Rally-Raid. Botturi-Cerutti: La Sfida delle Bicilindriche in Scena al Transanatolia [VIDEO]
Istanbul, 24 Luglio. Sono due strade parallele. Due piloti, i più bravi tra i nostri, due Marche, Yamaha e Aprilia, due bicilindriche, la Ténéré 700 e la Tuareg 660. La sfida è iniziata lontano nel tempo, ciascuno per i fatti suoi da una parte e dall’altra. La strada l’ha aperta Alessandro Botturi, probabilmente il primo a credere fermamente nel valore e nel successo della nuova era delle nuove bicilindriche on-off (si dirà così? Meglio Adventure? Boh, ci siamo capiti, no?) “applicate” alla competizione. Le vendite danno ragione al gigante di Lumezzane, la filiale italiana della marca giapponese sale in cattedra. Intanto Aprilia sta progettando e realizzando la Tuareg 660. Ancora un nome evocativo, ancora una bicilindrica della nuova generazione. Ancora un nome italiano, Jacopo Cerutti, è il “colpaccio” del mercato invernale. Finalmente la Moto esce allo scoperto, finalmente è confronto.
Lo sviluppo della Yamaha è stato “lento”, progressivo, spinto dall’esperienza e dall’impegno quasi personale di Botturi, quello della Aprilia brucia le tappe. È la Casa madre che scende in campo affidando il “reparto” a una compagine di grande esperienza, quella GCorse dei fratelli Gianfranco e Vittoriano Guareschi, un curriculum che fa spavento. Il settore è completamente nuovo per i Bros di Parma, ma certe metodologie, e soprattutto lo spirito, si adattano alla perfezione.
Botturi si presenta al via dell’Africa Eco Race, che ha già vinto, in sella alla Ténéré. Una Squadra al completo. Meccanici, direzione, Pol Tarres a far scuola. non va benissimo, i soliti piccoli guai di gioventù che creano intermittenza, ma il Gigante vince una tappa e la missione globale è un successo. Aprilia tace, l’avvenire della Tuareg 660 cova sotto la cenere. In realtà il fronte d’impegno è assai vasto, ma ancora non lo sa nessuno. Poi inizia la stagione del Motorally. Ed ecco gli schieramenti, ecco il primo, attesissimo confronto. Botturi e Cerutti guidano le rispettive sfide delle bicilindriche. C’è il confronto diretto e bellissimo tra due amici-avversari, e c’è la sfida delle nuove bicilindriche al resto della “truppa”, le “tradizionali” monocilindriche specialistiche. È il salto di qualità. Il lavoro dei Guareschi è stato gigantesco e le due Moto si confrontano ad armi già pari. Soprattutto, le bicilindriche non corrono per un posto al sole in una nicchia, ma competono direttamente contro le “assolute”. E non sfigurano, anzi.
Ora di alzare ancora la posta. Il futuro della Squadra di Botturi è segnato da quando Yamaha ha detto ciao alla Dakar, e capiremo meglio perché. Quello di Aprilia esce dalla nebbia del mistero progressivamente, sono i fatti più che le persone a parlare. Botturi sa che parteciperà al Transanatolia, insieme a Pol Tarres, Cerutti Pilota ufficiale Aprilia viene anch’esso iscritto, insieme al compagno di squadra Francesco Montanari. Botturi ha in agenda anche Africa Eco Race, Cerutti, in questa intervista in cui si parla con i protagonisti dell’evoluzione e della Storia, ci rivela che anche Aprilia sarà in Africa a Gennaio.
Ecco dunque che qui si parla della prima grande, ufficiale sfida delle nuove bicilindriche da Rally-Raid. Africa Eco Race l’ha ispirata e l’alimenta continuamente con un impegno generoso e esemplare, il Transanatolia, 2-9 Settembre, la benedice e, di fatto, si incarica di tagliare il nastro inaugurale della grande sfida. Altre Marche, altre bicilindriche, altri Piloti arriveranno. Intanto, due bellissimi Rally-Raid l’hanno capita al volo. Due grandi Capi illuminati. Jean-Louis Schlesser e Burak Büyükpınar. Cosa aspettano la Dakar e gli altri?
Sentiamo Alessandro Botturi e Jacopo Cerutti.
© Immagini Transanatolia - Apriiia Racing - Yamaha
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rho01, Bergamo (BG)bellissime entrambe. sarei proprio curioso di provarle preparate così..