Giornata mondiale della bicicletta. Le eBike salveranno l’Italia?
Dopo la domenica che ha visto la fine del Giro d’Italia 2019, arriva il lunedì della giornata mondiale della bicicletta. Quale miglior passaggio di testimone per chiederci come va l’Italia sulle due ruote ? I numeri non sono incoraggianti: solo un italiano su 20 si muove a pedali su biciclette tradizionali o su eBike (le biciclette elettriche) e in certe regioni la percentuale scende addirittura sotto all’1%. Secondo lo studio Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) in Italia la bicicletta è un mezzo di trasporto utilizzato in media dal 5% delle persone, ma la disparità da regione a regione è molto accentuata.
Al nord quasi un terzo della popolazione la usa, mentre al sud si scende anche sotto all’1%. Questione di abitudini, ma anche di opportunità e di infrastrutture. Un tema su cui c'è sempre maggior sensibilità e proprio oggi, la giornata mondiale della bicicletta è l’occasione secondo l’Onu, "per incoraggiare gli Stati membri a includere la bicicletta nelle politiche e nei programmi di sviluppo internazionali, nazionali e regionali".
Parlare di piste ciclabili in Italia però è pizzicare un nervo scoperto. Sono poche, frammentate e - secondo i 700.000 ciclisti urbani - spesso mal inserite nel tessuto cittadino. L'Italia conta 20.000 km di piste percorribili in bicicletta o con le biciclette elettriche e in progetto ci sono grandi ciclovie (tirrenica, adriatica e dell'Appennino) che però sono ancora ben lontane dall’essere realizzate.
BUONE NOTIZIE
Le buone notizie nonostante tutto però ci sono. Gli italiani a pedali sono in aumento, perché, è vero che il 5% è una percentuale bassissima, ma solo pochi anni fa si parlava del 3%. La crescita è soprattutto merito delle eBike che hanno riavvicinato alle due ruote anche i meno allenati (leggi: più pigri). Intorno alle biciclette a pedalata assistita c’è un interesse crescente che nel 2019 è diventato un vero e proprio trend.
Anche qui sono i numeri a dimostrarlo: i dati di vendita forniti da Ancma (leggi l'analisi) lo scorso anno già intercettavano la crescita con un +16,8% e i numeri relativi al 2018 saranno certamente superiori. A confermarlo è anche l’Osservatorio Biciclette, elaborato da Trovaprezzi.it che evidenzia come le ricerche fatte con il termine eBike siano aumentate del 55% rispetto al 2018. Segno positivo anche per l’intero comparto bici, che però si ferma a +10%.
Altra buona notizia arriva dal cicloturismo che, con 1,85 milioni di persone che scelgono di trascorrere le loro vacanze sulle biciclette o sulle eBike, segna un aumento del 41% negli ultimi 5 anni. I cicloturisti però (fonte Enit) rimangono in larga maggioranza stranieri: il 61%.
Insomma con dati alla mano, e mano sulla coscienza oggi - giornata mondiale della bicicletta - speriamo sia l’occasione per riflettere sulle nostre abitudini e soprattutto, dopo aver ben riflettuto, rispolverare la nostra bicicletta o acquistare una bella eBike nuova fiammante.
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Marco337, Spresiano (TV)E-bike sono la novità, ma sono realmente utili? Il prezzo non è alla portata di tutti o meglio di troppo pochi...Costano quasi come uno scooter a benzina 125, con abs, motore, elettronica e quant'altro, vero si che bisogna pagare i costi di ricerca e sviluppo (li sostiene Bosch, Yamaha ecc cioè chi fa il motore) ma chi assembla come può giustificare cifre così astronomiche?..Passando alla praticità si potrà si allargare il raggio di utilizzo lasciando l'auto a casa è andare con la e-bike in ufficio magari percorrendo 15 km di strade statali in estate con 40°, magari con pioggia, tempesta e tromba d'aria...D'inverno con ghiaccio e neve e buio dalle 16.00 di pomeriggio! Poi il discorso del parcheggio, magari sotto all'ufficio per strada, nelle nostre città, passerai 8 ore con il pensiero che ti rubino l'e-bike da 3 mila euro...L e-bike, a parer mio, è ideale nei punti di villeggiatura mare/montagna oppure per i sportivivi che la sanno sfruttare ed ammortizzare, per tutti gli altri meglio restare con la bici classica a pedali
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MAXPAYNE IT, Fusignano (RA)Io sono ciclista saltuario , vado in MTB quando posso. Non è solo questione di pigrizia, lavoro, impegni e vita quotidiana richiedono tempo e spesso non si hanno neppure 5 minuti da dedicare alla bici. Piaccia o meno. Poi i pigri ci sono, specialmente fra i giovani, perché anche chi fa2 km per andare al lavoro non vuole"faticare" nell'andare in bici. Le e bike servono quando devi fare certe distanze e pendenze e non sei allenato, per il resto andrebbero benissimo le bici tradizionali. È che viene ancora considerato quasi da sfigati, muoversi in bici, senza un motore sotto al sedere. Mentre i popoli del nord, anche dove fa freddo e piove sempre ,la bici la usano molto ma molto più di noi. Salute, allenamento e miglioramento della condizione fisica, si vede che non interessano all'italiota medio. Perché la bici è questo. Sveglia italiani ,smettetela di fare le merdine e datevi una mossa!