Vespa Elettrica. Com'è e come va
Dopo il primo contatto ad EICMA lo scorso inverno, finalmente abbiamo avuto la possibilità di provare meglio la Vespa Elettrica. Ad una prima occhiata le linee sono le stesse delle sorelle con motore termico (sfoglia il listino Vespa). Certo, che manca lo scarico si nota, ma nell'accarezzarla con lo sguardo si ha la stessa familiarità che accompagna il marchio Vespa da più di mezzo secolo. Perché Vespa ha il difficile compito di mantenersi icona di stile e al tempo stesso di rinnovarsi. Non era facile trasformarsi in un uno scooter elettrico senza snaturare quella percezione eterna e simbolica, ma già dal primo impatto si nota come l'alchimia tra tradizione e futuro sia perfettamente riuscita.
COME E' FATTA
Il cuore della Vespa Elettrica, interamente realizzato a Pontedera, è un propulsore brushless da 3,5 kW (con un picco a 4 kW) che sviluppa una coppia di 200 Nm. Vespa è uno dei pochi scooter che non ha il motore elettrico collocato all'interno della ruota posteriore. Questa centralizzazione dei pesi migliora l'agilità e la dinamica di guida. Altrettanto rari sono gli scooter elettrici con il motore che lavora in alta tensione, caratteristica che permette migliori rendimenti sia in termini di prestazioni che di velocità di ricarica.
Le batterie sono da 4,2 kwh e si ricaricano completamente in sole 4 con la normale tensione domestica da 220 volt. Parliamo quindi di un kw per ogni ora di ricarica. Come anticipato sono tempi velocissimi. La maggior parte degli scooter elettrici hanno tempi di ricarica lungi il doppio o il triplo (in rapporto al kw). Quindi a parità di tempi di ricarica vespa vi garantirà un'autonomia di molto superiore. L'autonomia della batteria raggiunge i 100km in modalità Eco e circa gli 80km in modalità Power.
Vespa è lunga 187 cm, larga 74, ha un passo di 135 cm e la sella è a 79 cm da terra. Ultimo dato è quello del peso che raggiunge i 130 kg. All'anteriore troviamo un cerchio in lega di alluminio presso fuso da 3 per 12 pollici che calza uno pneumatico 110/70. Al posteriore invece troviamo un cerchio un po' più piccolo, da 11 pollici che monta uno pneumatico 120/70. La frenata è affidata davanti a un mono disco da 20 cm e dietro a un tamburo da 14 cm.
FUNZIONALITA'
Anche prima di inserire la chiave si possono fare un po' di considerazioni sull'utilizzo della Vespa Elettrica. Innanzitutto sul sistema di ricarica: basta aprire la sella, sfilare il cavo a spirale dall'alloggio e collegare la spina a tre poli (quella di tipo industriale) alla corrente. Se ricaricate da una classica presa 220 è necessario usare l'adattatore. Le batterie non sono rimovibili e quindi possono essere ricaricate solo collegando lo scooter elettrico all'alimentazione. Questo limita la flessibilità di utilizzo della Vespa.
Sempre rimanendo nel sotto sella troviamo il vano porta casco a cui manca qualche centimetro per accogliere un jet di dimensioni standard. Ovviamente è possibile montare un bauletto, ma non poter sfruttare lo spazio per il casco è un po' un peccato. Comodo invece il vano porta oggetti sotto al manubrio dove si può riporre lo smartphone e anche ricaricarlo grazie a una presa USB interna.
TECNOLOGIA A PORTATA DI MANO
Passiamo alla "plancia", dove troviamo tutti i pulsanti esattamente dove siamo abituati a cercarli: frecce, luci e clacson, tutti al loro posto. Sul lato destro, sotto allo stop di emergenza, ci sono i pulsanti per navigare nei menù e, più in basso, il tasto mode che, oltre a fungere da start, ci permette di selezionare rapidamente le diverse modalità di guida.
