Futuro

Fema. I motociclisti vogliono colonnine di ricarica dedicate

- I veicoli elettrici a due ruote possono portare un grande contributo alla decarbonizzazione. L'Europa però se ne è "dimenticata" nella programmazione del "Fit for 55"
Fema. I motociclisti vogliono colonnine di ricarica dedicate

Tutti concentrati sul "Fit for 55" lanciato dalla Commissione europea lo scorso luglio. Sarà una rivoluzione in tantissimi campi a partire da quello dei trasporti.  Peccato che però la Commissione europea si sia concentrata esclusivamente su auto e camion (veicoli di categoria M e N) tralasciando completamente i mezzi a due ruote (categoria L). Per ovviare al problema ACEM , FEMA e FIM Europe hanno inviato diverse comunicazioni chiedendo che anche le moto siano incluse nei nuovi regolamenti.

Nella lettera inoltre sono state mosse diverse richieste per incentivare l'elettrificazione della mobilità anche su due ruote. Innanzitutto si è chiesto di sviluppare in ambito urbano e periurbano una rete di ricarica dedicata. Questo per arrivare a garantire una copertura minima dei punti di ricarica per i veicoli di categoria L. Le colonnine dedicate alle moto dovrebbero inoltre essere studiate per garantire la sicurezza dei veicoli durante la ricarica. Nella lettera si chiede che vengano formalizzati in questo senso gli obiettivi per il 2025, 2030 e 2035.

Il Segretario Generale della FEMA, Dolf Willigers ha commentato: “I piccoli veicoli elettrici come motociclette, ciclomotori o quadricicli offrono una soluzione a molte delle sfide presenti e future nella mobilità urbana. Hanno bisogno di infrastrutture di ricarica dedicate o almeno adeguate con parcheggi sicuri. È strano che la Commissione, pur promuovendo la transizione ai veicoli elettrici, non abbia incluso i veicoli della categoria L nella proposta di nuovo regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi. Contiamo sul Parlamento e sugli Stati membri (il Consiglio) per correggere questa omissione”.

  • luigi19671
    luigi19671, Torino (TO)

    I veri motociclisti non vogliono le moto elettriche
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