Cezeta 506. Lo scooter simbolo del comunismo rinasce elettrico
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Prendere un'icona di stile, categoricamente del passato, tenete forme e stilemi e buttate tutto il resto. Al posto del motore termico mettetene uno elettrico e dove c'era il serbatoio piazzate una bella batteria. Mettete qualche richiamo al futuro, magari un led blu e il gioco è fatto. Avrete un successo. Gli scooter del passato sembrano fatti apposta per rinascere e rimanere senza tempo. E quando diciamo scooter del passato, non pensiamo solo a Vespa, intendiamo proprio tutti. Anche quelli di oltre cortina come il Cezeta 506. Quello che insieme alla Lada è uno dei simboli della mobilità comunista, riprende nuova vita grazie a una società di Praga. Neil Eamonn Smith, il fondatore, ha deciso di riportare in strada "il maiale" mantenendo le sue caratteristiche estetiche e la qualità costruttiva, ma di dargli un'anima elettrica.
Due sono le motorizzazioni. Il motore del 506/01 ha una potenza di 5,7 kW e una velocità massima di 85 km/h con un'accelerazione 0-50 in 4,5 secondi e velocità massima di 85 km. Nel 506/02 la potenza è di 11kW, velocità massima 120 km/h e accelerazione 0-50 in appena 2,7 secondi.
Non vedremo purtroppo i Cezeta ad EICMA 2018, ma proprio il Salone di Milano sarà l'occasione per il management dell'azienda Ceca per trovare un rivenditore italiano e commercualizzare il 506 anche in Italia.
Quella riedizione, come linea, peraltro non era neanche malaccio.