Mobilità

Lo studio britannico. Le ciclabili aumentano traffico e inquinamento

- I risultati di una ricerca inglese evidenziano come le piste ciclabili oltre ad essere costose da realizzare siano poco usate e ottengono i risultati opposti a quelli che perseguono
Lo studio britannico. Le ciclabili aumentano traffico e inquinamento

Le ciclabili invece che migliorare la viabilità e la qualità dell'aria creano congestione, e aumentano l'inquinamento. A dirlo è uno studio del The-Lane Telegraph riportato da Visor Down. La ricerca parte dai dati raccolti su otto tratte stradali nelle quali sono state recentemente affiancate piste ciclabili. A stare ai dati raccolti su 34.000 veicoli solo 608 sono biciclette, meno del 2%. Questo dimostrerebbe lo scarso utilizzo e lo scarso appeal della bici oltre Manica. Se poi si vanno a fare i conti, l'esborso di 250 milioni di sterline per costruire nuovi percorsi ciclabili sarebbe un enorme spreco di denaro pubblico. La stima dello studio è infatti ancor più catastrofica che i dati raccolti: le biciclette potrebbero rappresentare a livello nazionale solo lo 0,25% dei veicoli in strada. 

A fronte di queste (discutibili) premesse, si traggono conclusioni decisamente speculative. La riduzione dello spazio lasciato ai veicoli porterebbe a un maggior congestionamento del traffico e conseguente aumento dell'inquinamento. La creazione di piste ciclabili sarebbe infine anche possibile causa di ritardi nei soccorsi rimanendo le ambulanze imbottigliate nel traffico.

Quello inglese è uno studio che, per dovere di cronaca, merita la nostra attenzione, ma riteniamo che oggettivamente parta da criteri poco scientifici e arrivi a conclusioni errate ed allarmistiche. Tutte le città che stanno aumentando i km di ciclabili hanno ottenuto risultati significativi in termini di riduzione del traffico e dell'inquinamento. A Milano per esempio dopo l'introduzione della dibattutissima ciclabile in Corso Benos Aires le biciclette sono passate dal 7% al 25%. Moto e scooter rappresentano circa il 20% del traffico e le auto si sono ridotte fino a poco più della metà dei veicoli (il 55%). Questi dati, forniti dall'Assessore Granelli, non sono frutto studi o proiezioni, ma sono risultati reali, numeri forniti dalle telecamere a bordo strada. 

  • DocAlchemist
    DocAlchemist, Milano (MI)

    Da noi è il contrario! Basta andare in corso Buenos Aires a Milano e verificare come abbia migliorato la viabilità restringere follemente la carreggiata. Nota: questo è un post polemico... giusto per chi non vivesse a Milano: una via già poco scorrevole, diventata un incubo, e pure più pericolosa per i ciclisti.
  • Ponan
    Ponan, Monza (MB)

    Bisognerebbe capire bene come sono arrivati a queste conclusioni. Per quel poco che conosco di Londra, le piste ciclabili e le biciclette sono veramente poco diffuse (e infatti nello studio riportano che solo il 2% dei veicoli circolanti a Londra sono biciclette). In generale in Inghilterra non c'è la cultura della bicicletta in generale ("a livello nazionale solo lo 0,25% dei veicoli in strada"). Ad Amsterdam circa il 38% degli spostamenti avviene in bici e, non per altro, è diventata la capitale mondiale della bici. Gli olandesi, soprattutto i più giovani, credono che le piste ciclabili in Olanda siano esistite da sempre, e quindi danno per scontato che ci debba essere. Se la mobilità fosse più sulle 2 ruote, che sulle 4, sicuramente il problema del traffico e dell'inquinamento lo risolverebbero meglio.
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