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Proposta europea: colonnine di ricarica ogni 60 km. Ma è davvero fattibile?

- Per favorire il passaggio all'elettrico dovremmo installare una colonnina di ricarica ogni 60 km e una stazione di rifornimento per l'idrogeno ogni 100 km
Proposta europea: colonnine di ricarica ogni 60 km. Ma è davvero fattibile?

La Commissione per i trasporti e il turismo europeo ha approvato un disegno di legge che, se passasse il vaglio anche della Commissione europea, potrebbe dare il via a una rivoluzione nel mondo delle infrastrutture di ricarica. L'idea è quella di incentivare e favorire la mobilità elettrica ovviamente, e per farlo la soluzione è quella di aumentare il numero di colonnine. La proposta è quella di piazzare una ogni 60 km. Ma non solo, pensando all'idrogeno, rilanciano con una stazione di rifornimento ogni 100 km. Numeri decisamente incompatibili con la realtà, anche e soprattutto in rapporto alle tempistiche auspicate. Si parla infatti del 2026. Uniche deroghe valgono per le isole, le zone definite ultra-periferiche e le strade poco trafficate. Diciamo che, senza una netta classificazione di queste ultime due categorie, la proposta rischia di perdere immediatamente di efficacia. 

Per l'idrogeno i tempi sono più clementi, e l'obiettivo è quello di avere una stazione di rifornimento ogni 100 km entro il 2028. La commissione europea era stata più generosa in una precedente proposta che prevedeva stazioni per i veicoli a idrogeno ogni 150 km al massimo, con un orizzonte temporale del 2030.

Ben più fattibile e magari anche in tempi brevi è una sostanziale semplificazione delle ricariche. Su due cose insiste la Commissione per i trasporti e il turismo europeo: omologazione degli standard di ricarica per tutti i veicoli e prezzi chiari e ben visibili. Anche il pagamento poi dovrebbe essere semplificato e reso possibile anche in loco. 

  • gigiturbo1
    gigiturbo1, Gallarate (VA)

    i numeri portati da Pistolaccia sono - ancora una volta - oggettivamente informativi dell'INFATTIBLITA' dell'elettrificazione di massa del parco circolante: al netto dei tempi operativi REALI per installare tutte queste colonnine (che non basta "piantarle in terra", eh...bisogna anche tirare i cavi SOTTOterra, e come ben sapete nel mondo dei cantieri tartaruga queste cose comportano disagi infiniti, ingozzamenti di traffico e buche aperte per periodi di tempo biblici) rimane sempre SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI tranne forse che dei soliti politici eurodeficienti e degli illusit ecologisti salvapianeta - il FABBISOGNO ENERGETICO DA SODDISFARE, che NON si soddisfa a pannelli solari ;-)
  • pistolaccia
    pistolaccia

    Dati UFFICIALI:
    Istat: 53114479 veicoli (gommati) attivi in Italia, nel 2021
    Quattroruote: 11200 km medi percorsi all'anno, nel 2016
    Quasi 600 MILIARDI di km annui.
    Anche se fossero tutti mezzi iper efficienti (0.2kWh/km) servirebbero 120 MILIONI di GWh per movimentarli.
    Sappiamo bene che Tesla è pioniere in questo settore e offre Supercharger da 120kW.
    Vuol dire che per soddisfare il fabbisogno energetico del parco auto di qualche anno fa sarebbero necessari 115 MILA Colonnine (con la C maiuscola), in funzione 24/24, 365 giorni l'anno.
    L'Italia ha una superficie di 301230 km2. Il conto è presto fatto: servirebbe una colonnina ogni 2.6 km2... altro che una ogni 60 km lineari.

    Probabilmente la Commissione per i trasporti e il turismo europeo parte dal principio che ogni cittadino si farà l'impianto solare... è l'unica possibile spiegazione.
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