Micromobilità elettrica: quando parte la sperimentazione?
Tutta colpa dei tempi (lunghi) della burocrazia: sono passate diverse settimane (vedi qui) da quando è stato diffuso il decreto del Mit relativo alla definizione della fase di sperimentazione sul territorio dei veicoli facenti parte della cosiddetta “micromobilità elettrica“, ma ancora è tutto fermo.
Lo stesso decreto, infatti, non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dopo aver pure superato il primo scoglio burocratico, quello della registrazione presso la Corte dei Conti.
Si resta quindi in attesa, per il via libera alla sperimentazione: ad essa hanno già mostrato interesse diverse amministrazioni comunali (Milano, Roma, Torino, Bologna, Brescia, Rimini, Cattolica), ma l’elenco completo sarà stilato solo dopo l’uscita sulla Gazzetta.
Nel frattempo, chi usasse un monopattino elettrico, un hoverboard o un Segway, rischia comunque di essere sanzionato da parte della polizia locale: tali dispositivi per lo spostamento individuale non sono ancora previsti dal Codice della Strada, e quindi non possono circolare perché tecnicamente “fuorilegge“.
Una volta partita la sperimentazione, nei Comuni che avranno aderito al protocollo ministeriale sarà poi possibile il loro impiego, nei modi e negli ambiti stabiliti da ciascuna amministrazione, mentre laddove la sperimentazione non avesse luogo si devono considerare sempre border line, finché non troveranno spazio all’interno del nuovo Codice della Strada.
Inoltre chi utilizza questi mezzi non ha ovviamente il minimo rispetto, non dico per il codice della strada, ma per le più banali regole di convivenza in una città iper affollata di mezzi a motore e di pedoni.
Per farvi qualche esempio: un monopattino usato da 2 persone contemporaneamente in piena circonvallazione interna (Bastioni di Porta Volta...zona Ospedale Fatebenefratelli), bici lasciate in pieno marciapiedi agli incroci delle strade (spiegatelo ai non vedenti, agli anziani, alle persone disabili.....) , il migliore è il genio che ho visto letteralmente sfrecciare sui Bastioni di Porta Venezia ad almeno 40km/h con un monowheel (in pratica una ruota che gira e basta...manco fossimo nel film Akira) in piena carreggiata....ma con il casco.....che bravo!