Ripartenza

Gli effetti del boom di eBike e biciclette: magazzini vuoti e produzione a rilento

- Gli italiani stanno riscoprendo la bicicletta anche grazie al bonus mobilità e al fiorire di piste ciclabili. La richiesta è altissima e i magazzini si stanno svuotando. I due mesi di lockdown pesano sulla produzione e il riavvio è forzatamente limitato dal distanziamento nelle fabbriche
Gli effetti del boom di eBike e biciclette: magazzini vuoti e produzione a rilento

Il Coronavirus ha ridisegnato le nostre vite. Probabilmente solo tra molto tempo capiremo quanto stia profondamente cambiando anche il nostro futuro. Ci lascerà la tristezza, il dolore e la paura, ma anche una maggiore consapevolezza e un ritrovato rispetto nei confronti della vita, degli altri e del mondo. Parlando di quello che ci compete, la mobilità, la ripartenza post Covid19 sta rivoluzionando il modo di spostarsi in città. I trasporti pubblici sono a servizio ridotto a causa del distanziamento sociale e comunque le persone preferiscono evitarli. Come ci si sposta allora? La bella stagione, il bonus mobilità (leggi come averlo)e il fiorire di piste ciclabili, si aggiungono alla necessità e spingono gli italiani a tornare in bicicletta (leggi la nostra guida all'acquisto di una eBike). 

Questo ha sta portando a un boom di vendite tanto e un vero e proprio assalto ai negozi. Tanto da portare Assobici-Confesercenti Milano a lanciare l'allarme: "La filiera è completamente collassataha detto a Business Insider Italia, il presidente Matia Bonato -. È come aver parlato un mese fa con qualcuno che fabbricasse mascherine. Telai, componenti, biciclette: non c’è più niente da nessuna parte”.

E' una situazione che si è presentata anche all'estero con brand famosi come Brompton che hanno tempi di consegna di diversi mesi. L'Italia che produce il 60% delle biciclette europee ne ha ovviamente risentito di più.

"Sono mancati due mesi di produzione che sarebbero stati molto utili - ci ha spiegato il  responsabile del Settore Ciclo di Confindustria ANCMA, Piero Nigrelli -. Manca il prodotto nei magazzini e nei negozi. Stiamo aumentando ritmo e capacità produttiva, ma più di tanto non è possibile, anche perché il distanziamento sociale imposto anche alle aziende non permette di spingere oltre".

Che stime di vendita si possono supporre?
"A maggio solitamente vengono vendute il 25% delle bici di tutto l'anno. Quest'anno siamo al 35% e ci aspettiamo lo stesso anche per i mesi di giugno e luglio. Nel 2019 in primavera sono state vendute 650.000 biciclette (1.700.000 in tutto l'anno di cui 200.000 sono eBike, NDA), quest'anno arriveremo a un milione. Il lockdown e la ripartenza ci hanno imposto di ripensare ai nostri spostamenti e alle reali distanze che copriamo. Le due ruote a pedali e a motore sono la migliore soluzione per risolvere il problema del traffico. Basta pensare che una bici occupa 1/15° dello spazio di un'auto e una moto ne occupa 1/6°. Poi è stato detto anche che la bici oltre a consentirci di spostamenti più sicuri grazie al distanziamento fisico che su altri mezzi non si riesce ad avere, ci permette di fare movimento che aumenta il metabolismo e quindi migliora il sistema immunitario".

Il Decreto Rilancio, oltre al bonus mobilità, ha anche dato il via alla creazione di ciclabili nelle città, un doppio passo avanti.
"Il Decreto rilancio per il settore del ciclo è veramente il rilancio. Il grande merito è quello di aver avuto una visione di sistema. E' veramente perfetto perché incentiva l'acquisto e in parallelo offre la possibilità di utilizzare la bici o l'eBike appena acquistata sulle ciclabili".

Anche i monopattini stanno avendo una grossissima diffusione.
"Il monopattino è un ottimo mezzo di prossimità, ma tutti vediamo come sia adatto a coprire l'ultimo chilometro e mezzo e non per per percorrenze superiori. Le condizioni di utilizzo non sono ottimali per percorrenze più lunghe".

  • OsteoRider
    OsteoRider, Ferrara (FE)

    Marco Quattrini continua con la sua campagna, sponsorizzando iniziative vergognose pensate da un governo il quale, mentre le aziende italiane chiudono, si impegna con dedizione nel dare incentivi a chi produce oggetti per la mobilità a batterie, con tanta gioia del gigante cinese, unico produttore incontrastato di massa, di propulsori e accumulatori. Ultimamente, come segnalato da altri lettori, su moto.it sono diminuiti gli articoli sulle moto che ci fanno sognare per lasciare spazio a pezzi entusiastici che cercano di propinarti il monopattino della settimana o "la Tesla delle bici elettriche" come ben noti youtuber di mediocre fattura. In un momento in cui bisogna ripartire ripensando i fondamentali abbiamo bisogno della moto, quella vera, che chiede solo qualche litro di benzina e olio e poi ti porta ovunque. Capito perché noi motocliclisti e amanti della meccanica non accetteremo mai questa robaccia? Soprattutto, quando propinate certe notizie almeno li leggete i dati totali di vendita? Perché spacciare per vittoria la mancanza di offerta per un settore da zero virgola? E la moto? e la politica sulle due ruote, quelle a motore caro Quattrini? quelle che se abiti a Cernusco in 20 minuti ti portano al lavoro a Milano facendo i 30 con un litro, senza intasare il trasffico e senza perdere un minuto in coda, il tutto sentendoti libero, facendoti arrivare al lavoro quasi rilassato, sicuramente piu fortunato di chi passerà un'ora chiuso in auto per arrivare a destinazione. Le metropoli sono fatte da chi tutti i giorni da fuori città si fa 30, 50, 100 chilometri nel traffico per portare a casa il pane, non dal fighetto che abita in centro e in 10 minuti di monopattino è comodamente al lavoro a farsi i selfie che mostrano il nuovo acquisto cinese che li fa sentire puliti e nel futuro. Capito perché non c'è nessuna ripresa, nessun boom( a parte quello della mediocrità manifesta di chi ne scrive) nel parlare di "mobilità elettrica"? anche avessimo tutti il tuo amato monopattino domattina dovremo continuare a prendere l'auto per lavorare, fare la spesa, portare i figli a scuola ecc. Viva la moto, quella vera, e per piacere ricominciate a scrivere cose serie e divertenti che non se ne può più, sarebbe anche il caso di indignarsi per il silenzio assordante nei confronti del settore moto o ancor piu grave il settore auto, che sta letteralmente crollando, con centinaia DI MIGLIAIA di persone che in tutta Europa perderanno il lavoro. Ieri è fallita Hertz, e siamo solo all'inizio. COSA CxxxO FESTEGGI PER LE BICI!!!!
  • DettoFatto
    DettoFatto, Lodi (LO)

    Beh è certamente una buona notizia; lo shock si sta mostrando meno "simmetrico" di quanto non fosse stato annunciato. Ora c'è solo da augurarsi che ciclisti improvvisati non invadano strade o marciapiedi, e che gli automobilisti imparino a guidare nel rispetto di questi "utenti deboli". Ho qualche dubbio. In Spagna (non a Copenhagen: in Spagna) prima del lockdown avevo avuto modo di ammirare il rispetto e la cautela con cui gli automobilisti superano i ciclisti... speriamo anche da noi
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