FB Mondial: il ritorno ad EICMA 2015
Lo storico marchio italiano, nato nel 1948 e che riuscì nell'impresa di vincere ben 10 CAMPIONATI DEL MONDO (5 piloti e 5 costruttori) tra il 1949 e il 1957, sarà presente ad EICMA con un proprio spazio, dove presenterà il suo programma per il 2016 e gli anni a seguire.
Un solido progetto che attinge dalla tradizione di FB MONDIAL e che punta sulle piccole cilindrate dove il marchio fu protagonista nelle competizioni mondiali. L’obiettivo è quello di offrire validi contenuti che la distinguano in questo settore: linee con radici classiche che affondano nel terreno della tecnologia moderna per garantire elevati standard di performance ed affidabilità; un connubio ideale tra cura per i particolari e attenzione ai processi produttivi, così da poter proporre un motociclo ben rifinito ma con prezzi allineati al mercato. Tutto questo si riassume in prodotti che attireranno sia le giovani generazioni che quelle più mature, con veicoli pratici, efficaci ed accattivanti esteticamente.
Tutto ciò è reso possibile grazie all’amicizia tra il Conte Boselli (proprietario del marchio FB Mondial) e Cesare Galli (titolare della PELPI INTERNATIONAL). Due uomini uniti dalla stessa sconfinata passione per le due ruote, i quali danno così forma ad un importante disegno che potrete vedere in occasione del Salone di Milano EICMA 2015.
speriamo solo nei tempi magari un po' piu' celeri di SWM appunto
ma a questo punto nostalgia per nostalgia perche' il Gruppo Piaggio non approfitta per tirare fuori dal cilindro una moto Laverda???
la Piega 1000 perché un amico la comprò e la aggiunse alla sua già invidiabile collezione. Il promotore di tutta l'operazione Mondial era un ragazzo di Manerbio, molto conosciuto e stimato in paese perché rampollo di una delle famiglie di imprenditori più importanti. Ricordo che fu molto bravo ad aggiudicarsi i motori Honda, forse anche perché Honda San stesso stimava molto questa piccola casa italiana. Il progetto era molto buono per un uso stradale, la moto era leggera, ben fatta, molto accattivante per tutta una serie di finezze meccaniche ed elettroniche. Il prezzo elevatissimo per il tempo, non agevolò di certo il successo commerciale e neanche l'impegno messo nelle corse, fece tirocinio in Sbk, portò ad imprese degne di nota. Fallirono credo nel 2005 o 2006, non ricordo bene. Peccato ma come anche le traversie di Bimota insegna, questo genere di moto, costose e costruite in pochissimi esemplari, non garantiscono continuità alle aziende che le producono. Forse solo le grandi case, che comunque fanno fatturato con una vasta gamma di modelli, possono permettersi di costruirle. Honda ha fatto la sua replica della RC213V, Ducati la Panigale Superleggera per il resto resta un segmento molto povero di clienti. Vedremo. Di certo ci hanno incuriositi.