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Mercato elettrico in Europa. Nel 2020 le vendite segnano un +22%

- Il mercato delle due ruote elettriche in Europa continua a crescita e il Covid non lo ha rallentato, anzi! Cambia anche il panorama delle aziende 
Mercato elettrico in Europa. Nel 2020 le vendite segnano un +22%

Scooter e moto elettriche piacciono sempre di più agli europei. Lo dimostrano i sondaggi ma soprattutto lo confermano i dati di vendita. Secondo i numeri raccolti da motorcyclesdata.com le vendite continentali (28 paesi incluso il Regno Unito) sono aumentate nel 2020 del 22,6% con un totale di 75.593 mezzi venduti. Unici Paesi in controtendenza sono stati Francia e Spagna dove l'anno scorso sono stati venduti meno veicoli a due ruote elettrici rispetto al 2019. 

Il Covid non ha influito sulle vendite, anzi. Anche nel resto d'Europa il Covid ha spinto a una maggior domanda di mobilità individuale per evitare il più possibile i mezzi pubblici. Gli incentivi e la crescente sensibilità hanno indirizzato le vendite sui veicoli a zero emissioni. In particolar modo sono gli scooter a tenere alti i numeri, con le moto elettriche che registrano percentuali di vendite decisamente inferiori. Questa disparità nasce anche da un'altra considerazione: il 90% delle vendite di scooter è legata allo sharing e proprio il calo di introiti registrato dai noleggi è causa delle mancate vendite in Francia e Spagna. La crescita è comunque costante e l'incremento sarà ancora più evidente quando cadranno le ultime barriere ideologiche e tecnologiche. 

I primi scooter elettrici sono sbarcati in Europa più di dieci anni fa e ad oggi dopo l'introduzione anche di marchi cinesi di buona qualità a prezzi molto concorrenziali, sono sempre di più i motociclisti che scelgono l'elettrico. Il record del 2019 di 61.629 unità, di cui 1.954 Moto è stato superato dalle vendite del 2020 che hanno raggiunto le 75.593 unità.

Cambia anche la "forma" del mercato che è sempre meno frammentato con cinque produttori a farla da padrone (Niu, Silence, Askoll, Super Soco e Govecs) e che ormai rappresentano 44,5% del mercato.

  • lucamax62
    lucamax62, Milano (MI)

    Con tutti gli incentivi dicui godono un misero 22% è un completo fallimento.
    Segno che la gente un pò è boccalona , ma solo un pò.
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