonico, non ci sono villaggi o segni di vita. L’Empty Quarter è veramente un luogo isolato e senza interferenze. Gioele è dentro nel giorno in cui, 19 anni fa, suo padre Fabrizio se n’è andato, volato in cielo in un punto tra Atar e Kiffa del Deserto della Mauritania, non lontano da dove proprio in queste ore passa Africa Eco Race. Penso a Gioele solitario in questo nulla di dio, senza profilo o riferimenti, e mi preoccupo un po’. Il momento deve essere in ogni caso duro, si allarga a un oceano di introspezione. Improvvisamente smetto di preoccuparmi, è come se avessi ricevuto un segnale. Federico mi dice che ne riceve spesso, di questi segnali in un giorno che non si può cancellare e che vive anno dopo anno. Da chi viene questo segnale? Non sono più preoccupato, Gioele lo capirà, lo sta capendo. Ecco che il contesto per sua natura così difficile diventa ideale. Non c’è campo per due giorni. Il segnale arriva da lassù. Diretto. Sono solo loro due, padre e figlio. È un momento importate della vita, Gioele non è solo, corre in compagnia dei suoi fantasmi amici. Gioele, che la forza di Fabrizio e della sua famiglia sia con te!

Alleggeriamo. Parliamo di Auto. La 48H Chrono, comunque vada, è già stata protagonista. Tolto di mezzo Al Rajhi si torna alla sfida di cartello tra Al Attiyah e le Audi all’ultima spiaggia. Le Moto partono in ordine inverso di arrivo della tappa precedente, le Auto nell’ordine, Moto e Auto hanno percorsi differenti. Carlos Sainz ha scelto di partire indietro. Si è addirittura fermato 5 minuti prima dell’arrivo per perdere tempo e “guadagnare” retrovie. Al Attiyah ha pensato esattamente al contrario. Ha spinto e vinto il “Test” Empty Quarter, e parte per primo, apre la pista vergine (neanche una Moto davanti ad aiutarlo). Nasser non è nuovo a questo genere di strategia, è un attaccante puro.

Domani, al termine della 48H Chrono, uno dei due avrà avuto ragione. L’altro torto.

© Immagini © Immagini Prodrive, Honda Monster, ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Astara

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