EICMA 2015: Moto Guzzi MGX21 Flying Fortress
Diciamo la verità: quando l’abbiamo vista l’anno scorso, in pochi credevamo che la MGX21, concept su base Moto Guzzi California nato dal genio di Miguel Galluzzi, sarebbe arrivata in produzione tanto vicina a quella bagger nera, bassa e minacciosa. Ed invece eccola qua: anticipata da qualche foto spia che ha acceso le nostre speranze, arriva in versione definitiva, miracolosamente vicinissima a quel concept. E con l’evocativo – ed azzeccato – nome di Flying Fortress, Fortezza Volante come i bombardieri statunitensi della seconda guerra mondiale, che si aggiunge alla sigla MGX21.
La base tecnica resta quella, eccellente, della California 1400: bicilindrico a V trasversale di 90° Euro-4 (qui capace di erogare 96 cavalli e 120Nm) con montaggio elastico al telaio, ride-by-wire multimappa e controllo di trazione. Su MGX21 viene valorizzato con grintosissime teste rosse, che fanno pendant con le pinze Brembo monoblocco (che mordono inediti dischi a margherita) e l’unghia del parafango anteriore della stessa tonalità cromatica.
Restando sulla parte estetica, la regina dello show è ovviamente la ruota anteriore da 21 pollici che definisce la sigla del modello, circondata da elementi in fibra di carbonio – il già citato parafango anteriore, i coperchi serbatoio, quelli laterali delle valige, il puntale sottocoppa e il coperchio lenticolare del cerchio stesso – e sovrastata da un cupolino dall’andamento movimentatissimo che abbraccia il faro anteriore e contribuisce a dare ad MGX21 un look dark e fantascientifico.
Non manca naturalmente la Multimedia Platform Moto Guzzi, che qui si presenta nella sua versione evoluta MG-MP 2. Ferma restando la connettività con lo smartphone del pilota, con tutte le funzioni a corollario che vi abbiamo già descritto in occasione della prova di Audace, in questa versione diventa un vero sistema di infotainment degno di una berlina di alta classe, con radio, altoparlanti stereo e un’interfaccia telefonica capace di gestire chiamate.
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Alberto Mancinimoto molto bella e diciamo creare la rinascita della gloriosa Moto Guzzi è la strada buona.ma se davvero si vuole rinascere, secondo la mia modesta opinione si deve fare sul serio. Vorrei ricordare ai vertici dell'azienda che la moto Guzzi nasce come sportiva e in seguito si è diciamo data alla produzione delle castom. Ma se si rispolverasse il bel progetto del 94 con il nuovo motore VA-10 che avrebbe portato nei progetti il rientro in superbike, e il medesimo motore sarebbe servito a tante nuove moto. Si pensi che al banco prova risultava più potente delle sue future concorrenti in Superbike,e parlo di Ducati 916 e 996, Suzuki TL 1000-r e S, Honda VTR 1000 F, della RSV/Mille....e questi erano solo i primi giri al banco. Si dovrà cambiare mentalità se davvero si vuole contrastare la concorrenza, e con un modello nuovo ogni tot anni, e rivisitazioni su rivisitazione di quel povero bicilindrico, che cavalli non ne ha neanche se lo si porta all'ippodromo, davvero non so. Ps sono guzzista e stato ducatista e tutto ciò che è made in Italy. ciao
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qucciopequaccioLa moto di Batman !