Il display è un TFT a colori da 4,3 pollici che, grazie ad un sensore crepuscolare, modifica il colore dei caratteri e dello sfondo al variare delle condizioni della luce. Questo assicura una visibilità pressoché perfetta in ogni condizione di luce. Sullo schermo sono mostrate tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. Nella zona centrale troviamo il riding mode, la velocità e la carica della batteria espressa sia in percentuale che in km di autonomia residua. Ai lati troviamo gli indicatori della qualità di guida che ci mostrano in quanto siamo gentili con la batteria e il livello di energia utilizzata o recuperata.
Connettendo poi la Vespa all'app (disponibile per IOS e Android) vedremo apparire sul TFT anche le notifiche dei messaggi e delle chiamate in entrata. Se il nostro telefono è poi collegato anche ad un interfono nel casco, il sistema ci permetterà di rispondere alle telefonate attraverso i tasti al manubrio e sempre dal manubrio potremo attivare i comandi vocali dello smartphone per effettuare chiamate o riprodurre musica.
COME VA
Partiamo dal motore, ovviamente emissioni zero, che della Vespa Elettrica è croce e delizia. Innanzitutto stupisce quanto sia silenzioso. Ha un'erogazione incredibilmente progressiva e all'avvio è dolcissimo: senza nemmeno un filo di on-off, ma proprio nulla! Questo nelle manovre nel traffico rende Vespa incredibilmente facile e sicura da guidare. Il merito - non trattandosi di un motore termico - dipende esclusivamente dalla regolazione elettronica. La "taratura" fatta a Pontedera in questo senso è davvero un capolavoro. Come anticipato però, ogni pro ha anche un contro. Infatti questa dolcezza sopra i 25-30 km/h dovrebbe lasciare il posto a un po' più di accelerazione, per avere quello spunto in più. Anche in questo caso parliamo di motore, ma la causa è da cercare nell'elettronica. Infatti il propulsore di potenza ne ha in abbondanza, ma oltre i 25 km/h andrebbe erogata con più generosità.
Vespa ha tre riding mode: Eco e Power e Reverse. In Eco abbiamo percorso veramente pochissimi km perché oltre a limitare la velocità massima eroga la potenza del motore elettrico con eccessiva dolcezza. Power sarà quindi la modalità che si userà prevalentemente e abbiamo costatato che anche pur essendo la meno parca nei consumi non è troppo assetata di batteria. La retromarcia è una funzione tutto sommato utile. Sicuramente non è indispensabile visto che stiamo parlando di uno scooter comunque leggero, ma nei mezzi elettrici si tratta solo di invertire il senso di marcia del motore e quindi perché non farlo?
Da un punto di vista dinamico non c'è nulla da eccepire: Vespa Elettrica è agile e sicura. Frena bene, in modo progressivo e con decisione quando richiesto. Le dimensioni dei pneumatici non ci hanno mai messo in difficoltà, né nella guida, né per quanto riguarda il confort. Pavé e i fondi sconnessi non sono da temere, ma bisogna ovviamente fare molta attenzione alle buche.
CONCLUSIONI
E' un mezzo davvero affascinante: in grado di conciliare tradizione e futuro, ha stile e una qualità che si percepisce in ogni dettaglio. Il motore non emoziona ed è un vero peccato, perché è l'unico vero neo in un mezzo che, con un così alto profilo, si vorrebbe perfetto in tutto. La vespa Elettrica costa 6.390 euro. Non è un prezzo concorrenziale, ma la qualità non è comparabile alla concorrenza e di conseguenza anche il costo.
Come si paragona allo scooter ETERGO, fatto in Olanda?
Forse non `e ancora disponibile per provarlo ma dichiarano un' autonomia maggiore di piu' del doppio, ha anche quello il motore separato dal cerchio della ruota, connettivita con il telefono ma anche un prezzo piu' basso.
Io vivo in Olanda e conosco dei ragazzi che lavorano ad Etergo, sono stato invitato a vedere il loro scooter e mi `e sembrato piuttosto plasticoso.
Sono curioso di sapere cosa ne pensi, e se l'hai visto ad EICMA per fare il paragone con Vespa.